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Costruzioni in bioedilizia

BIOEDILIZIA
Cos'è Relativamente all’edilizia, l’esigenza di tutela dell’ambiente (utilizzo di materie prime e smaltimento di rifiuti prodotti dall’edilizia), di tutela della salute (rilascio di sostanze tossiche all’interno degli ambienti costruiti), di risparmio energetico (dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili, effetto serra, alti costi di gestione termica) trovano oggi convergenza in quella corrente comunemente chiamata BioEdilizia.

Costruire in BioEdilizia significa limitare il consumo di risorse non rinnovabili, e, utilizzando materiali non nocivi ed ecologici, ridurre al minimo l’impatto sulla salute e sull’ambiente .

Per l’opinione pubblica, l’aspetto salutistico ha fatto da catalizzatore nello sviluppo e diffusione dell’idea di BioEdilizia in quanto gli aspetti relativi alla tutela ambientale e del risparmio energetico erano da tempo sentiti in altri ambiti distinti.
Negli ultimi anni, infatti, nell’abitare (come nel settore alimentare ed in quello farmaceutico) sono emersi molti degli effetti negativi legati all’uso spesso incauto e spropositato dei prodotti dell’industria chimica. Ciò ha destato molte preoccupazioni e conseguentemente si è avuta una forte crescita della sensibilità per l’impiego di materiali non nocivi ed ecologici nell’edilizia (un processo analogo ha investito numerosi altri campi permettendo portando quindi alla nascita di una
cultura generale del Biologico ). Una volta innescatosi, il processo di ri-analisi del modo attuale di concepire l’edilizia, ha fatto riemergere anche le problematiche di impatto ambientale e di consumo energetico relative all’edilizia.
Il settore dell’edilizia è infatti, nella sua globalità, il maggior responsabile del consumo energetico (in Europa circa il 45% dell’energia prodotta viene utilizzata da questo settore).
La produzione di materiali per l’edilizia, inoltre, consuma anche moltissime materie prime (in Europa circa il 50% delle risorse sottratte alla natura viene destinato all’edilizia) e conseguentemente genera anche tantissimi rifiuti.
Il risparmio energetico
L'eco-architettura e l'architettura bioclimatica disegnano un nuovo concetto di "edilizia verde" nel pieno rispetto dell'ambiente, con una minore spesa per chi ci abiterà. L'edilizia verde può ridurre del 50% la spesa energetica delle famiglie e abbattere l'inquinamento di CO2 prodotto dal riscaldamento, l'illuminazione e la climatizzazione.
In conclusione l'eco-architettura non riduce in alcun modo il piacere di vivere la propria casa, anzi ha come scopo proprio il miglioramento del benessere e della qualità della vita. Le nuove abitazioni godono infatti di particolari accorgimenti tali da ridurre l'inquinamento e i consumi/spese senza intaccare le comodità del vivere moderno. E' pertanto una risposta alla ricerca di una qualità della vita ormai perduta nella congestione delle città moderne. In breve, la bioedilizia ha sicuramente costi maggiori ma consente un vantaggio in termini di benessere e di risparmio in bolletta, oltre ad aumentare il valore patrimoniale dell'immobile. Relativamente all’edilizia, l’esigenza di tutela dell’ambiente (utilizzo di materie prime e smaltimento di rifiuti prodotti dall’edilizia), di tutela della salute ( rilascio di sostanze tossiche all’interno degli ambienti costruiti), di risparmio energetico ( dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili, effetto serra, alti costi di gestione termica ) trovano oggi convergenza in quella corrente comunemente chiamata BioEdilizia .

Costruire in BioEdilizia significa limitare il consumo di risorse non rinnovabili , e, utilizzando materiali non nocivi ed ecologici , ridurre al minimo l’ impatto sulla salute e sull’ ambiente .

Per l’opinione pubblica, l’ aspetto salutistico ha fatto da catalizzatore nello sviluppo e diffusione dell’idea di BioEdilizia in quanto gli aspetti relativi alla tutela ambientale e del risparmio energetico erano da tempo sentiti in altri ambiti distinti.
Negli ultimi anni, infatti, nell’abitare (come nel settore alimentare ed in quello farmaceutico) sono emersi molti degli effetti negativi legati all’uso spesso incauto e spropositato dei prodotti dell’industria chimica . Ciò ha destato molte preoccupazioni e conseguentemente si è avuta una forte crescita della sensibilità per l’impiego di materiali non nocivi ed ecologici nell’edilizia (un processo analogo ha investito numerosi altri campi permettendo portando quindi alla nascita di una
cultura generale del Biologico ). Una volta innescatosi, il processo di ri-analisi del modo attuale di concepire l’edilizia, ha fatto riemergere anche le problematiche di impatto ambientale e di consumo energetico relative all’edilizia.
Il settore dell’edilizia è infatti, nella sua globalità, il maggior responsabile del consumo energetico (in Europa circa il 45% dell’energia prodotta viene utilizzata da questo settore).
La produzione di materiali per l’edilizia , inoltre, consuma anche moltissime materie prime (in Europa circa il 50% delle risorse sottratte alla natura viene destinato all’edilizia) e conseguentemente genera anche tantissimi rifiuti.
L'équipe tecnica offre il suo supporto a chi intende beneficiare della detrazione fiscale del 55% su interventi di miglioria dell'efficienza energetica del bene immobile.

Il supporto consiste, di base, nel fornire informazioni su tecniche e materiali che, al di là della semplice detrazione, consentono di ottimizzare i risultati sotto i seguenti aspetti:
· presatazione termica invernale · prestazione termica estiva · salubrità dell'ambiente interno · affidabilità nel tempo
Per quanto sia allettante l'idea di recuperare il 55% dei costi sostenuti in un intervento di miglioria, invitiamo a riflettere sull'importanza di effettuare un intervento oculato ed evitare così di commettere alcuni errori.