I disturbi d'ansia
L’ansia è innata e fa parte della natura umana. È la normale risposta del nostro organismo che si prepara ad affrontare ciò che avverte come un pericolo. Abbiamo la sensazione di essere vulnerabili, anche se a volte non capiamo con certezza il perché. Quando i nostri antenati si trovavano di fronte alla minaccia di animali feroci o popoli ostili, i cambiamenti che avvenivano nel loro corpo li preparavano alla lotta o alla fuga. Al giorno d’oggi i pericoli sono di tutt’altra natura, ma di fronte ad una situazione che ci mette paura, o che percepiamo come minacciosa, in noi si verificano gli stessi cambiamenti di allora. Quando l’ansia è moderata può risultare utile, perché ci mette in allerta di fronte a una situazione difficile permettendoci di reagire tempestivamente. Può diventare un problema reale quando è eccessiva rispetto alla situazione che ci troviamo a fronteggiare o dura troppo a lungo, al punto che fare la cosa più semplice può diventare uno sforzo enorme (parlare in pubblico, sostenere un esame, andare ad un appuntamento o ad una festa…).
L’ansia si manifesta diversamente da persona a persona, ma in genere le sue caratteristiche sono:
- pensieri ansiosi (farò una figuraccia, non sarò all’altezza, mi sentirò male…)
- emozioni ansiose (paura, timore, ansia)
- sensazioni corporee alterate (tensione muscolare, respirazione veloce, battito cardiaco accelerato,
- sudorazione profusa, sensazioni di svenimento, vertigini…)
- comportamenti alterati (agitazione, aumento/diminuzione appetito, evitamento di certe situazioni…).
Accade spesso che si instauri un circuito di ansia e tensione crescente, perché ognuna di queste reazioni influenza l’altra facendo crescere l’ansia sempre di più in noi.
In ogni caso, la risposta più comune di fronte a qualcosa che ci spaventa e ci fa stare male è scappare, ma il sollievo che otteniamo grazie all’evitamento è solo temporaneo e poi affrontare la situazione da cui fuggiamo sarà sempre più difficile.
Non esiste una causa unica per l’ansia. Ci può essere una predisposizione genetica familiare ad essere ansiosi, può essere influenzata dall’educazione ricevuta, dallo stress causato da un importante cambiamento nella propria vita (la perdita del lavoro, un trasferimento, un lutto, un incidente, la nascita di un figlio), dalla bassa autostima. Questi fattori interagiscono tra di loro in maniera e in misura diversa da persona a persona.Quando l’ansia diventa un disturbo psicologico può avere delle gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne soffre. Tenderanno, infatti, ad evitare le situazioni e le persone che le spaventano, limitando la loro vita privata e professionale. Tale comportamento di evitamento può portare la persona a riduzione dell'autostima e a un abbassamento dell'umore.
Trattamento
I disturbi d’ansia possono essere curati sia attraverso il trattamento farmacologico che attraverso il trattamento psicologico. Il trattamento farmacologico è efficace, ma spesso i disturbi d’ansia si ripresentano quando viene interrotto. Tra i trattamenti psicologici la terapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata la più valida nella cura dei disturbi d’ansia. Il terapeuta aiuterà il paziente a conoscere e riconoscere l’ansia e i suoi sintomi fisici, a interrompere il ciclo di tensione crescente attraverso l’individuazione dei pensieri ansiosi e l’insegnamento delle tecniche cognitivo-comportamentali per contrastarli (analisi dei pensieri disfunzionali, pratica graduale, referenting, distrazione, problem solving). Verranno inoltre insegnate tecniche di rilassamento e di corretta respirazione molto efficaci per diminuire l’impatto delle sensazioni fisiche dell’ansia sul nostro organismo.