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Limitare le blefariti e i calazi

BLEFARITI, ORZAIOLI E CALAZI, cura e prevenzione


Le blefariti. Cura e prevenzione. La blefarite è un'infiammazione del bordo libero della palpebra. Il suo nome deriva dal greco βλέφαρον, blépharon, che significa, appunto, palpebra.


Come capire di avere una blefarite? Tecnicismi a parte, quello che mi preme sottolineare è che l'alterata secrezione mucosa che si associa alle blefariti provoca disturbi importanti, dal senso di secchezza oculare, alla lacrimazione eccessiva, all' "appicicaticcio" mattutino, al rossore dell'occhio ricorrete, al bruciore, al rossore palpebrale.... Il bordo palpebrale è arrossato, e spesso si rileva una specie di forfora sulle ciglia o del muco piu' gelatinoso. E' una malattia delle ghiandole delle palpebre, per cui piu' della pelle che degli occhi, i quali pero' ne risentono a causa della alterazione della composizione della lacrima.



Cosa si può fare? La cura delle blefariti normalmente prevede colliri antibiotici e antinfiammatori/antiallergici.


Essendo una malattia cronica, spesso si ripresenta, specialmente quando sono associate alcune condizioni; in particolare:


1 - allergie in questo caso è necessario eseguire la prevenzione per le allergie e la loro individuazione e cura.


2 - malattie dermatologiche, come psoriasi, acne rosacea. Utile quindi la collaborazione con un dermatologo o reumatologo


3 - gastriti e coliti. Le blefariti infatti si associano spesso a gastriti, reflusso gastroesofageo, helicobacter, distrubi del transito intestinale. Una dieta antinfiammatoria è, in questi casi, fondamentale, come una consulenza dietologica


4 - esposizione a polveri, farine, vapori.... Utile, per quanto possibile, la rimozione dell'agente irritante o la riduzione dell'esposizione a esso.


5 - malattie sistemiche reumatologiche (vedi quanto scritto sulle mucose secche, san pier damiano).


6 - portatori di lenti a contatto. Cosa puo' fare il paziente per stare meglio senza combinare pastrocchi.


Inanzitutto evitare le cure fai da te, perchè cure errate provocano spesso una cronicizzazione dei sintomi, e l'uso scorretto di dosaggi farmacologici impedisce poi il successivo riuso (corretto) dei colliri. Rivolgersi allo specialista quindi per la cura corretta . Importante la dieta , per quanto sopra, intesa come correzione alimentare e l'individuazione di allergie e la loro cura, o malattie della cute. Affidatevi a un buon nutrizionista.


Necessari lavaggi frequenti con soluzione fisiologica o lacrime artificiali, per allontanare il muco alterato. Spesso è bene pulire le palbebre con saponi appositi. I Lavaggi non vanno sospesi alla remissione dei sintomi, ma continuati (un po' come lavarsi i denti, lo si fa sempre, non quando si hanno le carie!).




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