Educazione parentale
A tutti gli interessati al percorso di educazione parentale!!!
INCONTRO CONOSCITIVO - INFORMATIVO sulle attività della nostra Associazione LA GIRANDOLA ?????
Mercoledì 11 settembre 2024 ore 9.30, Locali dell' Ex Comune di Pecco, via Aosta 7.
Dare conferma GRAZIE... ??
Pier Franco 333 2949836 (sms o telegram no whatsapp) Associazione Culturale La Girandola.
CHE COS'È L'EDUCAZIONE PARENTALE ?
È la possibilità, prevista dall'ordinamento scolastico italiano, e sancita dalla Costituzione, di educare i propri figli autonomamente, senza l'ausilio di scuole pubbliche o private.
MA È CONSENTITO, È REGOLARE ?
Sicuramente, se vi recate alla Direzione Didattica più vicina vi daranno un modulo del tipo:
SCUOLA PUBBLICA ------ SCUOLA PRIVATA ---------- EDUCAZIONE PARENTALE ------------
(BARRARE LA VOCE CHE INTERESSA)
Quindi niente di sovversivo, rivoluzionario o fuori dai canoni (qualcuno sarà deluso...)
È d'altro canto una pratica insolita che un bambino NON VADA A SCUOLA, ci fa rabbrividire, quasi fosse un sopruso terribile, che condanna il povero bimbo ad essere un asociale, illetterato, emarginato e rovinato a vita... NIENTE DI PIÙ SBAGLIATO! Al contrario ovunque nel mondo una comparazione di competenze e capacità pratiche mostra gli HOMESCHOOLERS avere pari e spesso superiori risultati rispetto ai loro colleghi scolarizzati.
MA LA SCUOLA NON È OBBLIGATORIA?
NOOOOOOOO! L'Istruzione è obbligatoria, non la scuola in sè...!
La costituzione è chiarissima nell'articolo 30 dove si legge per inciso:
E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
E questo è il passaggio più sconcertante: FIN DALL'INIZIO ERA PREVISTO che fossero i genitori in primo luogo a provvedere autonomamente all'educazione ed all'istruzione dei figli, e SOLO NEI CASI DI INCAPACITÀ sarebbe intervenuto lo Stato!!!
Invece la prassi si è invertita, i genitori che cercano di riappropiarsi dei loro diritti ad un'istruzione autonoma vengono bollati come stravaganti e guardati con sospetto.
MA COSÌ MIO FIGLIO / MIA FIGLIA AVRÀ SUCCESSO NELLA VITA?
Nessuno può garantirlo, ma vediamo degli esempi illustri.
Thomas Edison fu istruito dalla madre, Pierre Curie, Abraham Lincoln (in buona compagnia di altri 13 Presidenti USA), Benjamin Franklin, Mark Twain, Charles DIckens, Hans Christian Andersen, Alexander Graham Bell, più di recente Soichiro Honda, Condoleeza Rice, sono stati tutti educati a casa. Per gli italiani Grazia Deledda, premio nobel per la letteratura frequentò solo fino alla quarta elementare.
E i "somari" a scuola???
Albert Einstein fu ritirato da scuola a 10 anni ed istruito a casa, Agatha Christie, Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI, Louisa May Alcott (Autrice di Piccole Donne), Woopie Goldberg.
Ancora Albert Einstein non ammesso al Politecnico, così come Giuseppe Verdi non ammesso al Conservatorio, abbiamo allievi svogliati e distratti in Stephen Hawking, Margherita Hack e Charles Darwin, prima ancora Alessandro Manzoni, tutti definiti scarsi ed incapaci dagli insegnanti, per terminare con allievo definito "stupido", al quale poi capitò di vincere il Premio Nobel per la Medicina, John Gurdon!
Leonardo da Vinci, Rembrandt, Monet, Mozart... CHARLIE CHAPLIN!
Guglielmo Marconi, I fratelli Wright, Louis Armstrong, WINSTON CHURCHILL!
Due caratteristiche in comune, persone che hanno fatto cose innovative, mai fatte prima in quel modo, che sfuggivano ad ogni categoria, fino a fare categoria a sè... uniche, irripetibili..... e che..... non sono mai andate a scuola.
