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Terapia breve strategica
In materia di disagio psicologico, è radicata la convinzione che i problemi che persistono da molto tempo richiedano obbligatoriamente un intervento psicoterapeutico a lungo termine. La terapia breve strategica ha rivoluzionato questo assunto, dimostrando che i problemi psicologici possono essere risolti in breve tempo ricorrendo a strategie mirate. La terapia breve strategica nasce in America all’interno del "Mental Research Institute" di Palo Alto, California. In Italia, dagli anni ‘80 in poi, il modello viene ampliato e applicato con successo su migliaia di casi (persistenti forme di psicopatologia). La prassi terapeutica presenta numerose differenze rispetto ai tradizionali metodi.
La terapia breve strategica si basa su:
- raffinate tecniche di dialogo in grado di analizzare i meccanismi di persistenza del problema
- efficaci e testate tecniche di problem-solving.
Lo psicoterapeuta breve strategico opera nel “qui ed ora” del problema, optando per una diagnosi operativa piuttosto che descrittiva con l’intento di "intervenire" piuttosto che "classificare per poi intervenire", riducendo così i tempi di soluzione. Sin dalla prima seduta il terapeuta ad approccio breve strategico:
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definirà, in accordo col paziente, un obiettivo prioritario da raggiungere;
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metterà a punto specifiche strategie di intervento capaci di produrre rapidi e risolutivi cambiamenti;
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fornirà al paziente efficaci strumenti per affrontare la fase acuta del problema e, dopo lo sblocco della sintomatologia, permettergli un più rapido ritorno alla vita normale.