PERCHE' LA BIOEDILIZIA
Costruire edifici dove la famiglia deve passare la maggior parte della
propria vita è, in definitiva, un compito complesso e non può essere
sottovalutato. Spesso non si tiene in alcun conto il benessere di chi dovrà poi
abitarvi.
Non va dimenticato che nel corso della vita ciascun individuo trascorre
mediamente 80-90% del suo tempo in luoghi chiusi (casa, scuola, ufficio).
Le attuali tecniche costruttive, in uso per la maggiore nei paesi più
industrializzati, prediligono il cemento armato.
Questa tecnica è ritenuta dannosa per la salute: come noto rilascia
umidità; inoltre l'armatura metallica usata interrompe il campo elettrico
naturale, creando il famoso effetto denominato “GABBIA DI FARADAY”,
fenomeno che sembra all'origine di numerose malattie degenerative.
La stessa OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) ha rilevato come
le cause principali dell'inquinamento “indoor”, sono ricondotte alle moderne
tecniche di costruzione (allergeni indoor, Sindrome dell’Edificio Malato,
espressioni del Disagio Somatizzato, ecc.) e in particolare vanno ricercate nelle
emanazioni provenienti da materiali isolanti artificiali, come i rivestimenti
sintetici di pareti e di soffitti.
La Bioedilizia, al contrario, mette al centro della propria filosofia
costruttiva l’individuo e il benessere abitativo di ciascun nucleo familiare, nel
rispetto della qualità della vita dei suoi membri, in specie dei più piccoli, con
grande attenzione per la salute e la salubrità degli ambienti. Primariamente
garantisce la traspirabilità dell'edificio, alla ricerca dell'equilibrio con la natura,
grazie all'utilizzo rigoroso di materiali naturali, non inquinanti. La Bioedilizia,
pur avendo radici molto antiche, è stata attualizzata attraverso l'impiego di
tecnologie e materiali moderni. Per questo oggi è particolarmente fortunata: i
materiali naturali utilizzati, sulla base di principi naturalistici, risultano anche
efficacemente coibenti e traspiranti. Di conseguenza le nuove leggi che
obbligano a costruire con molta attenzione ai risparmi energetici, favoriscono
enormemente questa corrente di filosofia costruttiva.
Tutti sappiamo che il riscaldamento della terra ha origini
dall'inquinamento causato dal consumo energetico. Gli edifici sono responsabili
al 40% del consumo energetico globale.
Il Gruppo imprenditoriale toscano che ha sviluppato con genialità,
maestria e cura artigianale il sistema costruttivo “incas93 ® ”, grazie anche
all’esperienza maturata in Francia nel corso degli ultimi anni, intende dare il
suo contributo attivo all’attenuazione del problema.
Il sistema prevede l'utilizzo del “legno lamellare” nelle parti esterne
vista: un particolare tipo di legname che risulta un inerte industriale trattato a
difesa di agenti deterioranti e così reso imputrescibile.
Costituito da una serie di liste o lame di pino o abete, unite fra loro a
“ controfibra ”, con collanti atossici e bio. Con questo particolare incollaggio si
crea una tensione di forze opposte, tali da annullarne completamente il
movimento nel tempo. Il “lamellare” forma così una struttura molto robusta e
completamente ferma, con garanzie di enorme durata nel tempo, nell’ordine
delle centinaia di anni.
