Oligoelementi
” Gli oligoelementi sono quelle sostanze che senza partecipare essi stessi, producono reazioni le quali, in loro assenza o non verrebbero prodotte o necessiterebbero di condizioni molto spesso di difficile realizzazione” (J.Polonovski)
Gli oligoelementi , un tempo ignorati, sono fondamentali per la biochimica (chimica degli esseri viventi) anche perché fanno parte degli enzimi. Per una serie di fattori, tra cui gli immancabili (stress, alimentazione, pesticidi ed inquinamento) si può verificare che l’oligoelemento di un enzima perda la sua funzionalità, diminuendo così l’efficacia di catalizzazione.
Il deficit enzimatico dovuto alla carenza dei metalli, detto ametallosi, porta squilibri che ingenerano patologie funzionali.
L’inattivazione di un oligoelemento viene descritta con un termine molto espressivo: “ chelazione ”, nome che nasce dalle chele, e suscita l’immagine di una morsa che blocca.
L’oligoterapia , detta anche terapia delle funzioni o terapia catalitica dechelante, ripristina il funzionamento degli enzimi.
L’analogia tra le vitamine e gli oligoelementi ha spinto molti ricercatori a definire questi ultimi, vitamine inorganiche. Come le vitamine anche gli oligoelementi sono insostituibili e la loro carenza provoca alterazioni strutturali e fisiologiche favorendo le malattie.
Essi si integrano , in quanto naturali all’organismo , e non sono come i farmaci di sintesi che sostituiscono parzialmente un funzionamento deficitario; i farmaci vengono eliminati attraverso gli organi emuntori, mentre gli oligoelementi entrano nel tessuto cellulare riportando il corpo allo stato di equilibrio funzionale.
Gli oligoelementi sono ioni inorganici, metalli e metalloidi presenti in tutti gli esseri viventi in piccole quantità ed il cui fabbisogno giornaliero è di alcuni milligrammi e talvolta anche di gran lunga inferiore. Alcuni di questi risultano essenziali per l’uomo dal momento che prendono parte in modo insostituibile ad alcune attività biochimiche-metaboliche. Sebbene le quantità indispensabili siano piccolissime, il loro apporto attraverso una corretta alimentazione è fondamentale. Il dosaggio di alcuni di essi sembra avere valori critici in particolari stadi come la gravidanza e l’allattamento, come per esempio lo zinco, altri invece come il cromo, sembrerebbero avere relazioni ancora poco chiarite con specifiche malattie come il diabete di tipo I .
Sono elementi nutritivi presenti nell’organismo e nei cibi in combinazioni organiche ed inorganiche; sebbene costituiscono circa il 4-5% del peso corporeo, sono basilari per il benessere fisico e mentale , perché costitutivi di tutti i tessuti e dei fluidi degli organismi.
Sono fattori importanti per il mantenimento dei processi fisiologici, rafforzano le strutture scheletriche, catalizzano molte reazioni biochimiche, sono importanti nella produzione di ormoni e anticorpi, e contribuiscono a mantenere il delicato equilibrio idrico . Tutti i minerali riconosciuti necessari per il corpo umano, devono essere presenti nella dieta, apportati come sostanze alimentari essenziali, che l’organismo non è in grado sintetizzare, o solo in quantità insufficienti.
Sono dei “ BIOCATALIZZATORI “, ovvero aiutano, attivano, le reazioni chimiche e metaboliche indispensabili alla vita . La loro carenza induce alterazioni strutturali e fisiologiche, somministrati a giuste dosi prevengono e guariscono gli stati di carenza., e il loro impiego aiuta a ripristinare le funzioni deficitarie dell’organismo. Si integrano, in quanto naturali all’organismo e non sono come i farmaci di sintesi che sostituiscono parzialmente un funzionamento deficitario, i farmaci vengono abitualmente eliminati attraverso gli organi emuntori, mentre gli oligoelementi entrano nel tessuto cellulare riportando il corpo allo stato di equilibrio funzionale .
