Gambe
La bellezza e la salute delle gambe dipende essenzialmente da tre fattori: una corretta alimentazione, un esercizio fisico mirato costante e continuo, l’idratazione e la nutrizione della pelle.
In alcuni casi tuttavia è necessaria un’attenzione ancora maggiore: varici, cellulite e smagliature rappresentano i maggiori problemi che purtroppo interessano proprio gli arti inferiori di molte donne.
Dette anche varici, le vene varicose sono rigonfiamenti delle vene superficiali degli arti inferiori e sono causate da difficoltà circolatorie. Si formano soprattutto dopo i quarant’anni, sono molto diffuse tra le donne e spesso i fattori ereditari giocano un ruolo importante nella comparsa di quest’inestetismo.
I soggetti più a rischio sono coloro che passano molte ore in piedi, dato che le gambe di queste persone devono sopportare una pressione sanguigna molto alta, ma possono essere causate anche dall’eccessiva obesità, da disturbi circolatori e dalla gravidanza.
I sintomi premonitori delle vene varicose sono la comparsa di macchie bluastre ed una sensazione di stanchezza e pesantezza degli arti inferiori che talvolta, nei casi più gravi e dopo alcuni anni, possono degenerare in flebiti o emorragie.
La Fitoterapia ci offre come sempre molti rimedi per migliorare la circolazione e ridurre quindi il problema delle vene varicose.
La circolazione sanguigna nelle gambe e la formazione di varici
E’, in ogni caso, nella stazione eretta propria dell’uomo, che va cercata la causa della debolezza strutturale che espone la specie umana al rischio di contrarre questa malattia. Le vene costituiscono un sistema di vasi con la funzione di trasportare il sangue verso i polmoni per arricchirlo d’ossigeno. Il cuore, successivamente, spinge il sangue verso tutti gli organi, attraverso le arterie, con una pressione che è in grado di mandarlo nei punti più lontani del corpo. Nelle vene, la forza propulsiva trasmessa dalla contrazione cardiaca, si è quasi del tutto esaurita, e per questa ragione il sangue fa fatica a continuare il proprio cammino.
Negli arti inferiori, poi, questo percorso è particolarmente difficoltoso, poiché il sangue deve “salire” contro la forza di gravità. Nell’uomo, infatti, a differenza degli altri mammiferi quadrupedi il cuore si trova ad un livello più alto delle gambe. La progressione del sangue è, di conseguenza, difficoltosa e lenta ed è resa possibile solo dall’azione dei muscoli del polpaccio che, contraendosi durante la marcia, spremono le vene. Il sangue è poi obbligato ad andare verso l’alto da valvole disseminate lungo le vene.
Questo meccanismo è molto efficace, ma interessa solo il sistema venoso profondo. Negli arti inferiori ci sono, infatti, due sistemi venosi, formati da complessi intrecci di vasi, localizzati rispettivamente nella profondità dell’arto e in superficie. Il sistema profondo è circondato da muscoli e, perciò, il sangue vi scorre agevolmente, mentre in quello superficiale, costituito dalla vena grande e piccola safena che si trovano subito sotto la pelle, il flusso ematico ha gran difficoltà ad avanzare per la mancanza dell’azione di spremitura muscolare.
I due sistemi si collegano, tramite vene, dette perforanti , che, in condizioni normali, portano il sangue dalla superficie in profondità, cioè verso il sistema più efficiente.
Inoltre, la grande safena s’immette, poco sotto la piega inguinale, nel sistema profondo, all’altezza della cosiddetta cross safeno-femorale , provvista di valvola, che consente il passaggio del sangue dalla superficie alla profondità.
Il cedimento della parete venosa, che è alla base della comparsa delle varici, provoca la dilatazione della vena e, in queste condizioni, le valvole non si chiudono più in modo regolare, perdono, perciò, la loro funzione. Accade, allora, che il sangue anziché andare dalla superficie in profondità, inverte il senso del flusso e va dal sistema profondo a quello superficiale.
