Condizionamento e trattamento aria
NOZIONI DI BASE E CONSIGLI UTILI
Lo scopo di un climatizzatore è quello di mantenere in un ambiente un clima confortevole.
Il comfort a cui siamo abituati è determinato dalla combinazione di 3 fattori:
temperatura, umidità e distribuzione dell'aria.
Per questo motivo gli scopi principali di un climatizzatore sono:
- il controllo della temperatura di un stanza (raffrescare / riscaldare);
- il controllo dell'umidità di una stanza (deumidificare, umidificare);
- l'ottimizzazione della portata d'aria (circolazione distribuzione);
- la pulizia dell'aria (filtrazione).
I climatizzatori fissi sono essenzialmente costituiti da due macchine:
un' UNITA' INTERNA che diffonde l'aria climatizzata nel locale,
e un' UNITA' ESTERNA che contribuisce allo scambio termico
indispensabile per una climatizzazione ottimale.
Un climatizzatore fisso funziona come un frigorifero: sottrae calore
da un ambiente e lo trasferisce all'esterno tramite un condensatore.
Il refrigerante contenuto nel circuito trasporta all'esterno il calore.
Il compressore, contenuto nell'unità esterna, lo mette poi in circolazione,
garantendo silenziosità nell'ambiente interno.
L'unità esterna e quella interna sono collegate da una canalina
attraverso la quale passano il tubo del refrigerante e un cavo elettrico.
Se correttamente installato, un climatizzatore fisso consuma poco.
Per condizionare un locale di circa 20 mq., utilizza meno energia di un normale asciugacapelli.
Inoltre assorbe corrente in continuazione ma è in grado di mantenere
la temperatura impostata funzionando, al massimo, per la metà del tempo.
Perciò, se un condizionatore - da catalogo - assorbe in un'ora 1 kW,
in realtà lo consumerà solo in due o tre ore di funzionamento.
E' preferibile scegliere climatizzatori che utilizzano la tecnologia INVERTER ,
che adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e di spegnimento.
Questo sistema consente una maggiore durata dell’apparecchio
e un risparmio energetico superiore al 30%.
Come tutti gli elettrodomestici, anche i climatizzatori per legge devono presentare
una etichettatura energetica che ne indica la classe di efficienza.
preferire sempre i prodotti di classe A , che è la migliore.
Scegliere prodotti di aziende iscritte ad Associazioni di Certificazione dei dati tecnici .
Questa certificazione tutela il consumatore nella selezione dei climatizzatori
in quanto garantisce che i dati in etichetta circa prestazioni di potenza refrigerante,
caratteristiche ed efficienza energetica corrispondono a verità.
Scegliere marche e prodotti conosciuti .
Marche sconosciute e climatizzatori a basso costo potrebbero essere costruiti
con componentistica di bassa qualità e non garantire un adeguato servizio assistenza e ricambi.
Controllare il Paese di provenienza del climatizzatore.
L'offerta asiatica a basso costo che ha ultimamente invaso il mercato
è tecnologicamente e qualitativamente meno affidabile rispetto alle proposte
di produttori che vantano una grande esperienza nel settore.
Fare attenzione ai marchi ingannevoli che sfruttano la notorietà di marchi
certificanti l’appartenenza alla comunità europea .
Ad esempio, i climatizzatori cinesi utilizzano un marchio CE nell’accezione China Export .
La somiglianza tra i due marchi può forviare il consumatore finale.
Verificare che l’Azienda scelta garantisca un servizio assistenza
con una capillare presenza sul territorio. E’ consigliabile richiedere i nominativi
degli installatori consigliati della propria zona.
Verificare i marchi riportati sugli imballi. Su di essi deve essere specificato
il tipo di gas refrigerante come indicato dalla normativa vigente.
Dopo l’installazione del climatizzatore, richiedere il rilascio di una
dichiarazione di esecuzione dei lavori “a regola d’arte ”.
Per ottenere il comfort migliore e risparmiare energia,
è importante usare il climatizzatore in maniera corretta.
La temperatura degli ambienti climatizzati deve essere compresa tra 25°C e 27°C.
La differenza tra interno ed esterno non deve superare i 6°C.
Il flusso d'aria non deve colpire direttamente le persone.
Con i sensori di movimento, di cui alcuni climatizzatori sono dotati,
il flusso d'aria viene orientato automaticamente.
L'umidità relativa ideale deve essere compresa tra il 40 e il 60%.
In estate, a parità di temperatura interna, un livello
di umidità più basso diminuisce la temperatura percepita.
In inverno umidificare l'aria in un ambiente riscaldato
evita quella sgradevole sensazione di secchezza.
Tenere sempre puliti i filtri dell'aria dell'unità interna
Alcuni fastidi respiratori che si attribuiscono ai climatizzatori
sono in realtà dovuti a una scarsa pulizia dei filtri.
Per la pulizia è sufficiente utilizzare acqua e sapone
prima di mettere a riposo il climatizzatore.
E' inoltre consigliabile schermare vetri e finestre esposti a sud e sud-ovest
con tende, persiane o tapparelle. Le porte e le finestre, preferibilmente con doppi vetri,
vanno sempre ben chiuse per evitare dispersioni termiche.
ed isolare l’ambiente climatizzato dagli altri locali.
In questo modo si evita di far lavorare a pieno regime il sistema
per compensare la differenza di temperatura tra gli ambienti;
durante l’utilizzo del climatizzatore è consigliabile limitare l’uso di elettrodomestici
ad alto consumo energetico (lavatrice, scaldabagno, lampade alogene ecc.) e,
specialmente durante le ore più calde, evitare l’accensione di apparecchi
che producono calore come forno, lavastoviglie e ferro da stiro;
verificare il corretto smaltimento dell’acqua di condensa;
effettuare una regolare manutenzione dell’impianto ogni due,
tre anni per il controllo del refrigerante e la sostituzione dei filtri.
Si usa classificare i climatizzatori in base al tipo di applicazione,
che può essere RESIDENZIALE (trattamenti aria per la casa e per i piccoli ambienti),
o COMMERCIALE/INDUSTRIALE (per gli uffici, gli esercizi commerciali, i grandi spazi).
Si differenziano anche in base alla modalità di funzionamento,
in quanto possono essere SOLO RAFFREDDAMENTO (in grado cioè di raffreddare l'ambiente,
deumidificarlo, filtrarne l'aria, ma non anche di riscaldarlo),
oppure IN POMPA DI CALORE (in grado anche di riscaldare il locale,
grazie a una valvola d'inversione che attiva il circuito frigorifero
per immettere nel locale quel calore prima trasferito all'esterno).
Questi ultimi sono particolarmente indicati nelle situazioni in cui si è legati
al riscaldamento centralizzato, perchè permettono di rendersi autonomi
in quei periodi in cui il riscaldamento rimane spento per legge.