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CONSIGLI PRATICI

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Consigli pratici per la gestione di un bambino ADHD



  • Dare consegne chiare e brevi in modo che possa portare a termine velocemente un’attività e possa ricevere un bel rinforzo, in questo modo accrescerà la sua motivazione intrinseca e il proprio senso di autoefficacia. In generale, ogni bambino è, infatti, stimolato da attività che gli procurano gratificazione immediata.
  • Suddividere un compito lungo in più parti da consegnare separatamente , quindi fornire piccoli suggerimenti intermedi per facilitare il mantenimento dell’attenzione.
  • Stabilire attività programmate e routinarie affinché impari a prevedere quali comportamenti deve produrre in determinati momenti della giornata.
  • Permettere al bambino di muoversi dandogli un’attività da compiere (ad es. a scuola gli si può chiedere di andare a prendere dei gessi nuovi); il movimento lo aiuta a prolungare i tempi di attenzione e a incanalare la propria energia in attività accettabili.
  • Fornire poche regole ma chiare .
  • Far fare frequenti pause durante un compito , meglio ancora se durante le pause gli si permette di fare del movimento fisico.
  • Gratificare il bambino al fine di rinforzare azioni desiderabili .
  • Ignorare i suoi comportamenti negativi , ma aiutarlo a capire quali comportamenti “sostitutivi” sono giusti e rinforzarlo nel momento in cui li mette in atto.
  • A scuola tenere il suo banco il più possibile lontano da fonti di distrazione esterne come finestre, porte, etc.

Se sospettate che vostro figlio possa avere l’ADHD, affidatevi a professionisti qualificati (psicologo dell’età evolutiva o neuropsichiatra infantile): una diagnosi precoce riduce significativamente il rischio dell’emergere di altre psicopatologie (disturbi d’ ANSIA , disturbi depressivi, disturbi del comportamento, etc.); inoltre favorisce un miglior rapporto tra voi e il vostro bambino , che così si sentirà capito e aiutato e imparerà quanto prima a gestire e convivere con il proprio disturbo sfruttando al meglio le proprie risorse.