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Piazzetta al centro sociale


L’intervento di arredo urbano s’inserisce all’interno della ristrutturazione di un edificio polifunzionale all’ingresso del Comune di Castione della Presolana (BG).

Lo spazio è costituito da un’area sopraelevata rispetto alla strada e da un terrazzo sulla nuova ala di un edificio; uno spazio che raccorda le diverse funzioni presenti all’interno dell’edificio quali: centro anziani dell’abitato di Castione; ambulatori medici (per adulti e per bambini) ed altre funzioni da destinare. E’ una sorta di “ piccola piazza” soglia tra il dentro e fuori del paese, cerniera tra attività svolte da persone di differenti generazioni che diventa, se vissuto, luogo ideale di socializzazione.

La volontà è stata da un lato quella di risolvere le incoerenze e limitazioni che l’area presentava dal punto di vista dell’accessibilità e della fruizione per progettare per tutti, dall’altro di ampliare le funzioni utilizzando i 5 sensi.

I sensi sono stati coinvolti a partire dai contrasti cromatici (pavimentazioni, corrimano, scale), alle viste panoramiche (cannocchiale e sedute orientate), ad immagini sempre differenti (specchi d’acciaio che riflettono il cielo). Materiali differenti sono stati impiegati per rendere tattili le pavimentazioni (ciottoli, cubetti di porfido, lastre di porfido, asfalto, erba,…), l’uso dell’acqua oppure del ferro per il corrimano ed il parapetto ne fanno cambiare la sensazione in base alla temperatura esterna e sono in grado di dare riferimenti spaziali a chi non vede. Il parapetto è una sorta di strumento musicale, un tubo che diventa un “telefono senza fili”. Sono state previste erbe aromatiche e rampicanti odorosi che consentono di percepire fragranze diverse; diventano riferimenti olfattivi/spaziali per chi non vede e sente. Infine è stata prevista una pianta da frutto che consente di poter mangiare direttamente dall’albero i frutti.

Il tutto ruota attorno alla funzione. L’intera piazza che dalla fontana pare nascere e deformarsi, ha percorsi e segnaletica chiari ed intuitivi, le sedute sono comode per gli anziani, sono protette dal sole e dalla pioggia; la stessa fontana è realizzata in modo da divenire seduta-gioco: ci si può sedere, sdraiarsi, percorrerla, può essere accostata da carrozzina e l’acqua può essere toccata da tutti.

Si è cercato l’abbattimento delle barriere architettoniche non come punto di arrivo ma di partenza con una progettazione per un’utenza ampliata nel senso di ampliare il numero di persone a cui la progettazione è destinata (esigenze plurigenerazionali dal bambino all’anziano), nel senso di ampliare la possibilità per la stessa persona di vivere lo spazio. Il contatto con gli elementi naturali, con le condizioni climatiche, le realizzazioni di spazi stimolanti e mutevoli non può che predispone al buonumore e all’immaginazione.
Cliente: | Anno: 2005