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Psicologia culturale

“La cultura è la cerniera delle relazioni umane; è la strada maestra per comprendere la mente, il sé, l’identità”


Di Nicola Vincenzo




Cos’è la psicologia culturale?


La psicologia culturale è un filone di psicologia che consiste nello studio dei processi attraverso cui la cultura e l’individuo si completano e si integrano reciprocamente.



Perché la psicologia culturale?


- Perché ha una prospettiva emica e cioè studia la cultura dall’interno, dal punto di vista dei “nativi” rispettando i significati che loro attribuiscono agli atti e agli eventi nella vita di tutti i giorni.


- Perché il significato che diamo alle esperienze nostre e altrui viene costruito, negoziato e interpretato continuamente attraverso uno scambio intersoggettivo con gli altri.


- Perché la cultura di ognuno di noi è un costrutto dinamico e fluido frutto delle nostre esperienze con una molteplicità di fattori in tanti contesti simultaneamente (società, scuola, lavoro, famiglia, ecc).


- Perché la cultura dipende da una molteplicità di fattori come linguaggio, età, genere, razza, etnia, configurazioni familiari, migrazione, stato di acculturazione, religione, ecc. superando in questo modo la definizione della stessa solo come etnicità (appartenenza ad un gruppo etnico).



Solo partendo da queste premesse possiamo osservare le persone, come i gruppi, le famiglie e le coppie, come prodotti delle differenti combinazioni delle loro simultanee appartenenze ai molteplici contesti.



La prospettiva nel lavoro terapeutico


È una prospettiva interculturale in quanto osserva e analizza i comportamenti umani all’interno di un contesto dove le culture diverse non solo co-esistono, ma interagiscono contaminandosi a vicenda.



L'approccio terapeutico


L'approccio terapeutico è multidimensionale in quanto, nell’analisi e nella soluzione del problema portato dal cliente in seduta, si considerano quattro fattori determinanti il suo attuale stato psicosociale:


- il suo contesto ecologico (dove e come vive e come si adatta all’ambiente circostante)


- la migrazione e l’acculturazione (il processo di integrazione della nuova cultura nella sua cultura di origine.


- l’organizzazione familiare (come è composta, come funziona, quali regole e ruoli e quale importanza della cultura nel suo funzionamento)


- il ciclo di vita della famiglia


Un approccio di questo tipo aiuta a vedere la persona, la coppia, la famiglia, oppure il gruppo, attraverso la confluenza di una molteplicità di contesti culturali ed identità parziali che si influenzano reciprocamente, aprendo la possibilità di non incasellarle in rigide categorie definite solo dall’appartenenza culturale dei clienti.



Lascio a chi si troverà di leggere questa pagina, uno spunto di riflessione sul dilemma dei migranti, lo faccio attraverso una bella poesia scritta chi ha assaporato le amarezze di una vita "in sospeso".



Restare o andarsene …


Andarsene o restare ….



Il mio cuore, tuttavia, riflette


se deve restare o andarsene,


se deve andarsene o restare;


non se ne andato e non è rimasto


non è rimasto e non se n’è andato.


La sua malattia lo abita da tempo,


la sua vita – infelice – è legata a un filo.



Mi ha chiesto un consiglio. Gli ho detto di restare


Quando lui voleva andarsene;


gli ho detto allora di andarsene


quando lui voleva restare.


Gli ho detto di andarsene, lui voleva restare;


gli ho detto di restare, lui voleva andarsene.


Se avesse una guida resterebbe o se ne andrebbe. Aspetta che cambi idea,


se resta o se ne va.


Gli ho detto allora di restare,


mi risponde che me ne devo andare io.


Quando gli dico di andarsene, vuole restare;


quando gli dico di restare vuole andarsene.


Quando lo consiglio, che io parli o taccia,


lui non sa se deve restare o andarsene.



Un giorno se ne andato ma solo con il pensiero


è ritornato prima di esser partito.


La nostra legge non ha stabilito e non ha deciso nulla,


abbiamo poche possibilità.


Se io me ne andavo, lui sarebbe restato


se io restavo, lui se ne sarebbe andato


mentre io rimango perplesso


lui sanguina dalle sue ferite.




Slimane Azem