Lei e lui
Mantenere in equilibrio differenze e similitudini, vicinanza e distanza, conflitti e armonia nella coppia, è più complicato di quanto si possa pensare. Comunicazione, flessibilità, condivisione degli obiettivi, sessualità appagante sono i cardini di questo equilibrio. I conflitti all’interno di una coppia sono gravosi, ma se ben gestiti offrono l’occasione di arricchimento e di rinnovati percorsi di vita, condivisi e sereni.
Per migliaia di anni gli uomini si sono affidati alle piante per soddisfare tutti i bisogni primari, ovvero per ricavare nutrimento, riparo e medicinali. Non sorprende, quindi, che siano state utilizzate anche per quanto riguarda la sessualità.
Stress, tensione, ansia , condizioni fisiche non ottimali, si ripercuotono negativamente sull’organismo e anche sulla vitalità sessuale della coppia, pur giovane e attiva. Vengono a mancare, spesso, l’energia, il desiderio, la voglia di entrare in intimità.
Il principale organo sessuale è il cervello!
Esso influenza notevolmente il piacere e l’appagamento sessuale. Quindi è importante agire sulla mente, oltre che sugli organi sessuali!
Inoltre con il passare degli anni c’è un naturale calo della potenza sessuale e del testosterone che accompagnate ad uno dei fattori su indicati può diventare un grosso problema alla vita sessuale sana e attiva.
In questi casi il mondo vegetale, da sempre fonte generosa di preziose sostanze utili per la salute e l’efficienza psico-fisica, può dare un aiuto.
“Ma che cos’è un afrodisiaco? A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir.
La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell’amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l’olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà, Zenzero, ecc.
Per l’azione antiastenica, infine, si ricordano : alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc.
La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare”.
Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
a) afrodisiaci spinali sacrali , quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell’erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari , quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell’erezione (Echinacea);
c) afrodisiaci encefalici o psicogeni , quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell’appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch’esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
Tratto da: Enrica Campanini “Dizionario di fitoterapia e piante medicinali”; A.Y. Leung & S. Foster “Enciclopedia delle piante medicinali”; Marzio Pedretti “L’erborista moderno”
Esistono numerose piante a cui la millenaria cultura erboristica riconosce straordinarie proprietà:
Maca : ENERGIZZANTE nelle DISFUNZIONI SESSUALI, in particolare MASCHILI, nell’INFERTILITA’ e nell’AFFATICAMENTO CRONICO, contiene alcuni alcaloidi i quali agiscono sull’asse ipotalamo-ipofisario, producendo una stimolazione delle ghiandole surrenali ed un effetto energizzante e stimolante sulle gonadi.
Ha proprietà di aumentare la fertilità , sia maschile che femminile, dovuta al sinergismo di diversi componenti: alto contenuto di minerali quali zinco e iodio, presenza di aminoacidi, in particolare arginina, e vitamine C ed E agiscono in sinergia con le sostanze di natura alcaloidea e con i fitosteroli.
Si utilizza la radice che la medicina tradizionale andina consiglia in caso di fatica, stress, convalescenza, calo del desiderio sessuale e infertilità. Durante la colonizzazione spagnola la radice di maca fu utilizzata con successo per migliorare la fertilità dei cavalli.
Studi scientifici hanno dimostrato che i tuberi sono ricchi di aminoacidi essenziali, acidi grassi, vit.C, alcaloidi, steroli, iodio, ferro, zinco, rame, calcio, manganese.
Ginseng : e’ una radice impiegata negli stati di affaticamento per migliorare le performances fisiche e mentali. Studiosi affermano che possieda anche attività immunostimolanti, ipolipemizzanti e ipocolesterolemizzanti. Per quanto riguarda l’effetto “afrodisiaco” sembra che i ginsenosidi, principi attivi della pianta, abbiano attività estrogenosimilee permettano l’afflusso di sangue al corpo cavernoso. Si importa da Cina, Giappone e Corea e quest’ultima è la varietà più pregiata.
Guaranà : è una pianta originaria dell’Amazzonia dove viene definita “fonte della giovinezza”. E’ una pianta rampicante che gli indigeni utilizzano come tonico per migliorare l’attenzione e il rendimento energetico. Studi scientifici hanno anche evidenziato un possibile utilizzo nelle diete dimagranti poiché stimola la termogenesi del tessuto adiposo e dei muscoli aumentando il consumo di calorie.
Cordyceps Sinensis : in Medicina Tradizionale Cinese è considerato un potente tonico dei reni, sede della nostra energia vitale. E ritenuto il fungo che per eccellenza tonifica il QI renale , dando calma all’animo e vigore al corpo. Cordyceps ha un effetto di stimolo delle funzioni sessuali, stimola e regolarizza la produzione ormonale. Stimola il vigore fisico e mentale .
