I Siciliani nelle guerre contro gl'Infedeli nel secolo XVI: Salvatore Salomone Marino 1912
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Salvatore Salomone Marino (Borgetto, Palermo 1847-1916) medico e studioso della Sicilia, fondatore con Giuseppe Pitré dell’ Archivio per lo studio delle tradizioni popolari (1882), e deciso assertore del metodo storico, nei Siciliani nelle guerre contro gl’Infedeli nel secolo xvi , vuole smentire la tesi, fino a quel momento accreditata, che voleva la vittoria di Lepanto del 7 ottobre 1771, che arrestò l’espansionismo turco nel Mediterraneo, dovuta alla “dominatrice Spagna, nel cui nome e sotto la cui insegna tutto facevasi ed a cui ogni merito ed ogni utile ed ogni trionfo venne e viene attribuito” e con “documenti indiscutibili” rivendita alla sua isola natia il merito e l’onore dell’impresa. Fu a Messina che la grande flotta della Lega si concentrò, fu il Regno di Sicilia che apprestò galere, armi, e non solo soldati, ma Cavalieri e Titolati , che lasciando agi e famiglie, corsero sotto la Santa Insegna « aspirando gran titolo di onore che darà l’essersi trovati a quella giornata ». In un clima di entusiasmo generale, in cui chi non può partire, incoraggia e loda, come fa il vecchio esimio Francesco Maurolico, la Capitana di Sicilia su cui fiammeggia l’Aquila di Sicilia, difesa da ben cinquecento valorosi di cui se ne salveranno solo cinquanta, con grande orgoglio dei Siciliani non viene conquistata…