Sei in: Altro

Omeopatia ed energia vitale

L’omeopatia, così come, ad esempio, la spagirica, l’agopuntura, la medicina ayurvedica indiana, etc...appartiene al novero delle “medicine energetiche” ossia a quelle discipline terapeutiche tradizionali che guariscono attraverso un’azione riequilibratrice sulla energia vitale presente in ogni essere vivente. L’organismo malato riceve così un’informazione in merito alle strategie da adottare per guarire e si libera dai problemi ripristinando l’equilibrio perduto mediante il suo guaritore interno, cioè grazie alle sue stesse risorse.


L’omeopatia stimola dunque l’ autoguarigione. Il rimedio omeopatico agisce su tutti gli esseri viventi, animali inclusi, tanto che esiste anche l’omeopatia veterinaria


Hahnemann, Organon, Sesta Edizione, § (paragrafo) 9: ” Nello stato di salute dell’uomo la forza vitale, vivificatrice e misteriosa, domina in modo assoluto e dinamico (autocrazia) il corpo materiale (organismo) e tiene tutte le sue parti in meravigliosa vita armonica di sensi ed attività, in modo che il nostro intelletto ragionevole si possa servire liberamente di questo strumento sano e vitale per gli scopi superiori della nostra esistenza”


§ 10: ”L’organismo materiale, considerato senza forza vitale, è incapace di alcuna sensazione, di alcuna attività e di autoconservazione. Unicamente l’essenza immateriale – principio vitale, forza vitale – conferisce all’organismo materiale, nello stato di salute e di malattia, tutte le sensazioni e determina le sue funzioni vitali”.


§ 11 :”Quando l’uomo ammala, dapprincipio è perturbata soltanto questa forza vitale (principio vitale) – indipendente e presente ovunque nell’organismo ed immateriale – dall’azione nemica alla vita e dinamica di qualche agente patogeno. Unicamente il principio vitale perturbato ad uno stato anormale può determinare nell’organismo sensazioni spiacevoli e conseguenti funzioni irregolari ossia produrre quello che noi chiamiamo malattia. Di fatti questa potenza,per sè invisibile e riconoscibile solo nelle sue manifestazioni, nell’organismo mette in evidenza la sua perturbazione morbosa sotto forma di malattia nei sentimenti ed attività – l’unica parte dell’organismo aperta ai sensi dell’osservatore e del medico – rilevabile dai sintomi del male e da null’altro”.


§ 12 : ” Unica la forza vitale morbosamente perturbata provoca le malattie * in modo che le manifestazioni di malattia percepibili dai nostri sensi, come pure tutte le alterazioni interne, esprimono la perturbazione totale morbosa del principio dinamico interno e rappresentano tutta la malattia. D’altra parte lo sparire di tutte le manifestazioni di malattia – ossia di tutto quanto era deviazione dimostrabile dei processi vitali sani – per opera della guarigione, come pure la restitutio ad integrum del principio vitale presuppone necessariamente il ritorno della salute di tutto l’organismo”.


*Come la forza vitale porta l'organismo alle manifestazioni morbose ossia come determina la malattia ( da questo come e perché il medico non può averne vantaggio) rimarrà sempre ignoto. Il Padrone della Vita ha disposto che sia raggiungibile dai nostri sensi solo quello che dei mali necessita sapere per poterli curare


§ 13 : ” Di conseguenza la malattia – che non cade nel campo della manuale chirurgia – non è da considerare come un quid (materia peccans) separato dall’organismo vivente e dal principio dinamico che lo vivifica, sia pure esso considerato come qualche cosa di minutissimo. Tale concezione errata poteva prendere piede solo in cervelli materialistici e dare alla medicina da secoli quell’indirizzo pernicioso che l’ha resa vera arte di malanni”.


§ 14 : ”Non vi è alcuna malattia né alcuna alterazione morbosa nell’interno dell’organismo che non si dia a riconoscere per mezzo di segni (sintomi) al medico che attentamente osserva. Questo per bontà infinita dell’Onnisciente Conservatore della vita dell’uomo”.


§ 15 : ”Il male della forza vitale, vivificatrice del nostro corpo, perturbata morbosamente e immaterialmente nell’interno invisibile, e l’insieme dei sintomi da essa determinati nell’organismo e percepibili all’esterno e costituenti la malattia, formano un tutto unico, sono la stessa cosa. L’organismo è lo strumento materiale per la vita che non si può pensare senza la vivificazione da parte del principio vitale sensibile e dominante, come non si può pensare la forza vitale senza organismo. Di conseguenza tutti e due costituiscono un’unità, sebbene noi, per facilitarne la comprensione, li scindiamo in due concetti”.


§16 : “ La nostra forza vitale, quale principio spirituale dinamico, non può venire aggredita ed intaccata da agenti nocivi all’organismo sano a mezzo di potenze nemiche (che disturbano dal mondo esterno l’equilibrio della vita) se non per via dinamica. Tutte le alterazioni morbose -malattie- non possono essere rimosse dal medico in alcun modo se non con la forza dinamica virtuale dei rimedi agenti sulla nostra forza spirituale vitale a mezzo della sensibilità nervosa dovunque presente nell’organismo”.


Le “sostanze dotate di forze modificatrici” in oggetto sono i rimedi omeopatici opportunamente diluiti e dinamizzati.