Cenni di Terapia congiuntiviti allergiche
ALLERGIE OCULARI, cenni di terapia e di buone regole a uso dei pazienti.
Le congiuntiviti allergiche. Per allergia si intende una iperreazione immunitaria dell'organismo verso sostanza normalmente innocue. I sintomi , noti a tutti, sono il prurito e il gonfiore, ma i quadri sono molto variabili, passando per bruciore, senso di secchezza oculare, arrossamento congiuntivale e palpebrale, lieve secrezione, predisposizione a orzaioli, calazi, blefariti.
LA CONGIUNTIVITE non è soltanto l'infiammazione con occhi molto gonfi e rossi, ma anche qualsiasi condizione che produce i sintimi anche di piccola intensità (esempio: ho gli occhi rossi spesso la sera, ho lieve secrezione mattutina, ho un filamento di muco biancastro, mi sento gli occhi un po' secchi...)
COME LIMITARE LA SINTOMATOLOGIA? Innanzi tutto è bene chiarire che le forme allergiche sono spesso difficili da trattare e da risolvere. Le manifestazioni possono durare settimane, e fastidi costanti lievi possono residuare per molto tempo anche dopo l'eliminazione della causa scatenante. E' necessario, in caso di irritazione oculare prolungata, eseguire una terapia ben calibrata personalizzata; i farmaci disponibili sono principalmente:
1 Cortisonici (rapida azione, spesso alla sospensione effetto rimbalzo e peggioramento della sintomatologia se la causa non è stata rimossa)
2 antistaminici (più blandi, tachifilassi - una sorta di assuefazione dell'organismo). GLi antistaminici per bocca sono indicati in alcune condizioni, ma spesso determinano secchezza oculare (aggravando la sintomatologia) 3 stabilizzanti di membrana (sodiocromoglicato, acido spaglumico, molto utili come prevenzione o per stabilizzare cure piu' aggressive)
4 Altri (fans, vasocostrittori, ciclosporina). A causa degli effetti dei farmaci sull'organismo è bene aver chiaro, con consulto dell'oculista, il modo, la posologia e i tempi di somministrazione dei vari farmaci, per non incorrere in errori terapeutici che compromettono e ritardano la remissione dei sintomi. Cosa può fare autonomamente l'allergico.
I LAVAGGI, con lacrime artificiali o semplice soluzione fisiologica, fanno parte integrante della terapia, poichè l'effetto wash out allontana l'istamina che si accumula nella lacrima, responsabile principale della sintomatologia. Fondamentale prendere in considerazione l'uso di lacrime e colliri PRIVI DI CONSERVANTE (potenziale sostanza sensibilizzante).
INUTILE, se non dannoso, l'uso di ANTIBIOTICI LOCALI (salvo infezione conclamata). Il consulto specialistico fornirà indicazioni sull'uso corretto delle terapia e dei colliri (o eventualmente di farmaci per os). Inoltre insegnerà al paziente i modi per ridurre i sintomi, e i fastidi derivati dalle inevitabile ricadute (e possibilmente, a ridurre la frequenza delle stesse)
IN altri paragrafi accennerò alla componente alimentare (che spesso sostiene e aggrava le forme allergiche oculari), all'uso di prodotti per viso (trucchi, creme, shampoo, tinture capelli...).
La valutazione e il miglioramento passano infatti per una valutazione globale, specialmente nei casi resistenti alle terapia locali oculari. L'oculista quindi, di concerto con il medico di base, valutera' se necessario ulteriore approfondimenti con allergologo, dermatologo, esami allergologici.
Richiedi info