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Romolo tessari
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Marco Mondi
Vittorio Tessari, fratello maggiore di Romolo, probabilmente in occasione della Mostra dei Quarant'anni della Biennale di Venezia, dove fu esposto il suo dipinto Sola al mondo , compilò e firmò per l'Archivio Storico d'Arte Contemporanea della Biennale di Venezia, allora in Palazzo Ducale, una Scheda informativa , datata giugno 1935, tuttora conservata in quell'importante archivio (cfr. Marco Mondi, Romolo Tessari... , in "Abitare la Castellana", Castelfranco Veneto, settembre 1994, pp. 34-38). Questa scheda informativa, pur con le poche informazioni biografiche e di partecipazioni a mostre, rappresenta oggi una delle principali fonti sull'attività artistica di Romolo Tessari. Un'altra fonte importante è il catalogo della Biennale del 1897, dove il pittore presentò le opere Poesia della sera e Addio sole! , il quale c’informa che egli ( II Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia , cat. della mostra, Venezia 1897, p. 131). Come per Vittorio, così per Romolo, non si è riusciti a rintracciare quegli eredi diretti che sono generalmente in possesso di quel materiale artistico-biografico tanto spesso indispensabile per ricostruire con una certa precisione vita ed attività produttiva di un artista. Considerando che Romolo, morto nel 1925, verso gli anni Venti risultava abitare anch'egli a Mira dove, assieme ad una sorella, come c’informa il prof. Tiozzo nel suo scritto, entrò praticamente a far parte della famiglia Solveni, fu forse proprio Vittorio a venire in possesso di quel prezioso materiale che oggi ci manca. Le notizie su Romolo Tessari di cui si dispone sono dunque assai poche. Qualche nota biografica essenziale, come la data di nascita, il giorno del suo matrimonio, la data di morte. Poco più dettagliata è la partecipazione ad esposizioni anche importanti, come la presenza alle Biennali veneziane, alle Nazionali di Torino, alle Triennali di Brera a Milano, e ancora ad esposizioni a Firenze, Trieste, Udine, Milano. Sconosciuta però, almeno per chi scrive, è proprio quasi la totalità di quei dipinti esposti alle mostre, vale a dire sicuramente di una cospicua parte della sua produzione più impegnata, quella, cioè, che ci permetterebbe di comprendere appieno la sua levatura artistica, dandocene una visione completa e chiara. Ma poche sono anche le opere "minori", conservate principalmente in collezioni o raccolte private.
Le altre informazioni di cui siamo in possesso sulla sua attività artistica, ci giungono direttamente proprio dall'esame delle sue poche opere. Se notevoli, quindi, sono state le difficoltà a tal proposito per Vittorio, per Romolo sono ancora maggiori. Tuttavia, durante la preparazione della mostra si è riusciti a rintracciare tre importanti dipinti, Pensieri (tav. 49), La caccia al cinghiale (tav. 52) e La carica dei bersaglieri (tav. 61), che ci permettono d’avere comunque un'idea piuttosto esauriente delle sue notevoli capacità pittoriche nelle opere più impegnate, anche nelle dimensioni. Cosa, invece, che non c’è stato possibile fare in maniera altrettanto esauriente per Vittorio. Di Romolo, in più, fino ad oggi non si conosce nessun’opera di carattere religioso.
Romolo Ubaldo Tessari nacque a Castelfranco Veneto il 4 settembre 1868, figlio di Marziale e Anna Bacco, ultimo di sette figli. I genitori lo avviarono agli studi classici, ginnasio e liceo, compiuti a Vicenza. Sullo stimolo certo trasmessogli dal fratello Vittorio, iniziò ad appassionarsi pure lui all'arte, praticandola saltuariamente. Dovettero, però, essere stati i genitori che, già mandato un figlio all'Accademia di Belle Arti di Venezia, pretesero per Romolo una carriera diversa. Egli si arruolò così nel Regio Esercito italiano, nell'arma dei Bersaglieri. Questa fu per lui un'esperienza fondamentale, che ispirò da subito anche la sua pittura: Reminiscenza di un bersagliere è del 1894. Uscito dall'Esercito (ma in una sua caricatura apparsa in Sor Tonin Bona Grazia ciacola ogni settimana , "Conto Corrente della Posta", 23-24 febbraio 1901, anno XVIII, n. 8., p. 3 , è ancora affettuosamente ricordato come - fig. 34), poté finalmente dedicarsi alla pittura educandosi essenzialmente da autodidatta, seppure seguendo i suggerimenti del fratello. Alcune fonti, tuttavia, parlano di un breve periodo di studio artistico a Milano, a Brera: fatto che sembra essere confermato dalla sua partecipazione alle Triennali di Brera sin dal 1894, e in quel primo anno proprio con Reminiscenza di un bersagliere . La sua attività espositiva iniziò comunque prima: già nel 1892 partecipò all'Esposizione Nazionale di Torino con l'opera Note gaie , che fu in quell'occasione acquistata dai Sovrani d'Italia, a riprova delle sue notevoli doti pittoriche.
Tra le opere che possono essere fatte risalire a questi primi anni d’attività, vi sono in mostra due splendidi acquerelli, tecnica in cui Romolo eccelse e che praticò ininterrottamente accanto alla pittura ad olio, raffiguranti rispettivamente un Rio veneziano e Piazza San Marco con la Basilica sullo sfondo . Si tratta di due opere ambientate a Venezia, utili a corroborare l'ipotesi che anch'egli, come (continua in: //xoomer.alice.it/studiomondi/romolotessaritesto.htm )
Cliente: | Anno: 2003