Questo fenomeno, chiamato reflusso, porta ad un ingorgo delle vene superficiali che si dilatano ulteriormente.
Le safene, allora, diventano serpiginose e, in più, si dilatano anche dei rami venosi che non appartenendo né alla grande, né alla piccola safena sono chiamati extrasafenici e sono responsabili delle cosiddette varici reticolari.
Siamo così giunti alla formazione delle varici . Il ristagno di sangue provoca l’imbibizione acquosa dei tessuti, l’edema, con infiammazione e dolore. Gli scambi tra il sangue ed i tessuti si alterano e, col tempo, la pelle e il sottocute vanno incontro a fenomeni regressivi con indurimento, assottigliamento pigmentazione, lezioni eczematose ed ulcere.
La paziente lamenta irrequietezza e dolore alle gambe, crampi muscolari e senso di gonfiore. Le varici si definiscono quindi come dilatazioni permanenti delle vene degli arti inferiori e costituiscono un problema sintomatologico (pesantezza, dolori, crampi, irrequietezza, prurito, edema) ma anche un serio pericolo per le complicanze legate alla loro presenza (flebiti, trombosi, embolie polmonari, emorragie, ulcere). Anche i capillari si dilatano, fino a formare grosse ragnatele che spesso sono sede di dolori e bruciori.
Le vene varicose si formano soprattutto dopo i quarant’anni, sono molto diffuse tra le donne e spesso i fattori ereditari giocano un ruolo importante nella comparsa di quest’inestetismo. I soggetti più a rischio sono coloro che passano molte ore in piedi, dato che le gambe di queste persone devono sopportare una pressione sanguigna molto alta, ma possono essere causate anche dall’eccessiva obesità, da disturbi circolatori e dalla gravidanza. I sintomi premonitori delle vene varicose sono la comparsa di macchie bluastre ed una sensazione di stanchezza e pesantezza degli arti inferiori che talvolta, nei casi più gravi e dopo alcuni anni, possono degenerare in flebiti o emorragie.
Nei casi meno gravi, gli inestetismi causati dalla comparsa delle varici possono essere eliminati attraverso alcune precauzioni o cure naturali . Per quanto riguarda l’alimentazione, va ridotto drasticamente l’apporto di grassi a vantaggio del consumo di frutta e verdura e andrebbe incrementato il tempo da dedicare ad attività fisiche come il nuoto e le passeggiate (a piedi ed in bicicletta). Altri rimedi utili per cura delle varici sono i bagni alternati d’acqua calda e successivamente d’acqua fredda ed un massaggio delicato degli arti inferiori (consigliato dopo i bagni).
La medicina naturale consiglia l’utilizzo di piante come la piantaggine e la salvia da applicare direttamente sulla pelle e degli infusi di ortica bianca.
Gambe gonfie e pesantezza sono disturbi che colpiscono il 50% delle donne e il 40% degli uomini.
La natura ci mette a disposizione estratti vegetali specifici che, adeguatamente veicolati in formulazioni ad uso topico (come creme e oli) rappresentano dei preziosi alleati in caso di pesantezza o gonfiore alle gambe; invece, in formulazioni ad uso sistemico, contribuiscono a migliorare l’elasticità e la tenuta dei vasi sanguigni, rallentando la degenerazione del tessuto e la comparsa della sintomatologia collegata.
La linea Waven è una linea innovativa che sfrutta tutta l’efficacia naturale dei fitocomplessi per un approccio completo, mirato al benessere del sistema venoso. Si compone di un integratore che, agendo a livello sistemico, favorisce il ripristino della funzionalità venosa e di due cosmetici funzionali che, a livello locale, mediante un’azione complementare e sinergica, aiutano a dare sollievo dai sintomi e a ripristinare la normale fisiologia circolatoria.
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