Suma : è un arbusto con radici molto intrecciate fra loro originario di zone tropicali quali Perù, Paraguay, Brasile, Equador e Venezuela. Utilizzata come energizzante, tonico generale, afrodisiaco.
Damiana : è originaria dell’America del Nord e delle Antille. E’ una pianta utilizzata soprattutto in caso di impotenza di tipo psicologico, dovuta a depressione, ansia o stress. Secondo vari studiosi sembra che agisca stimolando il centro sacrale-pelvico, centro che controlla il meccanismo dell’erezione.
Oltre a quello dell’erezione viene però stimolato anche quello dell’eiaculazione per cui non è consigliata nei casi di eiaculatio precox.
Rodiola Rosea : è un adattogeno, una pianta capace di far superare al nostro organismo stati di stress cronico che possono compromettere il sistema immunitario, determinare squilibri ormonali, depressione, ansia, interferire con l’apparato cardiovascolare, aumentare la resistenza fisica e le capacità intellettuali, determinate disfunzioni sessuali. Gli studiosi si sono basati , per lo studio di questa pianta, sulla tradizione etnobiografica della Siberia, dove la pianta veniva regalata agli sposi per garantire loro una prole sana e numerosa.
Muira Puama : è da sempre utilizzata dagli indigeni dell’Amazzonia brasiliana contro la sterilità. Si ritiene, dopo attente analisi di laboratorio, che contenga un alcaloide con azione vasodilatatrice che ne giustificherebbe l’uso come “afrodisiaco”. E’ utilizzata anche come digestivo, antireumatico, antinevralgico.
Catuaba : è un altra pianta della foresta Amazzonica. Gli indigeni Tupi Guarani ne sfruttano da anni le proprietà contro l’ impotenza maschile e la frigidità femminile.
Tribulus terrestris: é un TONICO ENERGIZZANTE naturale in grado di influire favorevolmente sulla sfera sessuale. Le sue proprietà, tonico-energizzanti, anabolizzanti, stimolanti dell’attività sessuale e spermatogeniche, sono da ricondursi alla presenza di saponine steroidiche. E’ sicuramente assieme a Maca l’ afrodisiaco più utilizzato.
Epimedio
L’epimedio può aiutare la sessualità maschile quanto Viagra, Cialis, Levitra e altri farmaci simili impiegati nella cura dell’impotenza. E’ ciò che sostiene una recente ricerca italiana, che ha confermato i benefici di questo fitoterapico nella disfunzione erettile.
L’epimedio (Epimedium spp.) è un’erba ben nota in medicina naturale ed è utilizzato da millenni nella medicina tradizionale cinese come afrodisiaco e stimolante della performance sessuale maschile.
I ricercatori italiani hanno verificato che una particolare specie di epimedio (Epimedium brevicornum, volgarmente e significativamente chiamata “Erba della capre in calore”) potrebbe addirittura rappresentare un’alternativa naturale al Viagra nel trattamento dell’impotenza. Questo rimedio fitoterapico sembrerebbe infatti essere efficace quanto la notissima pillola blu, ma con meno effetti collaterali.
Il merito di questa azione migliorativa nei confronti delle disfunzioni erettili da parte dell’epimedio sarebbe da attribuire a un suo principio attivo chiamato icariina, che ha un’azione vasodilatatrice.
Withania (Withania somnifera L.), anche detta ashwagandha o ginseng indiano, è una pianta della tradizione ayurvedica, che funziona egregiamente come adattogeno e tonico.
Vero e proprio energetico e antistress, è utile negli stati di insonnia, ansia, nervosismo, stanchezza. E’ inoltre un valido antinfiammatorio e, nell’uomo, migliora la formazione degli spermatozoi, l’eiaculazione precoce e l’impotenza.
Attenzione tuttavia alle controindicazioni: oltre a non impiegarlo in gravidanza e durante l’allattamento (come per la maggior parte delle erbe), il ginseng indiano non deve essere assunto da chi utilizzi psicofarmaci, poiché se ne sommerebbero gli effetti.
Kawa kawa
Gli indigeni preparavano con il kawa kawa una bevanda rinfrescante, rilassante, sedativo-analgesico, capace nel contempo di far sopportare la stanchezza e la fatica.
La duplice azione, da una parte stimolante ed euforica, dall’altra rilassante e tranquillizzante giustifica l’impiego del Kawa negli stati di stress ed è particolarmente indicato per le persone anziane nelle quali ristabilisce la facoltà di concentrazione, migliora l’umore, favorisce un sonno naturale, abbassa il tasso di colesterolo nel sangue e migliora la tolleranza ai glucidi.
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