I nostri motori sono realizzati secondo le norme internazionali di unificazione; ogni dimensione, per tutte le forme costruttive, è stata dedotta facendo riferimento alle tabelle relative alla norma IEC 72- 1.
Le forme costruttive realizzate, secondo IEC 34- 7, sono B3, B5, B14, B35.
I motori asincroni trifase sono di tipo chiuso, con ventilazione esterna.
La carcassa, fino al tipo 132 incluso, è ottenuta da pressofusione di lega d'alluminio, dal 160 in poi da fusioni in ghisa.
Tutti i motori sono:
multitensione 230/400V o 400/690V, e multifrequenza 50/60Hz, classe di isolamento F, servizio continuo S1,
protezione IP55, classe di efficienza 1 o 2.
L'avvolgimento è eseguito con filo di rame protetto da una vernice a doppio smalto tropicalizzante grado 2 classe H, che garantisce una elevata protezione alle sollecitazioni. Un film separatore di rinforzo tra le fasi protegge il motore dagli elevati picchi di tensione che si hanno tipicamente con l'alimentazione tramite inverter.
Per assicurare la loro ermeticità i motori sono dotati di importanti dettagli come i pressacavi antistrappo e l'abbinamento di cuscinetti schermati e paraolio su entrambi i lati del motore. Per proteggerli dalla ossidazione, i motori sono verniciati colore argento RAL 9006 con procedimento di essiccazione a forno.
I motori si possono avere anche con configurazione ATEX:
ATEX è il nome convenzionale della Direttiva 94/9/CE dell' Unione Europea per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione. Il nome deriva dalle parole ATmosphères ed EXplosibles La direttiva è entrata in vigore il 1°marzo 2006 ed è diventata obbligatoria il 1° luglio 2003 per tutti gli stati dell'Unione, e impone l'obbligo della valutazione del rischio per tutte le apparecchiature operanti in atmosfere potenzialmente esplosive. L'Italia ha recepito tali disposizioni con il DPR n. 126 del 23 marzo 1998.
La Direttiva individua vari livelli di "pericolo" (zone): ad ogni zona corrisponde una diversa tipologia di atmosfera esplosiva, sia per composizione che per probabilità di comparsa e tempo di permanenza. Il gestore dell'impianto/datore di lavoro è responsabile per la suddivisione delle zone e deve quindi attenersi alla norma CEI EN 61241-14 nell'effettuare la scelta del motore idoneo.
I motori serie Ex sono progettati per la zona 22 (II 3 D T125°'a1C) e/o zona 2 (II 3 G T125°'a1C), a seconda di quanto richiesto dal cliente e quindi indicato in targa, e per il campo di tensione e di frequenza A previsto dalla norma EN 60034 parte 1 Cap. 6.3.
I motori dalla taglia 160 alla taglia 355 sono costruiti in fusioni di ghisa e possiedono tutte le caratteristiche della linea, tra le quali ricordiamo:
· avvolgimento tropicalizzato e rinforzato da separatori tra le fasi
· pressacavi antistrappo
· equilibratura dinamica del rotore
· multitensione 400/690V 50Hz e 440/760 60Hz
· servizio S1, IP55, Classe F
· Eff. 2 o 1
Gli ingrassatori sono di serie dal tipo 180
Mantenendo lo stesso sistema di chiusura di tutta la linea, la cassetta connessioni garantisce un IP56, senza risentire dei consueti difetti di forma delle fusioni in ghisa.
3 termistori PTC di serie proteggono il motore e l'impianto da funzionamenti anomali.
Data l'alta coppia esercitata, il fissaggio viene assicurato dai piedi fusi solidalmente con la carcassa.