La CATALISI , deriva dal Greco “Katalysis” e significa dissoluzione , consiste nell’accelerazione di una reazione chimica tramite la presenza di una sostanza che pur partecipando alla reazione stessa, non viene né consumata, né trasformata nel corso di detta reazione . Sono gli enzimi che fungono da catalizzatori delle reazioni chimiche necessarie alla vita umana, ed essi per funzionare correttamente, hanno necessità degli oligoelementi
Per ATTIVITA’ CATALITICA degli OLIGOELEMENTI , si intende la capacità dei mimerali traccia di attivare importanti enzimi nel nostro organismo , che entrano nelle reazioni chimiche fungendo da catalizzatori, accelerandone di migliaia di volte la velocità. Proprio dalla CHELAZIONE “blocco”, degli oligoelemeti nel nostro organismo cosa che comporta la cessazione totale o parziale delle attività presiedute dagli enzimi, deriverebbe infatti, il blocco di talune reazioni chimiche, causa di patologie funzionali. L’esempio classico classico è quello del rame come oligoelemento, la cui presenza è indispensabile all’assorbimento del Ferro per combattere le anemie.
La dose infinitesimale degli oligoelementi è assolutamente PRIVA DI TOSSICITA’.
Gli attuali metodi di coltivazione, e soprattutto i concimi chimici, depauperano i prodotti alimentari di vitamine e di minerali, ed anche di conseguenza di oligoelementi, i quali agiscono sul “terreno” , non solo sul sintomo, ma soprattutto sulle cause profonde della malattia, risolvono le cause tissutali e metaboliche, rinforzano le difese immunitarie, sono un supporto terapeutico sostanziale e indispensabile, come integrazione totale alla terapia fitoterapica, e ad altre terapie naturali.
Si utilizzano sia per aiutare a superare alcune tendenze patologiche funzionali, squilibri, che caratterizzano alcuni tipi di persone, ed anche possono essere usati per intervenire sul singolo disturbo che si presenta. L’uso corretto degli oligoelementi porta a dei cambiamenti reali, ed essendo le DIATESI (predisposizioni ) reversibili si può passare da uno stato di anergia, che è quello più grave, ad uno stadio di salute migliore. Lo scopo dell’oligoterapia è quello di ristabilire le funzioni metaboliche bloccate , attraverso la somministrazione di attivatori di pronto impiego e di elevata bio-disponibilità. L’azione è regolatrice ed equilibratrice e si adatta e si applica all’insieme del caso clinico nei suoi elementi psichici e fisiologici.
L’oligoterapia riconosce come tendendeze patologiche, dette Diatesi Funzionali tre terreni che vengono definiti con il nome o le loro associazioni in Manganese-Cobalto, in Manganese-Rame, in Oro-Argento-Rame.
Tra gli oligoelementi complementari, i più importanti sono:
Alluminio : regolatore delle funzioni cerebrali
Bismuto : rimedio delle malattie della gola
Cobalto : regolatore del sistema neuro-vegetativo
Rame : antinfettivo e stimolatore delle difese organiche
Fluoro : indispensabile nel metabolismo del calcio
Iodio : usato nelle affezioni tiroidee
Litio : regolatore degli stati ansiosi e depressivi
Magnesio : implicato nel metabolismo delle cellule nervose
Fosforo : utilizzato nei fenomeni spasmodici e spasmofilici
Potassio : impiegato nei disturbi artrosici e del metabolismo idrico
Zolfo : regolatore dei disturbi dermatologici, epatici, artrosici
Zinco : indispensabile per la sintesi di vari enzimi
L’oligoterapia è una terapia naturale che anche se può essere associata ad altre terapie alternative , deve comunque rispettare le proprie modalità e tempi di assunzione e i propri dosaggi. E’ un aspetto, questo, molto importante affinchè l’oligoterapia abbia i propri effetti curativi e siccome si tratta di una cura che agisce in profondità, che va a modificare il “terreno”, cioè la natura propria del malato, è solo con la costanza della loro assunzione che potrà generare la guarigione.
Le preparazioni degli oligoelementi assomigliano a quelle usate per l’omeopatia, sotto forma di gluconati. I preparati infatti sono in bassissima concentrazione, dell’ordine di un milionesimo di grammo. In altre parole sono a dosi deboli e la loro efficacia si basa sugli stessi principi dell’omeopatia. Infatti per curarsi con gli oligoelementi bisogna rivolgersi a dottori omeopati.
L’omeopata indicherà per bene le modalità di somministrazione dei praparati perchè ha grande importanza l’effetto e l’efficacia che si ottiene dai tempi e dai modi di assunzione.
Infatti è importante che i preparati vengano presi per via perlinguale, cioè tenuti sotto la lingua per 2 minuti. Questa fase e’ importante perche’ permette agli elementi chimici dell’oligoelemento di procedere alla prime trasformazioni, direttamente su una zona, molto ricca di terminazioni nervose e di vasi sanguigni, come la parte inferiore della lingua.
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