Prodotti delle api
Propoli è una sostanza composta da almeno
180 principi attivi di cui sono noti 150
Svolge azioni antibatteriche, antifungine, antivirali, immunostimolanti, antinfiammatorie e anti-radicali.
L’antibiotico naturale: a cosa serve
La propoli, se impiegata alle idonee concentrazioni, è in grado di esercitare diverse azioni. Prima di tutto è uno dei migliori antibatterici naturali con attività sia batteriostatica sia battericida: impedisce infatti la moltiplicazione dei germi e li uccide, e stimola i processi immunitari.
Definito “ antibiotico naturale ”, svolge anche una valida azione su molti ceppi di virus, tra cui molti virus influenzali e parainfluenzali, alcuni rhinovirus e il virus responsabile dell’herpes simplex: in particolare ne inibisce la crescita e ne rallenta la moltiplicazione.
Il suo utilizzo principale è contro il mal di gola, le affezioni delle vie repiratorie (faringiti, tracheiti e tonsilliti) e le affezioni del cavo orale (gengiviti, infiammazioni della lingua e del palato). 20-30 gocce disciolte in acqua o in una tisana sono un vero toccasana.
Per la prevenzione delle malattie da raffreddamento delle prime vie aeree può essere associata alla Rosa Canina (fonte naturale di vitamina C), al Ribes Nero (ha proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antiallergiche) e all’Eucalipto (svolge un’azione balsamica ed espettorante).
La propoli ha anche un’azione antimicotica, ossia è attiva su molti funghi che interessano lo strato superficiale della pelle, in particolare sulla Candida. È meno efficace sui funghi che si trovano in profondità.
Da sempre, poi, questa sostanza è stata impiegata sottoforma di unguento e pomata come cicatrizzante e disinfettante grazie alla notevole capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe. Sempre grazie all’azione dei flavonoidi che irrobustiscono le pareti capillari, infine, la propoli svolgerebbe un’azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capillare.
La presenza di fenoli consentirebbe l’impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici. Oltre a queste proprietà la propoli migliorerebbe la secrezione dei succhi gastrici, favorisce la diuresi e l’assimilazione della vitamina C.
Insomma, date le sue molteplici funzioni, sempre meglio tenere un po’ in casa, per ogni evenienza, questa preziosa medicina naturale.
Il polline
Tra i rimedi popolari usati da secoli dagli apicoltori c’è sempre stato l’uso del polline; la scienza dietetica ha scoperto da poco in esso una somma tale di sostanze benefiche, da definirlo un iperalimento, un “alimento miracolo”.
Il polline e’ costituito da strutture microscopiche alle quali le piante affidano il trasporto delle proprie cellule germinali. E’ composto prevalentemente da proteine, glucidi e vitamine.
Le api lo raccolgono e lo utilizzano soprattutto per l’alimentazione delle api piu’ giovani quale unica fonte di proteine concentrate, nonche’ di tutti gli altri principi attivi.
Per l’uso alimentare il polline naturale viene essiccato e conservato senza alcun trattamento.
La ricchezza delle sostanze contenute rendono il polline un ottimo alimento naturale. Puo’ essere consumato tal quale o in aggiunta ad altri prodotti (per esempio allo yogurt o al miele).
Una delle caratteristiche più importanti del polline è che le sue sostanze nutritive vengono immediatamente assimilate dall’organismo. Inoltre il polline viene tenuto in grande considerazione per le sue caratteristiche curative. Agisce sul ringiovanimento delle cellule, stimola gli organi ed aumenta la vitalità. È considerato per eccellenza il nutrimento perfetto che la Natura ci offre. Contiene inoltre 16 vitamine diverse, micro-sali ed enzimi, co-enzimi, acidi grassi e vegetali, idrati di carbonio, proteine ed aminoacidi.
E’ un prodotto delle api. E ‘ una delle sostanze piu’ ricche che la natura ci offre.
E’ un alimento completo. Ha grossa presenza di sostanze azotate. Contiene proteine e aminoacidi tra cui arginina, metionina, lisina, vitamine, oligoelementi, enzimi, ormoni, fattori antibiotici e sali minerali.
Utilizzato negli stati di affaticamento, agisce migliorando lo stato generale dell’organismo.
Combatte l ‘ affaticamento intellettuale, astenia, nevrastenia, anemia, astenia sessuale. Agisce contro l’ipertrofia prostatica. Utilizzato anche in geriatria.
E’ un tonico generale per l’organismo e assiste in tutti i processi di sviluppo e crescita, contribuendo così al generale benessere dell’organismo. .
