Fiper e la sen: “un’op
FIPER nel corso della consultazione, avvenuta lo scorso 31 ottobre sulla Strategia Energetica Nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha espresso apprezzamento per il documento governativo, condividendo l’impostazione generale ma esprimendo perplessità per l’allocazione insufficiente delle risorse.
FIPER nel corso della consultazione, avvenuta lo scorso 31 ottobre sulla Strategia Energetica Nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha espresso apprezzamento per il documento governativo, condividendo l’impostazione generale.
In particolare, l’Associazione concorda sulla necessità di mirare al superamento degli obiettivi europei 20-20-20, attraverso un più equilibrato bilanciamento tra le diverse fonti rinnovabili, in particolare con maggiore attenzione rivolta alle termiche e agli interventi di efficienza. Commenta il presidente Righini:” Ciononostante, abbiamo espresso le nostre perplessità per l’allocazione insufficiente delle risorse attribuite a tali finalità, se comparate con le medesime destinate al settore elettrico (900 milioni/annui per conto termico a fronte 12,5 miliardi Euro/annui per Fer elettriche)”.
E aggiunge:” prima di entrare nel merito delle osservazioni legate allo sviluppo della filiera biomassa-energia, abbiamo rappresentato al Ministero quale proposta di premessa, l’istituzione di un tavolo tecnico permanente tra Mise - Mattm – Mipaaf e gli operatori del settore per facilitare l’esame, l’attuazione delle misure e il monitoraggio della SEN.”
Di seguito le principali osservazioni che Fiper ha presentato durante l’Audizione per la promozione delle FER termiche con focus particolare alla filiera delle biomasse, riserbandosi di inviare ulteriori approfondimenti entro la fine della consultazione, dato il tempo ristretto tra la data di Convocazione e l’Audizione.
Domanda SEN C13: In aggiunta agli incentivi economici, quali ulteriori strumenti a supporto da valutare per accelerare lo sviluppo Rinnovabili termiche?
1. Definizione giuridica rete di teleriscaldamento
Urge una norma legislativa che porti a una chiara e duratura definizione della natura del servizio del teleriscaldamento, se servizio pubblico locale oppure attività economica privata con interesse pubblico , svolta secondo logiche imprenditoriali in regime di concorrenza.
2. Sottovalutazione del potenziale dello sviluppo del teleriscaldamento a biomassa
Il teleriscaldamento può incrementare in primis la quota di fonte rinnovabile negli usi finali del settore civile. Dallo studio FIPER sul potenziale di penetrazione del teleriscaldamento a biomassa in Comuni non metanizzati in zone climatiche E-F si evince che l’introduzione ex novo di questa tecnologia riguarderebbe ben 801 Comuni (circa il 10%dei Comuni italiani) di cui 314 nella zona E (51,23%) e 487 nella zona F (47,42%) distribuiti lungo la fascia alpina e appenninica del Centro Sud, che si approvvigionerebbero di biomassa forestale locale.
3. Necessità di strutturare l’offerta di biomassa legnosa italiana proveniente dai boschi
Il potenziale energetico delle biomasse legnose in Italia va ben oltre gli obiettivi fissati dal PAN (5,7 Mtep obiettivo definito per le biomasse dal PAN al 2020 a fronte dei 10,9 Mtep stimati da CARTE). Fiper ritiene strategico definire un nuovo sistema di incentivi orientato all’offerta della biomassa derivante dalla gestione del patrimonio boschivo nazionale.
4. Diversificazione fonti di approvvigionamento biomassa (alvei fluviali) e impiego sottoprodotti (potature agricole e verde urbano)
Promuovere l’impiego dei sottoprodotti a fini energetici merita una maggiore attenzione e spazio nel documento in consultazione della SEN sia nella filiera biomassa legnosa che in quella del biogas/biometano. Si ritiene importante sottolineare il potenziale dell’impiego energetico (energia termica) delle potature del verde pubblico urbano , definite “ sottoprodotto” dal decreto 6 luglio 2012, ma contemporaneamente classificate “rifiuto non pericoloso” da parte del Ministero dell’Ambiente (d.lgs. 3 dicembre 2010, n.205).
Misure di supporto
Titoli di Efficienza Energetica
Per quanto riguarda i TEE riconosciuti al teleriscaldamento alimentato a biomassa, si propone il riconoscimento di un coefficiente moltiplicativo (k) che premi l’impiego di biomassa acquisita in filiera corta dalla manutenzione forestale, seguendo il sistema di tracciabilità già applicato per l’ottenimento del k=1,8 sui Certificati Verdi per l’energia elettrica da fonti rinnovabili in filiera corta.
Fondo di garanzia reti di teleriscaldamento
Fiper propone un coinvolgimento diretto delle Regioni nella gestione del fondo di garanzia, seguendo modalità analoghe a quelle definite nel decreto ministeriale 22 dicembre 2006 sulle diagnosi energetiche. Il criterio di allocazione delle risorse regionali sarà funzionale agli obiettivi definiti nei diversi burden sharing regionali.
BIOCARBURANTI
Domanda SEN C14. Quali possibili misure per favorire lo sviluppo della seconda e terza generazione di biocarburanti? Quali interventi per far sviluppare una filiera europea?
Biometano
Si esprime apprezzamento per l’evoluzione nel documento di consultazione definitivo rispetto ai precedenti, riguardo il potenziale ruolo del biometano, che rappresenta un’alternativa all’attuale importazione di materie prime necessarie per la produzione di biodiesel e bioetanolo.
Fiper sta riflettendo su una proposta di strutturazione di una filiera virtuosa, che parte dall’azienda agricola sino al distributore finale, attraverso la messa a punto di un sistema di incentivazione ripartito tra i diversi attori della filiera. Questa proposta verrà presentata al Ministero dello Sviluppo Economico entro la fine della consultazione (30 novembre).
(da comunicato Fiper)