Il lavoro è un vero piacere quando c’è la partecipazione di tutti, e la partecipazione di tutti c’è quando il lavoro è un vero piacere. Un concetto meraviglioso per molti utopico, ma alla Amlè è proprio così, e basta varcare la soglia per cogliere quel senso di appartenenza votato ad un solo fine: fare bene ognuno esprimendo il proprio talento. Una comunità di intenti, di emozioni e di passioni che non è mai venuta meno in nessuna delle tappe evolutive dell’azienda. Finanche nella scelta del nome, che di significati ne ha tanti e per ognuno di essi un giusto perchè: dal dubbio amletico fino ad arrivare all’acronimo di : Alice, Marisa, Luca, Ermenegilda. La famiglia Amlè.
Niente mai per caso
Se oggi Amlè è un fiore all’occhiello in un Sud troppe volte apostrofato come culla di inetti ed indolenti è perchè ha avuto il coraggio di spingersi in un mare di tendenze, dove anche i grandi annaspano. Oggi è un brand che parla la lingua contemporanea e quei suoi primi acquirenti sono oggi una numerosissima committenza di alto profilo con la quale ha instaurato rapporti molto stretti fondati su uno scambio di reciproca stima. Il suo cammino autonomo ed originale continua ad andare avanti con una vocazione tenace e tangibile.