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SABOTARE LA NOSTRA AUTOSTIMA

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Descrizione

Spesso dietro ai mancati riconoscimenti c' è un atteggiamento sacrificale sbagliato che invita gli altri a non ringraziarci: come sbarazzarsene e riconquistare l'autostima



Vite invisibili: potrebbe intitolarsi così un libro che racconta le storie di chi si adopera e dà tutto di sé, ma non raccoglie mai il riconoscimento da parte di chi gli sta accanto. Può accadere in tutti gli ambiti che contano (affettivo, professionale, sociale, amicale): spesso chi subisce questo atteggiamento si è circondato - nel tempo e senza volerlo - di persone che letteralmente "non vedono" oppure dimenticano subito gli sforzi e i risultati che egli ha prodotto e di cui spesso beneficiano a piene mani.



I mancati riconoscimenti minano l' a utostima



Gli esempi sono infiniti: un partner che dà peso solo a ciò che l'altro non fa, anche quando fa tantissimo; un superiore che dà per scontata la grande qualità del lavoro che viene eseguito in condizioni organizzative pessime; un genitore che ritiene "dovuto" tutto quanto un figlio fa per lui, e così via. Sono situazioni che, se protratte nel tempo, possono causare frustrazioni profonde e minare l' autostima .



Se infatti è necessario uscire dal bisogno narcisistico dell'applauso a tutti i costi, e se è di certo importante sentire il valore delle proprie azioni senza ricorrere per forza alle conferme dall'esterno, va però ricordato che nell'essere riconosciuti c'è non solo una naturale piacevolezza, ma anche la conferma di essere in una relazione vera: cosa che costituisce un bisogno fondamentale per ognuno di noi, anche oltre l' autostima stessa.



Quando siamo noi a "sabotare" l'autostima



Il fatto che l'altro ci dica un semplice ma sentito "grazie", o tenga presente i nostri sforzi non facendo richieste eccessive, o ci guardi con gratitudine e - perché no? - con ammirazione, ci fa sentire agganciati alla vita e nutre non tanto il narcisismo, ma la voglia di fare, di esserci, di appassionarci, quindi, la nostra autostima.



Al contrario non essere "visti" toglie energia e motivazioni. Spesso però ciò non dipende solo dall'egoismo di chi c'è intorno, ma nasce da un modo di porsi che per primo "svende" se stesso a prezzi così modici da non essere neanche considerato.



Perché accade



Il sacrificio mette gli altri in imbarazzo



- Se per primi non si dà valore alle proprie azioni, l'altro si abitua in fretta e tutto gli appare dovuto.



- Un atteggiamento di continuo sacrificio mette l'altro in difficoltà, facendolo sentire inadeguato o in debito, e inducendolo a ridimensionare quanto fatto per lui.



- Dare tutto senza chiedersi se l'altro è in grado di apprezzarlo e se c'è veramente bisogno di questa quantità di "dono", espone a delusioni.



- Si sopporta troppo a lungo lo svilimento che l'altro mette in atto.



Come uscirne



Via l'umiltà! Fai spazio alla tua vita e riconquisti l'autostima



Pensa di più a te stesso