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Pedone investito
Una nonnina di 85 anni viene investita da un'auto in retromarcia che la fa cadere e come conseguenza della caduta si rompe un femore.
intervengono le autorità che elevano alla nonnina una contravvenzione di 23 € articolo 190 comma 1/10 C.d.S. perchè come pedone si trovava sulla carreggiata e non sul marciapiede, la nonnina cerca di far vale re le sue ragioni dicendo che il marciapiede era pieno di radici di un albero ma invano.
La nonnina si rivolge a noi con l'intenzione di far valere le sue ragioni.
viene immediatamente chiesto l'annullamento del verbale al giudice di pace facendo opposizione ex art. 22 L.24 novembrre 1981
nel frattempo la compagnia assicuratrice liquida la nonnina con una somma che noi non abbiamo ritenuto congrua, abbiamo consigliato alla nostra cliente di trattenere la somma offerta come accontoo su un maggior danno dovuto.
Nel fratttempo il giudice di pace emetteve sentenza accogliendo l'opposizione e per effetto annullava il provvedimento applicativo di sanzione emesso dalle autorità.
forti del ricorso vinto abbiamo imbastito una nuova trattativa con la compagnia assicurativa la quale si è vista costretta a incrementare la somma liquidata di un altro 65 % risopetto alla somma già pagata.
Il risarcimento così ottenuto è andato ben oltre le aspettative più rosee della nostra cliente che è rimasta incredula fino a quando ha potuto costatare l'intero ammontare del risarcimento sul suo conto corrente.
Cliente: | Anno: 2011