Prevenzione
La prevenzione Uro-Andrologica
La prevenzione Uro-Andrologica è fondamentale in tutte le fasi della vita dell’uomo (adolescenza, età adulta e terza età).
Così come avviene per le donne che si rivolgono regolarmente al ginecologo sin dalla tenera età, l’Uro-Andrologo dovrebbe essere la figura di riferimento per l’uomo.
Adolescenza
Tutti i ragazzi hanno bisogno di una visita uro-andrologica, cosa che non avviene più dall’abolizione della visita di leva. Lo scopo non è solo quello di identificare la presenza di anomalie dei genitali ed il loro corretto sviluppo, ma anche quello di promuovere l’educazione sessuale e la prevenzione, poiché molte delle patologie che vediamo nel soggetto adulto in realtà hanno origine molto prima e potrebbero quindi essere identificate e trattate tempestivamente.
Le più frequenti anomalie sono rappresentate dalla fimosi, varicocele, frenulo breve, pene curvo e/o tumore del testicolo.
Età Adulta
Nell’età adulta è importante preservare la propria fertilità; si stima che 1 uomo su 3 sia a rischio infertilità. E’ importante sottoporsi a controlli periodici e non sottovalutare le prime manifestazioni.
Il numero totale degli spermatozoi nei maschi occidentali è calato drasticamente nelle ultime quattro decadi, tra le possibili cause ci sono l’esposizione a fattori inquinanti, stili di vita non sani, malattie sessualmente trasmissibili, diete scorrette e obesità. In Italia sono oltre 250mila le coppie considerate infertili e, in circa la metà dei casi, la causa è maschile.
L’esame del liquido seminale consente di valutare lo stato di fertilità e dovrebbe essere eseguito da ogni uomo in età riproduttiva poiché rappresenta lo specchio della salute della persona.
Terza età
Il quadro della salute dopo i 45 anni è il risultato di come si è vissuti prima e di quanta prevenzione è stata fatta. La prostata va incontro ad un aumento volumetrico con sintomi del basso tratto urinario i quali spesso si associano a problemi di erezione e/o eiaculazione.
Si stima che in Italia ci siano 3 milioni di soggetti affetti da ingrossamento prostatico, 4 milioni che soffrono di eiaculazione precoce ed altri 3 milioni con problemi di erezione.