Contro lo stress
Il modello Mente-Corpo applicato rappresenta un’innovativa opportunità di lettura della sofferenza psicologica e fisica del benessere e offre degli efficaci interventi psicologico-clinici da affiancare alle cure mediche.
I trattamenti, coerentemente con i presupposti teorici del modello Mente-Corpo e della Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), intendono contribuire al processo di cambiamento che sta investendo la cultura sanitaria conciliando l’eccezionale livello raggiunto dalla medicina e dalla tecnologia biomedica con il processo di umanizzazione delle cure e di attenzione agli aspetti mentali, energetici e spirituali della persona malata.
Il Modello Mente-Corpo da molti anni apporta un fondamentale contributo sia nello studio dell’influenza dei disturbi psicologici e psichiatrici nell’insorgenza e nel mantenimento dei disturbi a livello fisico e organico (patologia neoplastica, cardiopatie ecc) sia nell’attività di supporto psicologico, psichiatrico e psicoterapico nei confronti del malato, dei familiari e non di meno al personale assistenziale.
Allo stesso modo l’intervento psicologico-clinico in ambito ospedaliero ha evidenziato come il supporto psicologico al paziente e ai familiari, la psicoterapia, le pratiche psicoeducazionali, le pratiche di gestione dello stress e i trattamenti olistici aiutino il paziente ad affrontare la malattia e contribuiscono ad un maggiore successo delle cure .
Più in generale il modello Mente-Corpo in ospedale ha evidenziato come sia possibile influenzare positivamente la cura rendendo l’ammalato più consapevole e protagonista del processo di guarigione.
Il modello Mente-Corpo applicato in Psicologia Clinica e così nel settore ospedaliero, rappresenta un’innovativa opportunità di lettura della sofferenza psicologica, del benessere e del concetto di salute, ed offre degli efficaci interventi psicologico-clinici da affiancare alle cure mediche, e in generale all’assistenza della persona in condizione di disagio.
Effetti fisiologici e psicologici delle tecniche mente-corpo
Parallelamente alla conduzione di gruppi di sostegno di natura verbale per la gestione dello stress, sono oggi oramai consolidate le pratiche mente-corpo da affiancare alle normali procedure di intervento, sia per quanto riguarda l’utenza che per il personale sanitario o a stretto contatto con il disagio.
Secondo le teorie mente-corpo, infatti, mente e corpo sono un'unica unità interconnessa con l’ambiente circostante; la mente non esiste come processo di pensiero che ha origine dall’attività cognitiva cerebrale, diviene al contrario un processo interrelato ed interdipendente con tutto ciò che circonda l’essere umano, atemporale e non localizzato. Se mente e corpo non sono dunque separate, ciò che accade nel corpo accade nella mente e viceversa. Ne deriva che le reazioni dell’organismo agli agenti stressanti si ripercuotono su tutti i livelli, indipendentemente dal livello inizialmente interessato.
Gli studi sugli effetti fisiologici della meditazione (Carosella A., Bottaccioli F. 2003) hanno dimostrato che l’uso regolare delle tecniche meditative determina:
- La regolazione della produzione di cortisolo, fondamentale ormone dello stress;
- L’aumento notturno di melatonina, fondamentale ormone del sonno con funzioni chiave nella sincronizzazione dei ritmi biologici dell’organismo;
- La riduzione della noradrenalina, neurotrasmettitore prodotto sia dalle surrenali sia dal cervello sotto stress;
- L’aumento della serotonina, neurotrasmettitore di grande rilievo per l’umore (antidepressivo), ma anche per la regolazione della fame, della sazietà, e non solo;
- L’aumento della Dhea (deidroepiandrosterone), ormone prodotto sia dalle surrenali sia dal cervello, con ruoli molteplici sa sull’umore sia sul sistema immunitario;
- L’aumento del testosterone, ormone maschile per eccellenza, ma che può svolgere un ruolo cenrale anche nelle donne perché, soprattutto in menopausa, costituisce una riserva per la produzione di ormoni feminili (estrogeni). (Pagliaro G., 2004)
Tali processi di produzione e circolazione di ormoni e neurotrasmettitori all’interno dell’organismo si traducono a livello psicologico in (Perez De Albeniz A., 2000):
- Sviluppo della pazienza;
- Promozione di un atteggiamento positivo;
- Maggiore abilità nel vivere bene situazioni incerte ed instabili;
- Stimolo a prendere contatto con se stessi e con la propria coscienza;
- Sviluppo della responsabilità personale;
- Permanenza di sentimenti positivi.
L’utilizzo di pratiche olistiche, integrate agli incontri individuali di terapia medica, consentono ai pazienti una gestione attiva, autonoma ed efficace dello stress che produce effetti positivi a livello fisico, psicologico, emotivo e relazionale.