Per questo possiamo facilmente trattare l'edificio con tutte le tecniche a vista possibili: si può scegliere anche un risultato estetico tradizionale, con intonaco autoportante con “ bio-calce traspirante ”, soluzione che ci permette di proporsi con più facilità. Il risultato finale, sia per solidità che per estetica, potrà essere identico a quello di una casa tradizionale in muratura, anzi molto più consistente, rispetto alle attuali soluzioni con laterizi a “foratoni”. Le caratteristiche tecniche del sistema costruttivo riguardano la forte resistenza ai carichi da neve, al vento e all’azione del fuoco. Da considerare, infine, la superiore resistenza sismica dell'edificio, dovuta al semplice fatto che, la struttura, composta da fibre naturali, sottoposta a sollecitazioni anche devastanti si flette ma non si rompe. Dal punto di vista progettuale va sottolineato che il “biosandwich” risulta talmente poliedrico, che permette di realizzare qualsiasi tipo di FORMA con grande libertà di soluzioni senza limitazioni compositive per i progettisti e i costruttori. Tutti i progetti che utilizzeranno questo sistema potranno godere della certificazione “Bio” e, dal punto di vista energetico, della classificazione “A” o addirittura “passiva”. Oltre a ciò, il sistema nel suo globale è altamente ecologico composto al 60% da agglomerato di sughero e per il restante 40% da legno listellare o lamellare (certificati BIO), che spesso viene fabbricato utilizzando anche legnami di scarto dimensionale. Ne consegue che il danno di deforestazione è veramente minimo. Si evidenzia inoltre, che le produzioni di listellare, hanno sede perlopiù in nazioni tradizionalmente ecologiste, quali ad esempio l’Austria, la Norvegia e la Svezia, dove i pini o gli abeti, utilizzati per queste produzioni, provengono da pianificazioni forestali con taglio a ricrescita programmata.
BIOEDILIZIA ECOCOMPATIBILE
Abbiamo come obiettivo la costruzione di edifici sfruttando i principi e
le tecniche della “Bioedilizia Ecocompatibile” di ultima generazione. Esso vale,
sia per le nuove unità abitative, ma anche per le ristrutturazioni, gli ampliamenti e le sopraelevazioni (tetti ventilati per i palazzi dei centri
storici, pareti traspiranti per interventi “a cappotto” per vecchie case in
muratura, ecc.).
Viene utilizzata una nuova tecnica costruttiva brevettata, che permette di produrre in fabbrica i kit per una serie di edifici formati da pannelli modulari ad incastro, i quali vengono poi montati nei siti con facile intuitività. Lo stesso dicasi per i tetti quando si vuole un prodotto atto a far ottenere un buon salto di qualità nella classificazione energetica nelle case solo in parte ristrutturabili (centri storici, edifici sottosti a vincoli, ecc.). Il concetto di base è quello di aumentare le lavorazioni in stabilimento per ridurre al minimo le operazioni di cantiere essendo molto più impegnative, lunghe e costose. Questo avviene grazie ad una progettazione molto dettagliata che consente di tenere sotto controllo tutti i costi, riducendo al minimo gli imprevisti. Grazie a questo si evitano le spiacevoli sorprese di sovracosti tipiche delle opere edili tradizionali in muratura. La professionalità ultragenerazionale dei maestri artigiani che producono il biopannello fa poi la forte differenza per garantire la qualità finale. Il sistema, altamente innovativo, è stato ingegnerizzato e ottimizzato dopo anni di sperimentazioni. Il pannello è un biosandwich ottenuto con l'unione di materiali naturali altamente coibenti. Gli edifici realizzati con il sistema incas93 ® possono ottenere la certificazione “Bio” (dai materiali del kit costruttivo fino agli infissi), oltreché la classificazione energetica “A”, la massima categoria secondo il nuovo codice di classificazione che regolamenta il risparmio energetico. Persino le semplici forassiti per il passaggio dell’impiantistica elettrica e di segnale sono prodotte con materie prime seconde provenienti da eco-riciclaggio. Un'altra innovazione, brevettata, è data dai particolari “sistemi di cablaggio” inseriti nell'apposito passaggio sistemato nell'intermedio del biosandwich, eseguibili con sorprendente facilità da un sottopavimento ispezionabile. Ciò permette di intervenire con spostamenti o aggiunte di nuovi impianti per tutta la casa, anche nel tempo, con velocità sorprendente, evitando cavi a vista e senza arrecar danno alcuno alla costruzione*.
* (In tutte le costruzioni tradizionali in muratura e prefabbricati scatolati o con legno massello, bisogna
spaccare le pareti per inserire i nuovi cablaggi).