Pappa reale
La pappa reale è un prodotto di origine animale tonico, ricostituente e antiinfiammatorio. La pappa o gelatina reale è un prodotto di origine animale, secreto esclusivamente delle ghiandole ipofaringee e mandibolari dalle api operaie nutrici, in età compresa tra il 5° e il 14° giorno di vita adulta. La pappa reale è il nutrimento esclusivo dell’ape regina.
Proprio perché le api la utilizzano subito dopo la sua secrezione, essa non viene immagazzinata nell’alveare come avviene per il polline o il miele. Di conseguenza, le nutrici ne producono in una piccola quantità e l’unico modo per ottenerne una grande quantità è aspettare il periodo della sciamatura.
Avviene in primavera, ed è il momento in cui le api si riproducono e la vecchia ape regina si prepara a sciamare dall’alveare con una parte delle api, nel momento in cui esso ha raggiunto un livello ormai traboccante del suo sviluppo.
Dal canto loro api, che in questo “troppo pieno” non riescono più ad avvertire tramite i feromoni la sua presenza, allevano tutta una serie di nuove regine. A questo scopo costruiscono un gran numero di celle rotonde destinate alle larve reali riempiendole di questo ricco nutrimento.
Si tratta di una sostanza di natura proteica, di color giallo chiaro, dall’odore caratteristico e di sapore acidulo-zuccherino, la cui produzione è conseguenza di una supernutrizione di polline da parte delle api. E’ un alimento somministrato a tutte le giovani larve fino al terzo giorno di vita e in seguito riservato soltanto a quelle che dovranno diventare le api regina, mentre le altre (futuri maschi e operaie) riceveranno una mescolanza di miele e polline .
Tenendo presente che una regina ha un ciclo vitale di oltre cinque anni, mentre un’operaia di 45-90 giorni circa, la differenza è determinata essenzialmente dall’alimentazione dell’ape regina.
La storia della pappa reale
La pappa reale è stata utilizzata fin dall’antichità, in particolare nell’apiterapia asiatica e nell’Antico Egitto. Sebbene la sua storia sia parzialmente frutto di leggende (le si attribuisce la guarigione di Papa Pio XII), la ricerca scientifica moderna si è concentrata sulla sua composizione nutrizionale.
Nel 600 il naturalista ed entomologo Jan Swammerdam individuò il nutrimento residuo nella cella reale dell’alveare dopo lo sfarfallamento della regina.
Il reverendo Langstroth , considerato il padre dell’apicoltura americana, fu il primo a farne fare un’analisi chimica nel 1852 , anche se con metodi non del tutto precisi. Fu intorno al 1950 che si cominciò realmente ad ottenere informazioni precise sulla composizione della pappa reale , fino a considerarla un prodotto vendibile globalmente. Si dovranno attendere dieci anni per sentir parlare dei benefici della pappa reale in termini di salute, con l’introduzione dell’ apiterapia come insieme di trattamenti per il benessere umano.
Negli anni ’80 furono pubblicati gli standard di selezione della pappa reale per uso farmaceutico e alimentare, mentre l’interesse di Paesi come Cina e Giappone aumentò al punto da ricercare i ceppi più adeguati alla produzione di grosse quantità di pappa reale. Si investì, anche in Italia, sia sul miglioramento degli espedienti tecnici e delle modalità di gestione degli alveari.
Miele: il nettare degli dei
Il miele è un dolce naturale e viscoso prodotto dalle api, in particolare dalle api operaie, comunemente utilizzato come alimento e dolcificante. È stato consumato dall’umanità per migliaia di anni: epigrafi storiche risalenti all’antico Egitto mostrano il suo utilizzo sia come alimento che come medicina. È stato trovato anche in antiche tombe egizie, conservato ancora commestibile dopo millenni.
Esistono centinaia di varietà di miele in tutto il mondo, ognuna con il suo sapore, colore e aroma. Queste differenze dipendono dalla fonte di nettare delle piante come il miele d’acacia, il miele di lavanda o il miele di tarassaco.
Il miele è composto principalmente da zuccheri, come glucosio e fruttosio, ma può anche contenere piccole quantità di acqua, vitamine, minerali e sostanze antiossidanti.
