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Disinfestazione cimici dei letti (cimex lectularius)

Disinfestazione Cimici dei letti (cimex lectularius)

Un’infestazione sempre più presente nelle nostre città, nessuno ne parla, ma la sua espansione sta aumentando di giorno in giorno. Molte sono le richieste da parte dei clienti che, ritrovandosi morsi da questo famelico insetto che si nutre di sangue, non sanno come affrontare e risolvere il problema. L'unico consiglio, che ci sentiamo di dare, è quello di non fare assolutamente nulla, ma chiedere l’intervento di personale altamente qualificato, in quanto, l’infestazione delle cimici dei letti è di fatto un’infestazione seria e difficile da debellare se non si hanno le dovute conoscenze. La prima cosa che istintivamente fa chi viene colpito da un’infestazione da cimici dei letti, è quella di prendere il primo insetticida che trova in casa e spruzzarlo sugli insetti, azione da evitare, in quanto la maggior parte degli insetticidi irritano le cimici costringendole a colonizzare altre zone del locale o dell’abitazione non ancora infestate. L’infestazione, alle fasi iniziali, si rivela spesso nel letto, le prime avvisaglie si notano attraverso la presenza di piccole macchie scure in prossimità degli angoli superiori della rete dove riposa la testa, in particolar modo sono più visibili nei moderni letti, dove la classica rete è stata sostituita dalle doghe in legno. L’alloggiamento delle doghe nell’intelaiatura della rete, essendo costituita da piccole feritoie, diventa luogo ideale per il proliferare delle cimici soddisfando la loro caratteristica necessità di sentire il loro corpo a contatto con le superfici, detta tigmotattismo .


Come è noto, agli addetti ai lavori, le cimici dei letti sono molto prolifere e le neanidi (le neonate) sentono da subito la necessità di nutrirsi per passare da uno stadio a quello successivo del loro sviluppo, e ritrovarsi in brevissimo tempo sommersi da questi parassiti è di fatto una realtà, alla quale bisogna far fronte interrompendo il loro ciclo. Per conoscere maggiormente le caratteristiche di questo insetto vi elenchiamo alcuni dati:


l’intero ciclo della cimice dei letti in condizioni ottimali si compie nell’arco di 30/40 giorni; le neanidi si sviluppano attraverso 5 stadi prima di diventare sessualmente mature; ogni passaggio da uno stadio all’altro necessita di almeno un pasto; questo passaggio si manifesta con la muta che avviene con la sostituzione dell'esoscheletro diventato troppo piccolo per l'insetto, il vecchio esoscheletro viene denominato anche con il nome di exuvia . Le cimici dei letti mordono in prevalenza in assenza di luce in quanto lucifughe , ma se digiune da tempo diventano più intraprendenti e si nutrono anche di giorno.


La vita di una cimice dei letti varia in relazione a diversi fattori. Per assurdo una cimice dei letti che rimane a digiuno per molto tempo vive più a lungo di una ben nutrita. La cimice dei letti può rimanere senza cibarsi per oltre un anno. Come abbiamo gia detto è importante che le cimici dei letti non vengano infastidite, in modo tale che l’intervento di disinfestazione risulti più efficace. Le cimici, di solito, non si allontanano dalla loro fonte di cibo, quindi è importante anche non abbandonare il letto per non rischiare di essere seguiti.


Per la disinfestazione delle cimici dei letti , viene sconsigliato l’utilizzo degli insetticidi , principalmente perché il loro utilizzo provoca l' effetto spreading , ossia la diffusione dell'insetto in altri locali adiacenti, inoltre essendo il corpo della cimex lectularius impermeabile la rende immune alla maggior parte dei principi attivi contenuti negli insetticidi . Senza considerare i disagi inerenti all'impossibilità di riutilizzare immediatamente il locale trattato e, soprattutto, possono provocare reazioni allergiche in soggetti sensibili .


Il metodo utilizzato per effettuare disinfestazioni ecologiche sulle Cimex è lo shock termico che può essere provocato sia per ipotermia che per ipertermia .


Lo shock ipotermico uccide l’insetto per le basse temperature utilizzate, tali temperature vengono raggiunte tramite l’utilizzo dell’azoto liquido ad una temperatura di 196° sottozero.


Lo shock ipertermico uccide l’insetto per le alte temperature utilizzate, tali temperature vengono raggiunte tramite l’utilizzo del vapore saturo secco che raggiunge i 180° sopra lo zero. Il vapore saturo secco viene ottenuto pressurizzando e surriscaldando il vapore che perde la sua umidità.


Entrambi i metodi danno risultati ottimali in quanto agiscono anche sulle uova degli insetti contrariamente a quanto avviene con i normali insetticidi che non riescono a penetrare il guscio dell'uovo.