Applicazioni
Lo sfruttamento delle risorse geotermiche ad alta temperatura è il più conosciuto e consiste nella produzione di energia elettrica attraverso turbine alimentate con fluidi ad alta temperatura e pressione. L’Italia ha un’antica tradizione in questo campo e costruisce impianti all’avanguardia (come per esempio a Larderello, in Toscana). A temperature più basse (media entalpia) il calore può essere sfruttato in maniera diretta per la produzione di energia termica (riscaldamento di edifici, serre, processi industriali, etc.). Per loro natura, questo tipo di applicazioni ad alta e media entalpia sono attuabili solamente in alcune zone specifiche dove, a causa di anomalie geotermiche, fluidi ad alta temperatura sono disponibili a profondità accessibili. In assenza di tali anomalie è invece possibile estrarre il calore dalla terra attraverso pompe di calore geotermiche: si tratta della “geotermia a bassa entalpia” la cui applicazione principale consiste nel riscaldamento e raffrescamento di edifici e nella produzione di acqua calda sanitaria ad uso residenziale o anche industriale per processi a bassa temperatura (es: serre, ittiocolture). Diversamente dai casi precedenti, la geotermia a bassa entalpia è praticabile ovunque, a qualsiasi latitudine e su quasi tutti i tipi di terreno.
Gradiente termico
Infatti, al di sotto di 10 metri di profondità, dove l’energia solare provoca delle oscillazione termiche, il sottosuolo presenta ovunque una temperatura quasi costante, che in Italia oscilla tra i 12° ed i 14° nei primi 150 metri.