Qual'è la giusta strategia per il mio problema?
E’ necessario premettere che non esiste una sola strategia operativa per ottenere i risultati auspicati in termini di raggiungimento della forma fisica ottimale.
È compito del nutrizionista quello di valutare quei parametri che rendono unico il soggetto che si rivolge a noi.
Innanzitutto è necessario stabilire quali sono i motivi che spingono una persona a rivolgersi al nutrizionista; si possono distinguere, in grandi linee, quattro tipi di soggetti:
- Soggetti che necessitano di recuperare il peso “forma”
- Soggetti che presentano situazioni fisologiche o patologiche che possono trarre giovamento da una terapia nutrizionale (Diabete, celiachia, meteorismo, gravidanza, dislipidemie, sindrome metabolica, etc.)
- Atleti o sportivi che intendono implementare i risultati in allenamento
- Soggetti che richiedono una valutazione delle proprie abitudini alimentari
Ognuno di questi soggetti necessiterà, inevitabilmente, di un approccio nutrizionale diverso e personalizzato: diverse le esigenze, diverse le strategie!
*Strategie per il recupero del peso “forma”*
Le persone che intendono recuperare il peso ideale possono essere, a loro volta, distinte in due categorie ben diverse. In primo luogo troviamo soggetti che presentano un allontanamento dal peso “forma” di tipo occasionale (infortunio, situazione particolare, terapia farmacologica, etc.), ovvero persone che non hanno mai avuto un “cattivo rapporto” con il cibo e con il loro peso corporeo.
In secondo luogo troviamo soggetti che da sempre vivono un rapporto contrastato con il loro peso, con il cibo e che, in misura più o meno accentuata, presentano dei disturbi del comportamento alimentare.
Per quanto riguarda il primo caso, può essere presa in considerazione l’elaborazione di un piano alimentare equilibrato, lievemente ipocalorico o ipercalorico (a seconda delle esigenze), in grado di soddisfare le esigenze metaboliche e nutrizionali del soggetto che, in abbinamento ad una moderata ma costante attività fisica, può rappresentare uno strumento efficace al raggiungimento degli scopi prefissati.
Per ciò che riguarda il secondo caso, la cosa si fa ben diversa. In questi casi un piano alimentare strutturato dal nutrizionista, rischia di essere inutile, se non addirittura dannoso. Questi soggetti devono necessariamente sottoporsi ad una Riabilitazione Nutrizionale®, un approccio assolutamente scientifico in grado di recuperare il soggetto ad un rapporto corretto con il cibo e, di conseguenza, con il proprio peso corporeo (a tal proposito è possibile consultare l'articolo nella sezione "Gestione del Peso).
È comunque sempre consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione, poiché troppe volte l’autovalutazione e l’autoterapia possono portare ad errori anche gravi.
*Terapia nutrizionale*
Tutti i soggetti che si rivolgono al nutrizionista per ottenere una terapia nutrizionale in grado di migliorare una particolare condizione patologica, devono necessariamente ricordare che il biologo nutrizionista non è un medico e, pertanto, non può fare diagnosi. Ma, in presenza di una diagnosi certificata da un medico, è compito del nutrizionista provvedere all’elaborazione di un piano nutrizionale adeguato al miglioramento della situazione patologica. Nella maggior parte dei casi, si tratta di elaborare piani alimentari, ovviamente personalizzati in base alle esigenze metaboliche e patologiche, che dovranno essere seguiti scrupolosamente.
Per quanto riguarda il ruolo del nutrizionista durante la gravidanza e l’allattamento, ad oggi, è ritenuto fondamentale uno stretto controllo dell’aumento ponderale, sia per evitare complicazioni durante la gestazione (diabete gestazionale, preeclampsia, etc.) sia per evitare problemi alla nascita (macrosomia fetale, difetto di crescita fetale, parto prematuro).
Anche in questi casi, la strategia è quella di un controllo assiduo delle abitudini alimentari, delle variazioni di peso e, ovviamente di concerto con lo specialista in ginecologia, si può valutare l’eventuale somministrazione di integratori alimentari.
*Nutrizione nelle attività sportive*
E’ noto come alla base di una performace atletica vi sia una corretta nutrizione. Il nostro organismo, se ottimizzato nelle sue funzioni, è in grado di ottenere dei risultati migliori a parità di impegno fisico.
Purtroppo si assiste molto spesso alla continua ricerca della prestazione “facile” con l’utilizzo smodato di integrazione nutrizionale (soprattutto tra i bodybuilders).
Senza entrare nell’ambito dell’agonismo, dove le regole sono diverse e difficilmente decifrabili, per aumentare la massa muscolare, il tono e la definizione o semplicemente migliorare le proprie prestazioni atletiche, non sono necessarie supplementazioni esterne.
Una sana alimentazione, studiata appositamente sulle necessità dell’atleta può, in modo sano e naturale, fornire tutti gli ingrdienti per ottenere i risultati sperati. In questa situazione il lavoro del nutrizionista consiste nello stabilire le reali necessità metaboliche e nutrizionali del soggetto, studiare con attenzione il tipo di allenamento e la frequenza dello stesso e, sulla base di questi parametric, elaborare dei piani nutrizionali adeguati al raggiungimento dell’obbiettivo prefissato.