Antiage
Secondo la medicina orientale, i “segni” di invecchiamento precoce
sono dovuti a un disequilibrio nell’energia che attraversa e sostiene il corpo.
La senescenza è una caratteristica interna di ciascuna persona, che indica il pernicioso passare del tempo.
Quali sono i fattori della senescenza?
In estrema sintesi possiamo ricondurli a tre e per ognuno di essi esiste una proposta terapeutica di arginamento.
1. Il primo elemento è la progressiva diminuzione dell’energia vitale, della spinta alla riproduzione e al rinnovamento delle nostre cellule.
Questo dipende in parte dal depauperarsi di alcuni elementi energetici costitutivi e dalla diminuzione del contenuto di acqua del corpo. Esistono oggi sostanze capaci di rifornire di Idrogeno ed Ossigeno il nostro organismo e di ricaricare le nostre pile. Inoltre cala la spinta vitale di tipo ormonale. In particolare diminuiscono i livelli dell’ormone della crescita, la quale cosa comporta una alterazione strutturale di muscoli e ossa. Può essere controindicato somministrare direttamente l’ormone, ma è senz’altro utile l’integrazione dietetica con aminoacidi specifici, quali Arginina, Ornitina e Citrullina, che sostengano i livelli di questo ormone chiave della forza fisica e psichica.
2. Il secondo elemento è l’accumulo di radicali liberi dell’ossigeno.
Queste sostanze infiammatorie sono prodotte inevitabilmente nell’ambito del metabolismo corporeo. L’organismo brucia gli elementi nutritivi utilizzando Ossigeno e ne risultano scorie atomiche attivate che danneggiando le strutture proteiche organiche, determinano il progressivo invecchiamento di organi e tessuti. Il corpo è dotato di un complesso ed efficiente sistema per neutralizzare i radicali liberi, ma esso si indebolisce col tempo e diviene insufficiente. L’integrazione con anti ossidanti può essere una buona soluzione, ma non è così semplice usarli utilmente, come sembrerebbe leggendo la stampa corrente.
Gli anti ossidanti agiscono ossidandosi a loro volta e in alcune circostanze possono risultare rimedi peggiori del male. Devono quindi essere scelti individualmente. Ad esempio il carotene, utilissimo per proteggere pelle e mucose, può essere uno stimolo carcinogenetico nel fumatore. Il Selenio, minerale anti ossidante per eccellenza, in alcuni soggetti stimola l’insorgenza di diabete.
3. Il terzo elemento è l’accumulo di metalli pesanti nell’organismo , oggi assai comune, per l’abbondanza di queste sostanze tossiche nell’aria inquinata.
Il meccanismo è semplice. L’individuo anziano spesso si alimenta poco e in maniera squilibrata, inoltre l’assorbimento intestinale delle varie sostanze declina. In presenza di una carenza di Zinco, l’organismo in alternativa capta dall’ambiente un elemento simile ma tossico, quale il Cadmio, causa misconosciuta di moltissimi casi di ipertensione senile.
In presenza di uno squilibrio del metabolismo del Calcio e del Magnesio, l’organismo più facilmente assume dall’ambiente il Piombo o l’Alluminio, causa entrambi di alcuni tipici danni senili al sistema nervoso e all’apparato muscolare. Una corretta e anche qui, mirata sul soggetto, integrazione di elementi vitali, non farà spazio all’incameramento di metalli tossici.
Inoltre esistono oggi terapie che chelano e veicolano all’esterno i metalli pesanti, drenando e ringiovanendo i tessuti.
Accettiamo quindi serenamente di diventare più saggi con gli anni ma non subiamo passivamente gli attacchi di quelle sostanze che deteriorano in maniera precoce ed anomala i nostri tessuti. Una terapia anti aging naturale ed innocua è possibile.
( Fonte: Dott. Ivo Bianchi in scienzanatura.it )
In molti casi la diversità fra età cronologica ed età biologica è una realtà evidente che può costituire motivo di orgoglio e soddisfazione per il proprio status, laddove il rapporto tra le due unità di misura dello stato dell’organismo risulti di segno positivo, ma può anche divenire ragione di malcontento ed imbarazzo quando detto rapporto risulti essere di segno negativo.
Le esigenze di ritrovare o mantenere una ottimale condizione fisio-psichica sono evidenti e le pressanti richieste della popolazione – sia maschile che femminile – sono tali da aver sollecitato lo sviluppo e il consolidamento di nuovi percorsi che perseguono una finalità di salute ed equilibrio in senso generale, andando ben oltre il puro obiettivo di “abbellimento” della persona ma agendo dall’interno, per consentire così ai vari organi di lavorare al meglio per un recupero ed un miglioramento a 360 gradi.
Il conseguimento degli indubbi vantaggi di questa nuova tipologia di approccio richiede, però, un più ampio lasso di tempo ed una maggiore attenzione e pazienza in vista del conseguimento di un risultato duraturo e continuato, che consenta di rientrare in possesso del proprio pieno benessere psico-fisico.
La fitoterapia e la micoterapia costituiscono un valido strumento per la prevenzione e l’antinvecchiamento.
La Fitoterapia è una pratica molto antica, si può dire che tutta la terapia di tutti i popoli è nata dalla cura con le piante. La tecnologia moderna utilizza molto le sostanze chimiche di sintesi artificiale, ma spesso sono derivate da molecole contenute nelle piante. Il prodotto chimico ha contenuto noto e azione chiara, ma spesso anche effetti collaterali notevoli.
L’estratto vegetale contiene una molteplicità di sostanze che agiscono in sinergia e una mitiga i possibili effetti negativi dell’altra. Gli effetti collaterali esistono anche con le piante, ma sono più facilmente controllabili. Inoltre la fitoterapia ha strumenti validi per aiutare gli organi a drenate e disintossicare oltre a notevoli poteri antiossidanti. Si aiutano fegato, reni, intestino a svolgere al pieno le loro funzioni.
I funghi medicinali sono stati utilizzati per millenni nella Medicina Tradizionale Cinese e in generale per il mantenimento di un buono stato di salute. Gli standard terapeutici della medicina orientale non sono condivisi dalla medicina occidentale, tuttavia negli ultimi 10-20 anni la ricerca scientifica ha fornito una grande quantitá di informazioni sui composti bioattivi contenuti nei funghi medicinali e sui loro meccanismi di azione evidenziando il potenziale beneficio da essi offerto.
Pier Mario Biava è un medico, ricercatore illustre dell’Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Multimedica di Milano. Alla base del suo percorso, la critica verso il modello dominante nella medicina occidentale, medicina deumanizzata-cosificata in un riduzionismo che ha preso il sopravvento su ogni altro tipo di pensiero, che guarda agli organismi viventi come ad un insieme di meccanismi biochimici, in cui ciascuna cellula costituisce un’entità individuale, per cui può essere trattata indipendentemente dal contesto in cui si trova. Biava ha accolto invece la visione olistica nella quale il tutto caratterizza il contesto che determina il comportamento delle parti e questo lo conduce inevitabilmente ad un discorso filosofico sul cancro, interpretato come patologia della significazione, metafora di un’epoca, la nostra, in cui il male maggiore sembra proprio la perdita di senso, a tutti i livelli.
La riprogrammazione delle staminali è una linea di ricerca che si basa sulle prime ricerche realizzate da Pier Mario Biava circa 15 or sono.
Maggiori informazioni alla pagina dedicata sul sito ufficiale: //www.erboristeriarcobaleno.it/antiage/