Il becco di corallo è con ogni probabilità la specie della famiglia degli Astrildidi più frequentemente importata. I primi esemplari giunsero in Europa alla metà del 1700. Gli uccelli sono poco esigenti, assai vivaci e molto tolleranti nei confronti di altre specie. Il becco di corallo molto difficilmente si riproduce in gabbia; in voliera è invece possibile ottenerne la riproduzione, purché sia presente una fitta vegetazione e un folto tappeto d’erbe. La parata nuziale del maschio è costituita da una specie di danza eseguita con un po’ di materiale da costruzione nel becco. Il nido è costruito da entrambi i genitori, di solito piuttosto in basso fra i cespugli oppure direttamente sul suolo in mezzo all’erba fitta. L’accoppiamento avviene sui bordi del nido. La femmina depone da 3 a 8 uova; durante il giorno il maschio dà con regolarità il cambio alla compagna nella cova, mentre durante la notte questo compito spetta esclusivamente alla femmina.
I giovani nascono dopo 11 o 12 giorni di incubazione e presentano la pelle di colore giallastro e ricoperta da un fitto piumino bluastro; agli angoli del becco sono presenti delle pupille di colore blu intenso. Dalla schiusa in poi il successo dell’allevamento dipende dall’alimentazione che viene somministrata ai genitori. Questi devono ricevere, oltre al vitto ordinario, tarme della farina, uova di formica e soprattutto una grande quantità di insetti vivi (facendo attenzione che non siano contaminati da pesticidi). I giovani abbandonano il nido verso i 18 - 20 giorni di età. Già a due settimane di vita è possibile iniziare a riconoscere i maschi dal loro cinguettio. L’alimentazione di base di questi uccelli deve essere costituita dalla solita miscela di semi per esotici acquistabile nei negozi specializzati, alla quale vanno aggiunti panico in spighe, semi germinati, spighe di piantaggine immature, frutta e verdura varia
L’habitat di elezione di questa specie. che raggiunge la lunghezza di 9-10 centimetri, è la steppa asciutta dell’Africa orientale e occidentale dal nord dell’Etiopia e dal Sudan al Gambia comprendendo tutte le regioni confinanti col Sahara. In alcune regioni il becco di corallo è assai abbondante, mentre in altre la sua presenza è assai sporadica. Questa specie sembra comunque in forte contrazione numerica a causa della continua cattura di esemplari vivi. La femmina ha il becco di colore rosso meno intenso rispetto al maschio anche la banda rossa che attraversa l’occhio è quasi impercettibilmente più corta e più stretta