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Minicogenerazione

La scelta di realizzare impianti di piccola taglia è legata alla necessità di poter disporre di un prodotto flessibile e adattabile a tutte le esigenze, da una parte consentendo anche alle piccole realtà di poter utilizzare biomasse di propria produzione per produrre energia e dall’altra, date le piccole quantità necessarie per alimentare l’impianto, limitando il raggio di approvvigionamento della materia prima con conseguenti vantaggi economico-sociali legati alla possibilità di sviluppare economie locali in particolar modo nel mondo agricolo e forestale e vantaggi ambientali per la brevità dei trasporti da effettuare.

Per alimentare un PyroGen 200 ad esempio sono sufficienti circa 1800 tonnellate di biomassa, quantità facilmente reperibile sul territorio e facilmente gestibile anche da imprese di piccole dimensioni.

Le piccole taglie ben si adattano anche alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Rinnovabili del luglio 2012 che premia gli impianti fino a 300 Kwe per i quali sono previste le massime tariffe incentivanti e in particolar modo gli impianti fino a 200 Kwe per i quali è previsto l'accesso diretto agli incentivi senza alcuna l’iscrizione al Registro ed alle relative graduatorie.