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Cos’è la Chirurgia Refrattiva? La Storia della Chirurgia Refrattiva Nel 1978, una tecnica chirurgica chiamata Cheratotomia Radiale (RK) è stata introdotta in Europa. La RK consiste nel fare un certo numero di tagli sulla cornea per modificarne la forma e correggere gli errori rifrattivi. In seguito all’introduzione della RK, gli oculisti hanno cominciato a correggere “di routine” la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo usando varie tecniche di incisioni corneali. Negli anni ’80, è stato sviluppato un nuovo tipo di laser chiamato laser ad eccimeri , usato originariamente per incidere i circuiti integrati (chip) dei computer. Gli oculisti cominciarono così ad utilizzare con successo lo stesso laser per le tecniche di chirurgia refrattiva, per rimuovere quantitativi molto precisi di tessuto corneale. Il laser ad eccimeri ha rivoluzionato la chirurgia refrattiva, determinando un elevato livello di sicurezza e precisione che era irraggiungibile in precedenza con le altre tecniche.
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La forma dei nostri occhi determina il modo in cui vediamo. I raggi luminosi penetrano nell’occhio attraverso la cornea, poi passano attraverso la pupilla ed il cristallino. In un occhio normale, i raggi luminosi vengono messi a fuoco (ossia “convergono”) precisamente sulla retina, quel tessuto sensibile alla luce che riveste la superficie interna dell’occhio. I “messaggi” della retina poi, tramite il nervo ottico, vengono inviati al cervello, dove vengono interpretati come le immagini che noi vediamo. Gli errori refrattivi si verificano quando la curvatura dell’occhio non è proporzionale alla lunghezza dello stesso, ed i raggi luminosi non possono convergere precisamente sulla retina. Tecnicamente è molto complicato modificare la lunghezza dell’occhio (anche se è stato tentato), così le tecniche di chirurgia refrattiva cambiano la forma della superficie anteriore o aggiungono lenti per migliorare la messa a fuoco.
Miopia
Ipermetropia
Astigmatism o
Presbiopia
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TECNICHE DI CHIRURGIA REFRATTIVA
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La chirurgia refrattiva si può suddividere in quattro categorie:
Tecniche con Laser ad Eccimeri PRK (Cheratectomia Fotorefrattiva)
LASIK (Laser In Situ Keratomileusis)
Epi-LASIK La tecnica di Epi-LASIK usa un tipo specifico di microcheratomo, chiamato Epi-cheratomo. L’Epicheratomo separa con precisione il sottile strato epiteliale – molto più sottile del lembo della LASIK – dalla restante cornea. Dopo che è stato separato l’epitelio dalla cornea sottostante, il sottile strato di cellule epiteliali viene sollevato e posto di lato. Dopo aver effettuato il trattamento laser sulla cornea, lo strato sottile viene riposizionato, dove aderirà spontaneamente. Al termine dell’operazione, per favorire la guarigione, viene posta sulla cornea una lente a contatto protettiva. La cornea rimodellata metterà a fuoco i raggi luminosi in maniera più precisa sulla retina. PRK (o LASIK) guidata dal “fronte d’onda” (aberrometria) La misurazione del fronte d’onda può essere definita come “l’impronta digitale dell’occhio.” Le misurazioni del fronte d’onda rivelano lievi, fini variazioni dell’occhio del paziente. Tali variazioni possono essere uniche, proprio come le impronte digitali. La tecnica del fronte d’onda usa un dispositivo di misurazione per creare una “mappa” (aberrometria) che descrive il modo in cui l’occhio focalizza la luce, per determinare con precisione le irregolarità specifiche e le variazioni rispetto alla media dell’occhio del paziente in esame. La mappa aberrometrica è molto dettagliata: anziché creare una semplice descrizione generale della capacità di messa a fuoco dell’occhio (per esempio se è miope, ipermetrope o astigmatico), la mappa registra ogni lieve distorsione nel percorso che la luce compie passando attraverso l’occhio. In aggiunta, fini misurazioni della conformazione corneale possono essere effettuate con un topografo di superficie. Il vantaggio di avere una PRK o LASIK guidata dal fronte d’onda, in luogo di una tecnica tradizionale, sta nel fatto che si riduce la possibilità di avere disturbi nella qualità della visione, come la scarsa visione notturna, difficoltà nella guida notturna, abbagliamenti (glare), aloni e immagini offuscate nel post-operatorio. Ci sono, inoltre, alcune aberrazioni ottiche che possono distorcere la visione e che non possono essere corrette con occhiali o lenti a contatto. Queste possono essere svelate solo con l’analisi del fronte d’onda.
