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La cervicalgia, nell’approccio con la “pranoterapia vibrazionale®”


La Cervicalgia, nell’approccio con la “Pranoterapia Vibrazionale®”

Guido PARENTE



Pranoterapeuta Vibrazionale, Naturopata Psicosomatico,


operatore/docente Medicina Vibrazionale con le Campane Tibetane




Per cervicalgia , si intende un dolore al livello del collo, che da lì tende ad irradiarsi alle spalle (ai trapezi) e, nei casi più gravi, alle mani (parestesie), rendendo difficoltosi i movimenti.



In psicosomatica, il valore simbolico del tratto cervicale sta nel suo essere un vero e proprio "crocevia" tra il capo e il resto del corpo



Attraverso il collo e le colonna vertebrale, ciò che nasce nel cervello si prepara a tradursi in azione, movimento. Questo implica la capacità di orientarci nello spazio nelle direzioni di base.


Nella maggior parte dei casi, il dolore è originato da un’alterazione non grave che interessa le strutture meccaniche, situate nella regione delle prime vertebre della colonna : si tratta dei muscoli, dei legamenti, dei dischi intervertebrali e delle articolazioni posteriori che garantiscono il movimento e il sostegno.


Basta uno sforzo non corretto, a volte troppo veloce, o brusco, o prolungato a livello del collo, o una postura non corretta, a creare una lesione a queste strutture, originando uno stress meccanico esagerato o non corretto rispetto a quello che tali strutture possono sopportare, provocando in questa maniera, il dolore.


La cervicale si caratterizza per numerosi sintomi : dolore al collo (muscolo contratto, rigido, dolente alla palpazione), spesso talmente forte, da rendere difficili i movimenti della testa, come la rotazione o l’inclinazione; ma si possono avere anche mal di testa, cefalea, emicrania, senso di sbandamento, offuscamento generale; talvolta vertigini e giramenti di testa.


Questi sintomi compaiono per due motivi: per la tensione muscolare costante del tratto cervicale che rende più difficoltoso l’afflusso di sangue al cervello e per la coesistenza di problematiche funzionali del labirinto .


Possono insorgere anche nausea e vomito (lo stato di contrattura costante della muscolatura, infatti, può irritare il nervus vagus , generando la sensazione di nausea).


Altri sintomi sono spesso concomitanti ed esprimono il sovraccarico generale dell’organismo: stanchezza cronica, spossatezza, risvegli difficili al mattino, disturbi del sonno, sonnolenza, sensazione di essere costantemente stanchi, stress emotivo, nutrizionale e fisico .


A livello statistico, si i stima che circa il 70% della popolazione soffra di male al collo almeno una volta nella vita.



Può colpire ogni fascia di età, inclusi bambini e adolescenti.



La prevalenza annuale varia dall’12.1 al 71.5 % nella popolazione generale e dal 27.1% al 47.8% tra i lavoratori. La cervicalgia persistente ad alta disabilità presenta una prevalenza che varia dall’1.7% all’11.5% nella popolazione generale (Haldeman S. et al., 2008).



Cause



Le cause scatenanti il dolore alla zona cervicale sono numerose ed eterogenee; i principali fattori eziologici della “cervicale” sono la sedentarietà, gli errori nella postura e i colpi di freddo, ma può soffrire di tale disturbo anche chi ha praticato o pratica sport di tipo traumatico (boxe, rugby, football americano) o attività sportive di potenza con sovraccarichi (vedasi, per esempio, il body building); altri soggetti interessati dal problema sono anche coloro che subiscono il cosiddetto colpo di frusta (il trauma distorsivo del rachide cervicale).



Tra le cause della cervicalgia:


  • sedentarietà, posture scorrette al computer, una seduta non adeguata (i camionisti, i tassisti)
  • discopatie,
  • fattori traumatici (infortuni sul lavoro, impiego della testa per trasportare i pesi, colpo di frusta, lesioni traumatiche pregresse),
  • ernia cervicale,
  • artrosi cervicale,
  • stress,
  • utilizzo di cuscini o materassi inadeguati.
  • difetti occlusali della mandibola (rapporto tra arcata dentale superiore o inferiore)
  • difetti del campo visivo (a partire dagli strabismi e i difetti di accomodazione)


Cura Allopatica



Si usano farmaci come antidolorifici (come i FANS o il paracetamolo, ibuprofene), i cortisonici, i miorilassanti,



In casi più gravi vengono somministrate infiltrazioni di anestetici locali e cortisonici.



Un valido aiuto viene dato dai massaggi, dalle manipolazioni in mani esperti e dalle terapie fisiche (TENS, ultrasuoni, laserterapia, elettroanalgesia, massoterapia) l'uso di un collare ortopedico di sostegno e la ginnastica correttiva.



Può essere necessario intraprendere un percorso riabilitativo per migliorare la funzionalità della zona cervicale con esercizi specifici per il collo, norme educative e comportamentali per affrontare la paura del movimento associata al dolore che spesso condiziona le attività quotidiane.




Trattamento Pranoterapeutico /Olistico



Tramite la pranoterapia vibrazionale , mediante l’apposizione delle mani si riescono ad alleviare i dolori generati dalla cervicalgia, facendo diminuire la causa che li ha generati.



Secondo la medicina olistica, tale disturbo ha a che fare con un’esagerata pressione a cui si è sottoposti, per la medicina psicosomatica, inoltre, “ c’è da domandarsi se non ci stiamo mettendo troppo sotto pressione per raggiungere obiettivi o scadenze, in altre parole, t roppa razionalità associata a un senso del dovere troppo rigido”



* Se la cervicalgia è scatenata da fattori tensivi , è necessario scaricare la parte emotivo-nucale, con un irradiamento locale



* Se invece la causa è lo stress , oltre alla parte emotivo-nucale, andremo a trattare anche la testa appoggiando le mani sulla fronte e sulla nuca, in dispersione.



* Se infine, la causa è generata da una discopatia , tratteremo singolarmente ogni vertebra, e con movimenti lenti, andremo a disperdere il blocco energetico.




Per la Medicina Cinese, infine, un organismo è sano, esso vibra ad una giusta frequenza ed è ben accordato con sé stesso e con il mondo esterno come uno strumento musicale.




La pranoterapia non è un'alternativa alla medicina tradizionale e, quindi, non comporta assolutamente la sospensione di cure farmacologiche o trattamenti medici, ma anzi collabora in maniera fattiva ed in sintonia con il medico



Inoltre


La Pranoterapia non è miracolosa, ma in taluni casi può curare ed in altri, agendo con le prescrizioni mediche, può facilitare guarigioni.



infine, porto la testimonianza di una persona che si è sottoposta ad un mio trattamento:



"Ciao Guido,
ti scrivo per ringraziarti visto che da quando ho provato le campane tibetane, esperienza unica e indescrivibile che va vissuta per poterla capire, sto decisamente meglio con i miei consueti problemi di cervicale .
I tuoi consigli su comportamenti posturali, bioenergetici mi hanno portato benessere.
G ià il pomeriggio stesso che sono uscita dal tuo studio ho provato un immediato giovamento .
Sarà suggestione?
Non mi mi interessa saperlo.
So soltanto che il mio viso è più rilassato, se ne sono accorte le amiche che mi vedono spesso, chiedendomi cosa avessi fatto, se fosse un cambio trucco o altro.
Insomma esperienza positiva e liberatoria.
Grazie Guido.
Francesca M. Roma, 21/05/2015"


Guido Parente Pranoterapeuta Vibrazionale


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Cliente: guido parente | Anno: 2015