Il mais Nostrano dell'Isola Il Nostrano dell’Isola, varietà di origine ignota, è stato coltivato per lungo tempo nella zona bergamasca impropriamente detta “ISOLA” formata dall’altipiano triangolare non irriguo tra il Brembo e l’Adda delimitata a nord dalle colline. Nella meta del 18 secolo arriva in veneto nella provincia di vicenza, padova e Venezia. con questa varietà circa un secolo fa, frutto di un incrocio il Nostrano dell'isola e il Pignoletto d’oro si è creato " il Marano Vicentino" A compiere questa esperimento fu Antonio Fioretti, agricoltore di Marano Vicentino.
La granella – i chicchi – del nostrano dell'isola è molto piccola, del colore tradizionalmente associato al mais: giallo intenso con sfumature di arancione e trasparenza semivitrea; è probabilmente la pannocchia che comunemente abbiamo nel nostro immaginario. La farina che si ottiene dalla macinazione dei suoi chicchi ha un gusto dolce e piacevole.
Zona di coltivazione: Musile di Piave, Noventa di Piave, vicentino, veronese, lombardia e piemonte
Metodo di lavorazione: Pratiche agronomiche a basso impatto ambientale con lavorazioni limitando l'uso di diserbi, con tecniche di sarchiature e rincalzatura e zappatura, la raccolta delle pannochie viene effetuata a mano o con spannocchiatrice, l'essicazione della granella all'aria rispettando tutti i parametri di legge attualmente vigenti.
Farina rigorosamente macinata a pietra e a grana grossa per esaltarne il sapore e il colore, confezionata in sacchetti con finestra a vista.
La farina Nostrano dell'Isola, viene utilizzata per la preparazione della Polenta Giallo intenso in accompagnamento spesso ai piatti di pesce e grigliate di carne e salumi cotti. Ottima Fritta, abbrustolita sulla griglia e come prima colazione con il latte caldo o freddo.
Tutti i processi di produzione e trasformazione vengono eseguiti secondo le regole tratte dal Libro "IL Granturco" scritto dal prof. Valentino Miniscalco edito nell'anno 1946