Come viene fatta l’aberrometria (o analisi del fronte d’onda)? Uno specifico flusso di luce viene inviato attraverso l’occhio e viene messo a fuoco sulla retina. Un onda di raggi luminosi viene riflessa dalla retina e passa attraverso il cristallino, la pupilla e la cornea. Un sensore, quindi, misura le irregolarità delle immagini del fronte d’onda luminoso che emerge dall’occhio. Con questo tipo di misurazione, il computer che analizza il fronte d’onda crea un’accurata mappa tridimensionale dei raggi luminosi che si creano all’interno del sistema ottico di ciascun occhio. I dati ottenuti dalla mappa aberrometrica vengono poi utilizzati per impostare il laser, consentendo così all’oculista di personalizzare il trattamento corneale durante la procedura chirurgica.
LASEK (Laser Epithelial Keratomileusis) Nella LASEK, l’epitelio viene indebolito e poi sollevato per esporre la cornea. Il laser ad eccimeri, successivamente, rimodella la cornea, e l’epitelio viene poi riposizionato. Infine, per facilitare la guarigione, viene posta sull’occhio una lente a contatto protettiva.
Segmenti d’anello corneali intrastromali (INTACS) A differenza delle chirurgie oculari che vengono effettuate con il laser, gli Intacs sono reversibili: se vengono rimossi, la cornea torna alla sua forma originale nel giro di poche settimane.
Lenti Fachiche Con un approccio simile, un tipo particolare di IOL che e stato poi battezzato come IOL fachica, può essere utilizzato per trattare pazienti che non hanno la cataratta ma che hanno bisogno di una correzione per difetti di refrazione che vanno oltre il livello di sicurezza delle procedure che utilizzano il laser ad eccimeri. Per preservare l’abilità di messa a fuoco della lente naturale, necessaria per la visione da vicino, la lente naturale non viene rimossa dall’occhio. La lente fachica, talvolta indicata come “lente a contatto impiantabile (ICL)”, viene inserita chirurgicamente all’interno dell’occhio, al davanti del cristallino (o lente) naturale. Le lenti fachiche vengono utilizzate in tutto il mondo con differenti tipi di impianti. Dal momento che le lenti fachiche richiedono la necessità di entrare all’interno dell’occhio, cosa che non avviene con la PRK e la LASIK, il rischio di complicazioni è maggiore.
Altre Procedure di Chirurgia Refrattiva
Procedure Termiche
Sostituzione del Cristallino (RLE)
Cheratotomia Radiale (RK)
Monovisione
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SONO UN BUON CANDIDATO PER LA CHIRURGIA REFRATTIVA?
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Per essere un buon candidato per la chirurgia refrattiva, bisogna avere dei requisiti fisici, di salute e di età. Bisogna comprendere appieno la procedura ed essere consapevoli dei rischi e dei possibili effetti indesiderati. Le linee guida generali esposte di seguito possono aiutare a valutare la propria “adattabilità” alla chirurgia. In ogni caso, è prima necessaria una consulenza con il proprio chirurgo refrattivo per determinare se si è realmente dei buoni candidati.
Requisiti Fisici, di Salute e di Età
La maggioranza delle procedure non possono essere effettuate se il paziente:
Comprendere la Procedura Bisogna inoltre considerare che le tecniche di chirurgia refrattiva non fermano i naturali cambi che avvengono con l’invecchiamento dell’occhio. Anche dopo la chirurgia refrattiva, è probabile che arriverà poi il momento in cui ci sarà bisogno di lenti correttive. La chirurgia refrattiva modifica solo la parte anteriore dell’occhio, mentre la restante parte continua a cambiare naturalmente con l’invecchiamento.
Comprendere i Rischi ed i Possibili Effetti Collaterali
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