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Erezione e diabete

ntroduzione

Il diabete mellito è caratterizzato da un alterato metabolismo degli zuccheri nel nostro organismo e questi allora tendono ad aumentare nel nostro sangue.


Figura 1 : Esame del sangue

Quando il diabete non è curato od è scompensato possiamo avere molti problemi di tipo generale e particolare e tra questi anche disturbi a livello della regolare e normale risposta sessuale .
Uno, se non il primo, dei sintomi sessuali nell’uomo con un diabete, è la difficoltà a mantenere una valida rigidità, disturbo destinato spesso a non permettere un rapporto sessuale di tipo penetrativo.
Questo problema sessuale, definito anche impotenza o deficit erettivo , come sempre scatena ansia, paure ed ulteriori difficoltà e disturbi psicologici.

Cause

Le problematiche sessuali possono interessare anche circa il 50% dei diabetici e le cause organiche che potenzialmente possono essere in gioco sono:

  • una accelerata arteriosclerosi della macro e della microcircolazione del pene;
  • un' alterazione biochimica della muscolatura liscia dei corpi cavernosi;
  • un danno neurologico .

  • Figura 2 : Cellule nervose e loro "collegamenti "

    Facilmente la combinazione di due o più di questi fattori può essere la causa del disturbo sessuale lamentato ma il fattore organico più importante sembra essere il danno neurologico che si può estendere al sistema nervoso autonomo periferico con perdita di neuroni, ridotta sintesi dei neurotrasmettitori , cioè delle “sostanze” che trasmettono le sensazioni e i “comandi”, e il loro alterato rilascio.
    Sappiamo anche che spesso il diabete colpisce direttamente la muscolatura liscia dei corpi cavernosi modificando anche la loro attività e motilità.

    Detto questo dobbiamo poi sempre ricordare che una buona metà dei maschi che hanno un diabete mellito e che lamentano un problema sessuale non ha una causa organica isolata e che un buon numero di diabetici invece presenta un problema misto (cioè con fattori organici e psicologici associati) ed in questi casi è sempre indicata la contemporanea valutazione di un esperto picologo.

    Diagnosi

    Le valutazioni diagnostiche indicate in queste situazioni cliniche, dopo naturalmente una accurata anamnesi, sono:

  • un ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene, dopo iniezione intracavernosa di un farmaco vasoattivo, come la Prostaglandina E1;
  • un'indagine neurologica tramite potenziali evocati ;
  • uno screening ormonale ( testosterone, estradiolo, prolattina );
  • una valutazione psicologica accurata ed eventualmente, soprattutto nei più giovani, anche una monitorizzazione delle erezioni notturne;
  • infine, se si hanno ancora dubbi sull'origine del problema sessuale, sono indicate, in casi molto selezionati e veramente poco frequenti, anche alcune valutazioni radiologiche come un' arteriografia selettiva delle pudende così come una cavernosometria e una cavernosografia dinamica , soprattutto nella prospettiva di dover proporre eventuali indicazioni chirurgiche particolari e specifiche.
  • Terapie

    Per le cure di questi problemi erettivi, non essendo queste diverse, una volta individuato il problema clinico alla sua origine, da quelle che vengono indicate in tutti gli altri disturbi erettivi di varia natura si rimanda il lettore all'articolo Quando l'erezione è difficile o non c'è. Cosa fare? .


    Figura 3 : Inibitore delle PDE 1 Altro problema andrologico nel diabetico

    Per concludere dobbiamo ricordare un’altro problema sessuale che può interessare un diabetico, cioè l’eiaculazione retrograda , quando il liquido seminale, sempre per un problema su base prevalentemente neurologica, invece di uscire all’esterno finisce in vescica.


    Figura 4 . spermatozoi eiaculati

    Quando un diabetico, soprattutto un giovane diabetico, lamenta una riduzione del volume dell'eiaculato, è necessario valutare attentamente il suo liquido seminale.
    Se il numero di spermatozoi e la quantità di liquido seminale sono veramente bassi, il sospetto di essere in presenza di un’eiaculazione retrograda parziale è alto e quindi deve essere fatto anche un esame delle urine dopo un orgasmo seguito da una eiaculazione.
    La presenza di spermatozoi nelle urine conferma la diagnosi.