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Entro l’anno 2014 l’ Italia si candida a superare il fotovoltaico spagnolo, ottenendo il primo posto subito dietro alla Germania in Europa. E’ quanto emerge dal rapporto “Global Market Outlook for Photovoltaics until 2014″, stilato dall’Associazione europea dell’industria fotovoltaica (Epia).
L’analisi considera il trend di diffusione dell’energia fotovoltaica italiana e mondiale secondo due approcci, o possibili scenari: quello ottimistico e quello moderato. Il primo, considerando l’ipotesi di continuazione delle politiche incentivanti, prevede un trend italiano così enumerato: 1200 Megawatt installati entro il 2010, 1250 nel 2011, 1500 Mw nel 2012 , 1750 Mw per il 2013 e 2000 MW per il 2014, per un totale di circa 8.900 MW nel 2014.
Nello scenario più moderato, invece, l’ipotesi è di circa 6.200 MW di energia fotovoltaica installata totale entro il 2014 in Italia.
Nella prima delle due ipotesi il fotovoltaico italiano sarà nettamente superiore di quello spagnolo, che si arresterà a 7.600 MW, mentre nella seconda ipotesi, quella moderata, Italia e Spagna saranno sostenzialmente pari in quanto ad energia fotovoltaica installata. Tra le due realtà, italiana e spagnola, resta la costante supremazia del fotovoltaico tedesco per i quali sono previsti almeno circa 26.780 MW di potenza installata entro il 2014.
Fotovoltaico : un accorgimento per leggere i dati del GSE
Sul sito del GSE, gestore dei servizi energetici, vengono pubblicati in tempo reale i dati relativi al numero di installazioni e potenza totale installata attraverso un contatore fotovoltaico che registra il numero degli impianti registrati ed ammessi al regime di incentivazione. Il contatore della potenza fotovoltaica installata mostra i dati relativi al primo ed al secondo conto energia (per il quale si sono già superati i 1.200 Megawatt previsti, ovvero l’ 1, 2 Gigawatt). Questa soglia prevede tuttavia 14 mesi di tempo (per i soggetti privati) per effettuare l’allacciamento in rete dell’ impianto ed usufruire comunque delle tariffe incentivanti.
Il settore statistiche del Gse , inoltre, mensilmente, attraverso il sito, pubblica i dati ripartiti per zona geografica e classi di potenza confrontabili per anno. Queste due fonti di dati, tuttavia, inseguendo in tempo reale le registrazioni delle pratiche e l’evolversi degli eventi, non rappresentano valori definitivi e statici. Per il secondo conto energia, in particolare (ma anche per il primo), si registrano infatti variazioni a posteriori dovute al fatto che per presentare la documentazione relativa all’ottenimento delle tariffe incentivanti possono passare fino a 60 giorni dalla data di allaccio dell’impianto alla rete elettrica nazionale. Questo lasso di tempo si può estendere fino a 210 giorni in quanto vi sono altri 60 giorni per l’eventuale sollecito da parte di Gse relativo a documentazione mancante o non idonea, e altri 90 giorni per la risposta.
Per questo motivo i dati pubblicati devono essere considerati sempre puramente indicativi in quanto soggetti a continui incrementi “a posteriori” derivanti da registrazioni posticipate.
Un esempio di ciò è che se ad oggi il sito del Gse indica 1.200 mw di potenza installata, tra 6 mesi la stessa informazione relativa alla stessa data potrebbe indicare un valore di gran lunga superiore.
Il nuovo conto energia 2011 , che regolerà il meccanismo di incentivazione, dello scambio sul posto e della remunerazione / vendita dell’ energia prodotta dagli impianti fotovoltaici in Italia, è ancora in discussione ed è da poco stata presentata alla conferenza unificata stato-regioni la seconda bozza dopo quella di febbraio.
Cosa prevede il nuovo conto energia che entrarà in vigore dal 2011 ? Seppure il decreto non è stato ancora approvato, possiamo delineare comunque alcuni punti chiave che ne determineranno le novità.
Anzitutto il tetto massimo di potenza incentivabile , che ad oggi è a 1200 Mwp (soglia superata), salirà a 3000 Mwp di potenza installata ai quali si aggiungono 200 Mwp per gli impianti integrati e 150 Mwp per gli impianti a concetrazione. Questo obiettivo soglia si inserisce all’interno di un nuovo obiettivo nazionale al 2020 di 8000 Mwp di potenza installata.
Altra novità: gli impianti non si suddivideranno più in “totalmente”, “parzialmente” e “non” integrati, ma in due sole categorie: impianti su edifici e altri impianti fotovoltaici . Per ciascuna di queste categorie sarà corrisposta una tariffa incentivante base in relazione anche alla taglia dell’impianto. I dimensionamenti delle installazioni saranno, però, suddivisi non più in 3, ma in 5 fasce di potenza , ovvero: da 1 a 3 Kwp , da 3 a 20 , da 20 a 200 , da 200 a 1.000 Kwp e superiori a 1.000 Kwp.
La tariffa base sarà maggiore (tariffa speciale) per gli impianti appartenenti ad una nuova categoria: quella degli impianti fotovoltaici integrati “con caratteristiche innovative “ .
Altri casi di premi aggiuntivi si avranno per gli impianti in regime di scambio sul posto realizzati su edifici abbinati ad un uso efficiente dell’energia (agevolazione già in atto oggi) e per impianti fotovoltaici installati in zone classificate industriali , commerciali , cave esaurite , siti contaminati o discariche . Altre tariffe incentivanti sono riservate anche per gli impianti fv a concetrazione .
Le tariffe del conto energia, in coerenza con le finalità stesse del decreto, andranno ovviamente a diminuire nel tempo: per il 2011 vi sono diminuzioni che vanno dal 4, 8 al 17, 1 % in base al tipo e taglia dell’impianto. Queste riduzioni saranno implementate in 3 tranches nell’anno 2011, ovvero ogni 4 mesi (gennaio-aprile, maggio-agosto, settembre-dicembre). Per il 2012 e 2013 le riduzioni saranno invece del 6% / anno.
Tali decrementi delle tariffe saranno ovviamente compensate da una parallela diminuzione dei prezzi di mercato.