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Il significato della consulenza con il professionista psicologo


Il significato della consulenza con il professionista psicologo.



Le motivazioni che spingono le persone a chiedere l’intervento e l’aiuto di uno psicologo in un dato momento della propria vita, è a mio avviso un argomento degno di approfondimento e discussione.


Spesso il vissuto principale che viene riportato dagli individui che chiedono una consulenza, è l’esperienza di un disagio sperimentato in prima persona sulla propria pelle, una situazione cui si fatica a dare un senso ed una percezione di smarrimento nel non riuscire più a trovare la propria strada.


L’esperienza della sofferenza reale, date la sue caratteristiche di emergenza ed immediata attualità, ha purtroppo il potere di ostacolare la messa a fuoco dei problemi reali ed attuali che la persona ci porta. Gli stessi, che si presume abbiano determinato quella situazione “paralizzante” che con il tempo ha inibito l’espressione delle competenze evolutive dell’individuo.


Forse conviene fare un piccolo passo indietro, ed esporre brevemente che cosa io intendo per evoluzione psicologica delle persone. Gli uomini e le donne dal momento della nascita in poi, cercano continuamente il miglior adattamento possibile al proprio ambiente, intendendo con questo ultimo termine la propria famiglia, le proprie amicizie, il posto di lavoro, la propria rete sociale allargata. In ultima analisi tutti i contesti con cui si viene a contatto. Normalmente le risorse che gli individui riescono a mettere in gioco per questo compito, sono sufficienti a far fronte ai continui cambiamenti che avvengono nella vita, altre volte gli eventi sembrano essere insormontabili e si fa fatica a dare un senso a ciò che ci succede.


A questo proposito, personalmente penso che anche quando una persona è in difficoltà ed ha la sensazione che i propri tentativi di cambiare le cose siano infruttuosi, sta mettendo comunque in gioco alcune parti di sé, probabilmente le migliori risorse che ha a disposizione in quel preciso momento della propria vita.


Allora forse non si tratta di fare ulteriori sforzi per uscire dai problemi o liberarsi da presunti “sintomi”, quanto cambiare il proprio punto di vista, rendendosi conto che per qualche motivo che non ci è ancora chiaro, ma che si potrebbe esplorare, si sta considerando la questione da un’angolazione troppo limitante.


Obiettivo della consulenza, diventa quello di collaborare con il cliente nella ricerca di strade che siano alternative a quelle già intraprese, proponendo una lettura della realtà che abbia molte più sfaccettature di quelle che inizialmente avevamo immaginato. Questa nuova prospettiva potrà allora aprirci a delle nuove possibilità, che possano rimettere in moto il cambiamento ed offrirci una visione più complessa ed appagante della nostra vita.


Per raggiungere questi obiettivi è necessario un cambio di prospettiva, sia da parte del professionista psicologo che del cliente, abbandonando la visione che la persona abbia una “malattia” o un “difetto” in favore di un’altra più propositiva e feconda, in cui l’altro è invece portatore di risorse da esplorare, riconoscere e potenziare.