IN UN GRANDE GIARDINO di Paola Froncillo

Collana - Trasfigurazioni

In copertina “TRAMONTO”
acquerello di Renato Froncillo

“Che bello poter scrivere come Hemingway!” si disse “frasi brevi, con capacità notevole di descrizione.”... lo scrittore ritaglia lo spazio e i siti come se si potessero toccare e come si potessero vedere tutti i luoghi descritti nei racconti, racconti come Fiesta oppure Addio alle armi; infine, poche parole, frasi perentorie e grande capacità di sintesi.
E mentre Vera pensava questo, arrivò il sole; dopo tutta l’acqua arrivata dal cielo nero, un nero di pece, arrivò il caldo quasi primaverile, in un solo istante; cioè tutto fu invaso di arancio e rosa; il cielo divenne terso e cristallino e giunse un vento appena accennato, che muoveva le foglie di un grande giardino che si dischiudeva di fronte a Vera.
La sua casa, quella dove viveva da sempre, aveva spazi fondamentalmente pieni di sobrietà e di colori densi di materia. Gli arancioni della luce del sole filtravano dalla finestra e accarezzavano il pavimento di parquet, a doghe molto lunghe, di un legno rossiccio, forse rovere, che, attraverso la luce diretta, si era ammorbidito delle sue tinte giallastre.
I raggi, come fendenti lame “barocche”, squarciavano le nubi bianche per posarsi sul muro di una stanza colore della terra, marrone chiaro...