Distorsione caviglia
CHE COS'E' UNA DISTORSIONE?
Termine che indica l'insieme delle lesioni causate da un trauma che sollecita un'articolazione al di là del movimento fisiologico previsto dalla stessa.
L'articolazione tibiotarsica permette di orientare la volta plantare in diverse direzioni in modo da adattarla ai diversi tipi di appoggio richiesti. La sua stabilità è garantita dalla capsula articolare e dai sui ispessimenti, dai legamenti del comparto laterale (peroneo astragalico anteriore, peroneo calcaneare, peroneo astragalico posteriore), dai legamenti del comparto interno (profondo e superficiale) e dal controllo muscolare in particolare di peronieri, tibiale anteriore e posteriore, flessore comune delle dita e dell'alluce.
Meccanismi traumatici principali di distorsione tibiotarsica
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in inversione : molto più frequente ed interessa il comparto antero-laterale e i legamenti sopracitati con una gravità che varia a seconda del grado;
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in eversione : interessa il legamento deltoideo (compartimento mediale)
Gradi di distorsione tibiotarsica a seconda della gravità
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Grado 1 : stiramento del legamento con lieve gonfiore, dolore alla palpazione e piccola perdita di funzionalità;
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Grado 2 : lacerazione parziale del legamento, dolore spontaneo e gonfiore più consistente, perdita moderata di funzionalità e instabilità articolare;
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Grado 3 : rottura completa del legamento con gonfiore, dolore e versamento ematico evidenti. Grave instabilità articolare e perdita funzionale.
TRATTAMENTO
Dipende ovviamente dal grado e quindi dalla gravità. Per non dilungarmi troppo mi soffermerò sulle distorsioni di 1° e 2° grado.
La valutazione in studio di alcuni parametri sarà naturalmente alla base del trattamento.
Per la fase iniziale, l'importante è il PRICE, acronimo inglese che significa: protezione, riposo, ghiaccio, compressione e elevazione. Quello che noi proponiamo per questa fase sono trattamenti di crioterapia , InterX , bendaggio sia protettivo e contenitivo sia drenante per ridurre dolore, infiammazione ed edema impostato in base alla gravità della lesione.
Gli obiettivi della seconda fase saranno sempre il controllo del dolore, il recupero dell'articolarità completo dell'articolazione, e fornire informazioni alle strutture recettive periferiche e centrali del movimento. Il trattamento consisterà dunque in mobilizzazioni articolari sui diversi piani passiva, attiva-assistita e attiva, MTP massaggio trasverso profondo esercizi di propriocettiva principalmente in scarico (con tavolette instabili, ex ad occhi chiusi ecc.).
Verranno utilizzate anche le apperecchiature elettromedicali Tecar , laser, ultrasuoni, InterX a seconda della necessità in particolare per il controllo del dolore ma anche per stimolare le varie strutture interessate a una più rapida guarigione biologica e fisiologica.
La fase finale del trattamento mirerà invece al recupero della forza muscolare, alla stabilità e alla funzionalità dell'articolazione tibiotarsica e dell'arto inferiore in generale e ripristino delle funzioni perse. Proporremo al paziente esercizi di rinforzo muscolare in catena cinetica chiusa e aperta senza e con resistenza (manuale; elastici ecc.) esercizi di carico e stabilità come posture , esercizi propriocettivi su superfici instabili (bi- e monopodalica) e molte varianti che daranno maggiori informazioni possibili al distretto interessato per una buona guarigione e prevenzione contro recidive.