Le condropatie femoro rotulee
Che cos'è
La rotula veicola la forza del muscolo quadricipite, permettendo il movimento di estensione del ginocchio. Essa agisce da "puleggia", scorrendo al di sopra del femore, dentro un'apposita "gronda", chiamata troclea.
In un numero elevato di pazienti si verifica la cosiddetta sindrome femoro-rotulea, ovvero l'insorgenza di un dolore nell'area anteriore del ginocchio, legato al malfunzionamento del meccanismo di scorrimento tra rotula e femore.
Immagine del meccanismo a
puleggia della femoro-rotulea.
Sintomi
Il dolore, che può essere molto importante, nasce in modo improvviso, talvolta senza alcuna ragione, conducendo anche ad un blocco dell'articolazionedi natura antalgica.
Cause
Per comprendere la natura del problema dobbiamo capire la ragione meccanica di esso.
Il dolore è legato all' infiammazione della cartilagine sia della rotula come della gronda femorale (condropatia). Tale infiammazione è legata al cattivo scorrimento rotuleo durante la flesso-estensione del ginocchio. In particolare la rotula si lateralizza e sale verso l'alto , cioè scorre più sul margine esterno del ginocchio, aumentando l'attrito con il femore.
Allinemaneto normale e patologico della femoro-rotulea
Tale "lateralizzazione" chiamata anche "iperpressione esterna" o "malallineamento rotuleo" può essere dovuta principalmente a :
- fattori muscolari come ipoestensibilità o retrazioni muscolari di gruppi muscolari che portano la rotula verso l'alto e l'esterno come i muscoli piramidale, grande gluteo, fascia lata e il retto e il vasto laterale del quadricipite, ricordando invece l'importanza di un buon trofismo del vasto mediale del quadricipite sottolineando però che la cosa più importante è il lavoro sul detendere le fascie e gruppi muscolari ipoestensibili anche perchè molte volte questa sindrome colpisce atleti che di certo non hanno ipotrofia del quadricipite ma bensi ipoestensibilita muscolari dovuto a scarsi esercizi di stretching;
- disfunzioni articolari che alterano la biomeccanica femoro rotulea come la disfunzione in rotazione interna o la posteriorità della tibia o come la posteriorità dell'iliaco ( osso del bacino)
Noi curiamo questa patologia migliorando la biomeccanica delle articolazioni con le tecniche osteopatiche e per quanto riguarda le ipoestensibilità muscolari lo facciamo con un metodo di lavoro nuovo, ossia utilizzando l'onda d'urto sui muscoli ipoestensibili migliorandone quindi l'elasticità e perciò riportando l'articolazione femoro rotulea verso un equilibrio fisiologico. Inoltre associamo terapie come il LASER ND-YAG E TECARTERAPIA e l'interx che hanno effetto biostimolante sulla cartilagine.