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Dermastir Mentha Piperita

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Descrizione

• Nome volgare: Menta piperita
• Nome botanico: Mentha piperita
• Famiglia: Labiatae
• Sinonimi e nomi stranieri: Menta pepe, piperina, viperina, menta inglese. Pfefferminzoel, oil of peppermint, essence de menthe poivrée.
• Costituenti principali: Alfa e beta-pinene (oltre il 55 %), mircene, limonene, sabinene, germacrene, cariofillene, gamma-terpinene.
• Predominanza: Malgrado la menta ci segnali quasi istantaneamente un senso di freschezza, la sua predominanza è decisamente yang.
• Nota: Decisamente percepibile nelle cavità nasali e dall’effetto psichico profondo la menta vanta una buona nota di testa.



• Pianeta governatore: Capace di stimolare tutti gli scambi del corpo e profondamente stimolante dell’intelletto e del sistema nervoso, la menta risulta essere dominata da mercurio.
• Chakra di riferimento: Questa essenza stimola il nostro 6° chakra. Ne conseguono chiarezza di vedute e logicità ma anche una disincantata e profonda visione della spiritualità.
• Aspetto fisico: La menta piperita è una pianta erbacea perenne che può raggiungere l’altezza di 1 metro. Si distinguono due varietà di menta piperita inglese o “Mitcham”, la menta bianca e la menta nera. La prima ha steli verdognoli, calice pubescente e fiori bianchi, la seconda ha steli bruno-rossastri, foglie con macchie rosso porpora e fiori rosso bruni. La varietà bianca ha l’essenza più fine e delicata. La nera è più ricca di essenza.
• Provenienza: a menta piperita è una pianta ibrida, ottenuta coltivando tre tipi diversi di menta, la M. sylvestris, la M. rotundifolia e la M. acquatica. La menta piperita è originaria della zona del Mediterraneo; ai giorni nostri è diffusa in molti paesi europei ed americani. Le prima coltivazioni trovarono fortuna in Inghilterra, a Mitcham, già nel XVI secolo. L’olio si produce principalmente in Inghilterra, Francia, America, Italia, Russia e Cina.
• Parti impiegate: Le foglie e le sommità fiorite.
• Metodi estrattivi: La menta piperita si estrae per distillazione in corrente di vapore della pianta fresca. La resa si aggira tra lo 0,8 ed il 4%.
• Caratteristiche: Liquido mobile, limpido, da incolore a giallo chiaro. L’odore pungente è caratteristico, mentre il sapore risulta canforaceo e bruciante, seguito da un senso di freschezza.
• Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente indaco, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
• Capacità di stimolo emozionale: Grande attivatrice e motivatrice, la menta piperita stimola tutto ciò che tende ad assopirsi in noi. Essa ci allontana dai pensieri negativi e depressioni (non patologiche) dandoci una sferzata di ottimismo e predisposizione nei confronti del futuro e del prossimo. La menta stimola anche il nostro intelletto logico, favorendo lo studio, tenendo svegli all’occorrenza o conciliando il sonno nel caso in cui si desideri riposare.
• Altri usi: L’olio essenziale di menta piperita, grazie alle sue proprietà antispastiche, antinevralgiche e digestive, viene utilizzato dall’industria farmaceutica in una vasta gamma di preparazioni come pastiglie, sciroppi, balsami ed unguenti. E’ impiegato in moltissime altre preparazioni come aromatizzante. Allo stesso modo è impiegato nell’industria alimentare per la realizzazione di amari digestivi. Sia sotto la pratica e conosciutissima forma del the, molto usato nei paesi mediterranei, che come dissetante che rinfrescante in gomme da masticare, caramelle, dolciumi e bevande analcoliche, la menta esprime diffusamente le sue proprietà. Si usa molto come aromatizzante nell’industria del tabacco. In cosmetica si utilizza in preparazioni rinfrescanti, profumi, saponi e dentifrici.
• Precauzioni e controindicazioni all’uso: L’olio essenziale di menta piperita è atossico, non irrita se assunto in quantità moderate. In persone particolarmente sensibili possono comparire disturbi gastrici. Il mentolo in essa contenuto potrebbe causare una leggera sensibilizzazione della pelle. E’ bene fare attenzione a non utilizzare questa essenza in caso di occlusioni alle vie biliari, colecistiti, gravi epatopatie e colelitiasi. Nei neonati e nei bambini non utilizzare mai in zone vicine al naso ed in generale sul volto, può dare luogo a laringospasmo. Esiste una comprovata interazione tra l’uso della menta e l’indebolimento dell’efficacia di rimedi omeopatici, quindi se ne sconsiglia l’uso nel periodo della loro assunzione.
• Annotazioni storico-culturali: Nella mitologia greca Mentha era una ninfa che, amata da Plutone, venne piantata nella terra affinché non potesse più muoversi per volere della moglie gelosa, Persefone. Per riparare a questa prepotenza, Plutone la trasformò in pianta aromatica e medicamentosa, della quale egli potesse ancora godere. Essendo stata quindi sottratta al dio degli inferi, Ade-Plutone, la menta veniva considerata capace di vincere il male e l’oscurità e di portare la salvezza. Nella tradizione cristiana è una delle piante collegate alla festa di S. Giovanni Battista, durante il solstizio estivo, perché riconcilia con la vita e allontana la morte. Sinonimo di ospitalità fin dai tempi antichi, è da sempre altamente apprezzata per le sua proprietà curative e propiziatorie per l’amore. Le corone delle spose erano intrecciate di fiori d’arancio e foglie di menta, così come il pavimento della camera nuziale era cosparso di ramoscelli di menta ed era tradizione per gli sposi lavarsi con acqua profumata di menta. Nei giardini romani vi era sempre una statua di Venere, dea dell’amore, accompagnata da piantine di menta. Nella Cina ed in Giappone veniva utilizzata come calmante ed antispasmodico. Ippocrate la considerava un afrodisiaco, mentre Plinio ne vantava le proprietà analgesiche. In Egitto sono stati rinvenuti papiri risalenti al 1.000 a.C., che ne riferiscono la presenza nelle tombe. Esistono, in Oriente, numerose varietà di menta e molteplici modi di estrarne i principi attivi. Pare che agli albori della Antica Tradizione Cinese si fosse scoperto una complessa alchimia di oli essenziali, con una forte caratterizzazione di varie tipologie di menta, capace di costituire un olio essenziale dalle infinite e miracolose proprietà. Il suo nome storico è “Olio del Re”. Risulta che per lungo tempo fosse impiegato dai regnanti e monaci per incrementare la loro lucidità e benessere al fine di reggere al difficile compito di potere che gli aspettava. Il desiderio di tenere questa occulta formula relegata a pochi e privilegiati utilizzatori ne fece perdere le tracce nella notte dei tempi. La leggenda dice che questo olio dalle infinite proprietà sarebbe ricomparso nel continente “prescelto” durante l’epoca dell’Acquario che corrisponde sostanzialmente ai giorni nostri.
• Armonizzazioni con altri oli essenziali: Malgrado sia un aroma dominante, la menta si armonizza bene con l’eucalipto globolus, lavanda vera 40/42, pompelmo e rosmarino.