Aloe vera: quando la natura aiuta la salute dell’uomo
Nei tempi antichi l’uomo per curare i propri malesseri usava le erbe che trovava vicino alla sua dimora.
Pur non avendo strumenti ad alta tecnologia, riuscivano a capire che una determinata pianta gli portava beneficio dal fatto che, nutrendosi ogni giorno con quello che trovavano in natura, alcune di queste piante facevano passare i dolori, attenuavano il raffreddore e in generale si sentivano fisicamente bene.
Alcuni iniziarono rudemente a studiare e comprendere le proprietà che queste piante avevano, e con il tempo anche a combinarle tra loro, da qui iniziò l’evoluzione della moderna medicina.
Testimonianze di questo si trovano in vecchi manoscritti , incisioni su pareti e papiri in Egitto, strumenti molto antichi con i quali era possibile mescolare le varie erbe e tante evidenti indicazioni che ci fanno capire come è stato possibile evitare l’estinzione degli esseri umani curando le malattie attraverso le risorse naturali che questo mondo ci offre.
E’ normale vedere piante che crescono e sopravvivono in terreni umidi e in condizioni climatiche ottimali, ma stupisce la nascita e la vita di alcune piante che troviamo su terreni aridi e continuamente esposti all’azione dei raggi del sole: una di queste è l’ Aloe Vera . I sacerdoti Egiziani la mangiavano e la usavano come medicamento, anche i medici greci e i romani avevano capito le grandi proprietà di questa pianta.
La scienza moderna ancora oggi è interessata allo studio dell’ Aloe Vera perché, nonostante siano state scoperte innumerevoli elementi nutrizionali, si pensa che all’interno del gel dell’Aloe Vera si nasconda qualche componente che potrebbe essere molto importante al fine di contrastare qualche malattia vitale per l’uomo.
Nonostante le grandi tecnologie, il miglioramento della nostra cultura tramite la conoscenza e la possibilità di viaggiare non dobbiamo dimenticare che arriviamo dalla natura e sarà questa che garantirà sempre la nostra esistenza.
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