Sei in: Altro

Parlando di psicologia...psico corporea


Parlando di psicologia… psico corporea

Psicologo, psicologia Cecina (Livorno)

La psicologia psico corporea è un tipo di psicologia che lavora in maniera integrata su aspetti cognitivi, emozionali e corporei, al fine di favorire un benessere globale della persona.

Il presupposto di base dell’approccio psico corporeo è che ogni individuo è un’unità mente-corpo inscindibile; gli stati psicologici riflettono e producono quanto accade a livello fisico e ciò che si riscontra a livello somatico riflette e determina gli stati mentali ed emozionali. Nella storia della psicologia, in effetti, non è mai stato documentato un solo caso clinico in cui potessero essere rilevati disturbi esclusivamente mentali o esclusivamente corporei: da ciò se ne deduce che è la persona nella sua unità ad esprimere il malessere e il disagio e non parte di essa.

Una persona ansiosa ad esempio manifesterà al contempo alterazioni su tutti i diversi piani funzionali: sul piano cognitivo potrà avere dei pensieri negativi e una costante preoccupazione del futuro; sul piano emotivo potrà manifestare una difficoltà a lasciarsi andare e quindi un eccesso di controllo sulle reazioni fisiche ed emotive; sul piano fisiologico una difficoltà a respirare in maniera rilassata e profonda. La respirazione, caratteristica della persona che presenta un disturbo di tipo ansioso, in effetti, è piuttosto superficiale e bloccata a livello toracico (la tipica respirazione associata alla paura) e questo è uno di quegli elementi che contribuisce in maniera determinante al mantenimento del problema. Attraverso un meccanismo cosiddetto di retroazione, infatti, le tensioni a livello corporeo (fra le quali in primis le tensioni del diaframma e cioè del muscolo principale della respirazione) mettono la persona in uno stato generale di allerta. Le tensioni corporee vengono infatti tradotte a livello cognitivo sottoforma di pensieri negativi ricorrenti, oppure come senso di allarme e di preoccupazione continua, oppure ancora come mancanza di fiducia o senso di inadeguatezza.

Questo semplice esempio ci può essere utile per capire quanto e come mente e corpo siano intercomunicanti e interdipendenti, tanto che non è neanche propriamente corretto parlare di queste due entità in maniera separata.

Affinchè la persona possa ritrovare il benessere psicofisico non è sufficiente, secondo un punto di vista siffatto, cercare semplicemente di eliminare i sintomi del disagio ( che comunque tenderanno a ripresentarsi o a riaffiorare in forma differente se non si risolve il problema alla base). Ciò che è necessario fare, invece, è prima di tutto recuperare un buon contatto con sé stessi, che equivale a riscoprire la possibilità di sentire ed esprimere pienamente quelle emozioni rimaste più o meno a lungo trattenute dentro di noi.

Perché è così importante che la persona recuperi un buon contatto con le proprie emozioni e che ritrovi di nuovo la possibilità di esprimerle pienamente?

Ansi tutto c’è da dire che le emozioni rappresentano la parte più delicata e anche la più preziosa della nostra personalità, ci dicono chi siamo veramente, ci fanno sentire vivi e ci indirizzano nelle importanti scelte della vita.

Le emozioni (come la paura, la rabbia, la tristezza, ma anche la gioia) però non sempre vengono espresse liberamente. I motivi per cui questo accade possono essere molteplici, ma quando esse vengono negate o trattenute a lungo, determinano comunque stati di tensione nel corpo. Queste tensioni nell’ottica psico corporea rappresentano quindi delle fondamentali strategie difensive attraverso le quali l’individuo si protegge dal sentire e dall’esprimere certe emozioni percepite come“pericolose” o incongrue rispetto all’immagine che egli ha di sé. Tale condizione di blocco e di inibizione emozionale se continuata nel tempo può portare a disturbi psicologici fra cui l’ansia, il panico e la depressione, o a disturbi cosiddetti psicosomatici (dolori muscolari cronici, cefalee, gastriti, coliti, disturbi respiratori, etc.).

Un approccio psico corporeo si propone quindi di promuovere l’integrazione consapevole di mente e corpo, focalizzandosi tanto sugli aspetti psichici che sulle loro manifestazioni corporee. Attraverso l’utilizzo sinergico di diverse tecniche sia verbali , che non verbali, scelte accuratamente in relazione alla personalità e al tipo di disturbo presentato, l’individuo viene guidato verso la realizzazione di una maggiore comprensione e consapevolezza di sé stesso e dei propri meccanismi disfunzionali, e facilitato nell’innescare e nel portare a termine il proprio cambiamento, sempre e comunque nel rispetto dei suoi tempi e delle sue modalità.

Dott. Fabio Pratesi, psicologo – Cecina (LI) Tel. 3471419026