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Mio nonno era un carrettiere di Francesco Rapisarda
26.50€
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Descrizione
Quando eravamo felici, ma non lo sapevamo.
Mio nonno era un carrettiere” Descrivere il proprio libro è quasi come chiedere all'oste assicurazioni sulla qualità del vino che mesce. Tuttavia spero di dare un'idea del suo contenuto cercando di essere obiettivo. “Mio nonno era un carrettiere” è un viaggio nella memoria, sospeso fra la nostalgia ed il rimpianto per un tempo ed un mondo ormai irrimediabilmente perduto, violentato e sfregiato dagli interessi di pochi e dalla speculazione edilizia. Una carrellata, di sapore cinematografico, con relativa colonna sonora, fra gli avvenimenti della vita, in giro per l'Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri, con un particolare “focus” su personaggi e fatti della Sicilia, di Catania e del mio paese: Mascalucia. Una galleria di personaggi tanto veri da sembrare irreali, descritti con tenerezza ed una “pietas” infinita. E'un tentativo per rappresentare ai miei figli ed ai più giovani un'Italia che non esiste più, dove tutto era meno semplice di oggi, ma enormemente più umano e meno stressante. Dove i valori fondamentali erano ancora un patrimonio da valorizzare e non da sperperare. Insomma un tempo in cui “eravamo felici…ma non lo sapevamo!” Forse ci sono momenti di pausa nella narrazione, dovuti all'intento di descrivere anche dei fatti storici o altri di sapore personale ed intimo, che ho ritenuto opportuno, comunque, mantenere perché li ritengo necessari per rappresentare il contesto complessivo degli avvenimenti. Il finale è pervaso dalla rabbia per una presente fatto di parolai e di gente senza scrupoli, che non esita ad approfittare di tutto per raggiungere i propri fini. Non fatevi scoraggiare ed arrivate alla fine del libro; penso che ne valga la pena per scoprire una realtà purtroppo perduta, inimmaginabile per la sua disarmante innocenza, a confronto con un presente, per molti aspetti cinico ed invivibile.
Quando eravamo felici, ma non lo sapevamo.
Mio nonno era un carrettiere” Descrivere il proprio libro è quasi come chiedere all'oste assicurazioni sulla qualità del vino che mesce. Tuttavia spero di dare un'idea del suo contenuto cercando di essere obiettivo. “Mio nonno era un carrettiere” è un viaggio nella memoria, sospeso fra la nostalgia ed il rimpianto per un tempo ed un mondo ormai irrimediabilmente perduto, violentato e sfregiato dagli interessi di pochi e dalla speculazione edilizia. Una carrellata, di sapore cinematografico, con relativa colonna sonora, fra gli avvenimenti della vita, in giro per l'Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri, con un particolare “focus” su personaggi e fatti della Sicilia, di Catania e del mio paese: Mascalucia. Una galleria di personaggi tanto veri da sembrare irreali, descritti con tenerezza ed una “pietas” infinita. E'un tentativo per rappresentare ai miei figli ed ai più giovani un'Italia che non esiste più, dove tutto era meno semplice di oggi, ma enormemente più umano e meno stressante. Dove i valori fondamentali erano ancora un patrimonio da valorizzare e non da sperperare. Insomma un tempo in cui “eravamo felici…ma non lo sapevamo!” Forse ci sono momenti di pausa nella narrazione, dovuti all'intento di descrivere anche dei fatti storici o altri di sapore personale ed intimo, che ho ritenuto opportuno, comunque, mantenere perché li ritengo necessari per rappresentare il contesto complessivo degli avvenimenti. Il finale è pervaso dalla rabbia per una presente fatto di parolai e di gente senza scrupoli, che non esita ad approfittare di tutto per raggiungere i propri fini. Non fatevi scoraggiare ed arrivate alla fine del libro; penso che ne valga la pena per scoprire una realtà purtroppo perduta, inimmaginabile per la sua disarmante innocenza, a confronto con un presente, per molti aspetti cinico ed invivibile.