Questo delizioso alimento è creato attraverso un processo che parte dalla raccolta del nettare dei fiori o delle secrezioni zuccherine delle piante da parte delle api, proseguendo con la trasformazione chimica e la conservazione all’interno delle arnie. Ecco un processo semplificato della produzione di miele:
- Raccolta del nettare : le api bottinatrici volano di fiore in fiore, utilizzando la loro proboscide (una sorta di lingua allungata) per raccogliere il nettare dai fiori. Il nettare è una sostanza zuccherina prodotta dalle piante come meccanismo per attirare gli insetti impollinatori
- Elaborazione del nettare : le api trasportano il nettare raccolto all’interno dell’arnia, dove lo mescolano con enzimi digestivi speciali presenti nelle loro ghiandole. Questi enzimi iniziano a scomporre gli zuccheri complessi nel nettare in zuccheri più semplici, come il glucosio e il fruttosio
- Evaporazione e maturazione : le api distribuiscono il nettare elaborato nelle celle del favo e lo ventilano per accelerare l’evaporazione dell’acqua contenuta nel nettare. Questo processo riduce la quantità di umidità nel liquido, contribuendo a rendere il miele più concentrato
- Sigillatura del favo : una volta che il miele ha raggiunto la giusta consistenza e che il contenuto di umidità è stato ridotto al livello adeguato, le api lo sigillano nella cella del favo con una sottile cera d’api. Questa sigillatura aiuta a proteggere il miele da eventuali contaminazioni e lo conserva per il consumo successivo.
Il miele è tradizionalmente apprezzato per i suoi potenziali benefici per la salute, se consumato con moderazione.
È noto per le sue proprietà antimicrobiche, grazie alla presenza di enzimi, di acidi e di un basso pH che ostacolano la crescita dei batteri.
Il miele è ricco di zuccheri naturali, principalmente glucosio e fruttosio, che forniscono energia immediata. Questo lo rende una buona scelta come dolcificante naturale in alternativa allo zucchero raffinato.
Il miele contiene inoltre composti antiossidanti come flavonoidi e polifenoli, che possono contribuire a combattere lo stress ossidativo nel corpo e proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Viene utilizzato spesso per alleviare la tosse secca e l’irritazione della gola, consumato con acqua calda e limone.
Il miele è, inoltre, un ottimo alleato della digestione grazie ai suoi enzimi digestivi e può essere efficace nel ridurre la tosse notturna nei bambini, aiutandoli a dormire meglio.
Infine, è diffusa la credenza che il consumo di miele possa aiutare a ridurre le reazioni allergiche stagionali. La teoria è che le piccole quantità di polline presenti nel miele possano contribuire a desensibilizzare il sistema immunitario. Tuttavia, le prove scientifiche su questo punto sono ancora limitate.
Depurativo e antiage: con il miele purifichi la pelle riducendo le rughe
Il miele è molto efficace per pulire in profondità la pelle, depurandola da inestetismi e impurità; contiene un enzima in grado di sintetizzare il perossido di idrogeno, una sostanza dall’elevato potere antibatterico e antinfiammatorio. Inoltre, la ricca presenza di antiossidanti nel miele, fa di lui un ottimo prodotto antiage, in grado di contrastare l’invecchiamento cutaneo (aumentato dal continuo smog) e di ridurre la comparsa e l’intensità delle rughe (Fonte: Riza.it).
Nonostante i potenziali benefici per la salute, il consumo di miele può comportare alcune controindicazioni da tenere in considerazione:
- Pericolo di botulismo infantile : il miele non dovrebbe essere dato ai bambini di età inferiore a 1 anno. Può contenere spore del batterio Clostridium botulinum, che in un sistema digerente infantile non completamente sviluppato può causare il botulismo infantile, una malattia potenzialmente grave. Dopo il primo anno di vita, il sistema digestivo dei bambini è di solito abbastanza maturo da prevenire il rischio di botulismo
- Alte calorie e zuccheri : il miele è ricco di zuccheri naturali, principalmente glucosio e fruttosio, che forniscono calorie. Un consumo eccessivo di miele può contribuire all’aumento di peso e all’incremento del livello di zucchero nel sangue, di conseguenza i diabetici dovrebbero consumarlo con moderazione. Inoltre, il suo alto contenuto calorico può contribuire all’obesità se consumato in eccesso
- Reazioni allergiche : alcune persone possono essere allergiche al polline presente nel miele e potrebbero sviluppare reazioni allergiche come prurito, eruzioni cutanee o gonfiore. Se si sospetta un’allergia al miele, è importante consultare immediatamente un allergologo
- Interazione con farmaci : in alcune situazioni, l’assunzione di grandi quantità di miele potrebbe interferire con l’efficacia di alcuni farmaci come, ad esempio, alcuni antibiotici
- Contaminazione : il miele può essere contaminato da particelle estranee o da pesticidi, a seconda delle pratiche agricole utilizzate nella regione di produzione. È importante scegliere il miele da fonti affidabili e ben controllate
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