Terapia breve strategica : modello di intervento e risultati - cecina ( livorno )
Il modello breve strategico è un approccio alla soluzione dei problemi psicologici fondato su un impianto teorico e prassi applicative in costante evoluzione.
L'approccio deriva dagli studi del gruppo di Palo Alto, poi messo a punto da Paul Watzlawick e Giorgio Nardone , presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo.
Si tratta di un intervento breve, con un numero contenuto di sedute, che agisce a due livelli:
elimina i comportamenti disfunzionali per i quali la persona ha cercato assistenza;
produce un cambiamento nella modalità attraverso cui la persona percepisce e costruisce la propria realtà.
Quindi, questo modello permette di ottenere un cambiamento radicale e duraturo e non superficiale e sintomatico.
Un intervento è sintomatico oppure no in base a ciò che ottiene, non a ciò che fa. Agire sui sintomi non significa necessariamente trattamento sintomatico. D'altra parte, andare alla ricerca delle cause di un certo disturbo non implica di per sé una maggior profondità o efficacia d'intervento. Spesso, anzi, è del tutto inutile.
A differenza di altri orientamenti, il consulente o terapeuta strategico si interessa di tutte e tre le seguenti aree:
la funzionalità o disfunzionalità del comportamento;
il vissuto emotivo della persona;
il suo modo di interagire e di costruire la propria realtà.
Quando ci troviamo di fronte a una difficoltà – personale, relazionale o professionale - la prima cosa che ci viene da fare per risolverla è utilizzare una strategia che ci sembra appropriata, perché magari ha funzionato in passato per difficoltà simili.
Talvolta, però, la nostra strategia non funziona come ci saremmo aspettati. E questo ci porta a intensificare i nostri sforzi in quella direzione, perché la soluzione pensata ci appare ancora la più logica, ovvia, o la unica possibile.
Un esempio semplice di questo concetto è dato dalla reazione tipica che le persone hanno quando la mattina si apprestano a mettere in moto la propria macchina, e questa non parte al primo colpo. Cosa si fa di solito? Naturalmente si tenta ancora. E ancora, e ancora. E a volte si arriva a scaricare completamente la batteria.
Perché? Perché prima d'allora la macchina era sempre partita al primo colpo. Quindi, tentando ancora certamente partirà.
In casi come questi è proprio lo sforzo ripetuto per risolvere il problema ad alimentarlo, ovvero: le tentate soluzioni messe in atto dal soggetto - e dalle persone a lei vicine - finiscono per determinarne la persistenza.
Questi tentativi di soluzione spesso sono riconosciuti dall'interessato come non funzionali, ma nonostante ciò non si riesce a fare altrimenti, innescando il circolo vizioso.
Tratto dal sito web del Centro di Terapia Breve Strategica
RISULTATI
Riportiamo alcuni dati dal sito del Centro di Terapia Breve Strategica , utili per comprendere l'efficacia di questo tipo d'intervento. Questi dati sono relativi prevalentemente all'attività di psicoterapia, ma parzialmente applicabili anche alla consulenza psicologica.
Dagli studi condotti e pubblicati (Nardone & Watzlawick, 2004), seguendo i parametri internazionali per la valutazione dell'efficacia ed efficienza delle psicoterapie, nell'arco di 10 anni su un campione di 3640 casi trattati, comprendente le varie patologie psicologiche, ben l'86% con punte del 95% dei casi è stato risolto, ovvero con il completo superamento del disagio presentato dalla persona.
Tutto questo mediante un trattamento di durata media pari a sole 7 sedute e senza l’uso di alcun tipo di farmaco.
Di seguito i risultati suddivisi per tipologia di disturbo, con le relative percentuale di risoluzione dei casi.
Disturbi d'ansia (nel 95% dei casi)
disturbo da attacchi di panico con e senza agorafobia
disturbo d'ansia generalizzato
fobia sociale
disturbo da stress post-traumatico
fobie specifiche
Disturbi d'ansia (nel 89% dei casi)
ossessioni
compulsioni
disturbi somatoformi (ipocondria, dismorfofobia, ecc.)
Disturbi alimentari (nel 83% dei casi)
anoressia
bulimia
vomiting
binge eating
Disturbi sessuali (nel 91% dei casi)
difficoltà di erezione
eiaculazione precoce
vaginismo e dispaurenia
disturbi del desiderio
Depressione (nel 82% dei casi)
nelle sue varie forme
Problemi relazionali (nel 82% dei casi)
coppia
famiglia
lavoro
sociale
Infanzia e adolescenza (nel 82% dei casi)
disturbo da deficit dell'attenzione con iperattività
disturbo oppositivo-provocatorio
mutismo selettivo
disturbo da evitamento
ansia da prestazione
fobia scolare
disturbo da isolamento
Disturbi legati all'abuso di internet (nel 80% dei casi)
dipendenza da internet
shopping compulsivo in rete
gioco patologico e scommesse in rete
trading online compulsivo
dipendenza da chat
dipendenza da cybersesso
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Dott. GERRY GRASSI, PSICOLOGO ,
Dottore Magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità,
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Toscana al n° 5112
Riceve su appuntamento presso
STUDIO Dott. Gerry Grassi
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