Licenziamento per Uso Scorretto dei Permessi ex Legge 104/92
Permessi della Legge 104 del 1992
L’articolo 33 della Legge n.104 del 5 febbraio 1992, Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, ha introdotto nell’ordinamento italiano i permessi retribuiti per assistere un familiare portatore di handicap.
La legge è stata successivamente modificata dalla legge n. 53 del 8 marzo 2000, dalla legge n. 183 del 13 maggio 2010 e dal Decreto Legislativo n.119 del 18 luglio 2011.
I permessi retribuiti ex legge 104/92 spettano ai lavoratori dipendenti disabili in situazione di gravità, ma anche al genitore, al coniuge, ai parenti o agli affini entro il secondo grado, a patto che utilizzino questi permessi per assistere il familiare disabile.
L’agevolazione consiste in tre giorni di permesso ogni mese per prestare assistenza al familiare con disabilità in stato di gravità. A seconda dell’ente previdenziale è inoltre possibile frazionare in ore queste tre giornate di permesso.
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Licenziamento per Giusta Causa
La scorretta fruizione dei permessi ex Legge 104 del 1992 è motivo di licenziamento per giusta causa da parte del datore di lavoro.
Chi utilizza in modo improprio i permessi, cioè non li usa per fornire assistenza al familiare portatore di handicap grave o ridotta autonomia, ma per altri scopi, anche personali, è quindi passibile di licenziamento.
Come può Tutelarsi l’Azienda?
Nel caso in cui l’azienda sospetti che il dipendente utilizzi in modo improprio questi permessi può avvalersi di agenzie di investigazione per controllare il lavoratore e verificare se effettivamente utilizzi queste ore per la cura di un familiare che necessita di assistenza.
Varie sentenze della Cassazione hanno riconosciuto la validità legale delle indagini condotte tramite investigatori privati per controllare la corretta fruizione dei permessi ex L.104/1992.
ISIDA Group è in grado di operare su tutto il territorio italiano per svolgere accertamenti di questo tipo. Grazie anche al supporto di esperti in materie giuridiche, al termine delle indagini consegna ai propri clienti un dossier investigativo con documentazioni certe e utilizzabili in giudizio in una causa di licenziamento.
Per maggiori informazioni o per un richiedere un preventivo gratuito, contattaci telefonando al numero verde o compilando il modulo nella pagina contatti.
Per approfondire: Permessi Legge 104 del 1992
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Il servizio è attivo dal Lunedì a Domenica, dalle 9:00 alle 22:00.
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Permessi della Legge 104 del 1992
L’articolo 33 della Legge n.104 del 5 febbraio 1992, Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, ha introdotto nell’ordinamento italiano i permessi retribuiti per assistere un familiare portatore di handicap. La legge è stata successivamente modificata dalla legge n. 53 del 8 marzo 2000, dalla legge n. 183 del 13 maggio 2010 e dal Decreto Legislativo n.119 del 18 luglio 2011.
I permessi retribuiti ex legge 104/92 spettano ai lavoratori dipendenti disabili in situazione di gravità, ma anche al genitore, al coniuge, ai parenti o agli affini entro il secondo grado, a patto che utilizzino questi permessi per assistere il familiare disabile.
L’agevolazione consiste in tre giorni di permesso ogni mese per prestare assistenza al familiare con disabilità in stato di gravità.
A seconda dell’ente previdenziale è inoltre possibile frazionare in ore queste tre giornate di permesso.
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La scorretta fruizione dei permessi ex Legge 104 del 1992 è motivo di licenziamento per giusta causa da parte del datore di lavoro. Chi utilizza in modo improprio i permessi, cioè non li usa per fornire assistenza al familiare portatore di handicap grave o ridotta autonomia, ma per altri scopi, anche personali, è quindi passibile di licenziamento.
Come può Tutelarsi l’Azienda?
Nel caso in cui l’azienda sospetti che il dipendente utilizzi in modo improprio questi permessi può avvalersi di agenzie di investigazione per controllare il lavoratore e verificare se effettivamente utilizzi queste ore per la cura di un familiare che necessita di assistenza.
Varie sentenze della Cassazione hanno riconosciuto la validità legale delle indagini condotte tramite investigatori privati per controllare la corretta fruizione dei permessi ex L.104/1992.
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