Fa veramente pensare...
MA COME FARÀ MIO FIGLIO / MIA FIGLIA A SOCIALIZZARE ED A FARSI DEGLI AMICI?
La socialità dell'homeschooler è sicuramente diversa da quella di un bambino scolarizzato, se da un lato i rapporti coi coetanei sono meno frequenti, intensi e continuativi, dall'altro il bambino ed il ragazzo acquisiscono una notevole esperienza e conoscenza del'interazione con altre fasce di età, adulti, anziani, coetanei ed anche bambini più piccoli, il che non può che arricchire l'esperienza del sociale.
Sta ovviamente al genitore valorizzare e favorire le occasioni di interazione sociale, sport di squadra, parco giochi, cerchia di amicizie locale e gruppi di incontro con altri homeschoolers, gite ed uscite didattiche, ecc.
Nota bene, anche i bambini "regolari", scolarizzati, tendono ad avere 1 o 2 amici con cui condividere i propri giochi ed a cui sono in effetti legati da amicizia, nonostante sembrino inseriti in una chiassosa ed apparente "socialità" di gruppo.
COME FUNZIONA IN PRATICA L'EDUCAZIONE PARENTALE? COM'È LA GIORNATA DI UN BAMBINO TIPO?
É sempre difficile generalizzare, diciamo che non ci sono le tipiche incombenze della scuola, tipo alzarsi presto, aspettare il pulmino, trascinare uno zaino pesante, stare seduti due o tre ore in attesa di dieci minuti di intervallo e simili... il bambino si sveglia in modo naturale, senza sveglia, mangia e beve con calma, idem si veste, affronta la vita con gioia e senza un papà ed una mamma che strillano e lo stressano perchè si vesta in fretta.
D'altro canto viene responsabilizzato, facendogli capire che la colazione, il vestirsi, il rifare il letto e le piccole incombenze della casa sono anche dei suoi doveri, i genitori collaborano con lui / lei, ma non sono servitori.
La giornata poi si svolge seguendo un percorso per gran parte spontaneo, dove è possibile seguire uno schema, con spunti didattici, ma è altrettanto facile andare "fuori da seminato" o "perdere il tempo giocando", solo per scoprire che quell'apparente scconfinamento dal "programma" ci ha aperto un mondo di scoperte, e ci ha fatto imparare un sacco di cose utili (ed inaspettate) che mai più avremmo imparato seguendo una sequenza "logica" di apprendimento.
NON SI STUFA UN BAMBINO DI STARE SEMPRE A CASA CON PAPÀ E MAMMA CHE FANNO DA MAESTRI?
É una tipica domanda che spesso ci viene posta: in primo luogo l'adulto ha la funzione di accompagnare, consigliare e chiarire i dubbi del bambino, ma raramente sale in cattedra e fa "il maestro". La sua funzione è consigliare, chiarire i dubbi, orientare e mostrare i collegamenti tra l'argomento che suscita i dubbi e le curiosità, e i vari argomenti collegati, non "spiegare la lezione" del libro, da pagina 7 a pagina 9...
In secondo luogo... CHI DICE CHE SI STA SEMPRE A CASA? Tutt'altro, tra le 4 e le 5 mattine a settimana si esce di casa e si cercano esperienze e lezioni ovunque, dal pescivendolo o dal panettiere, ci si ferma da un signore che ha il cane, e ci si fa raccontare da lui come si comporta. Poi si va in biblioteca e si prende un libro sui pesci, o su come si fa il pane, o sul linguaggio del cane, e l'esperienza prende vita, la lezione non viene più dimenticata.
COME SI AFFRONTANO LE MATERIE PIÙ ANTIPATICHE, MATEMATICA, ITALIANO...?
É stato calcolato che un bambino iscritto alla seconda elementare risolve all'incirca 5-6 addizioni in media al giorno, un homeschoolers circa... 15! Il più delle quali a mente, contando i soldi, i minuti che mancano ad una certa ora, le persone sull'autobus, le noci o le castagne raccolte... poi ogni tanto trova qualche addizione scritta sulla sua lavagna bianca, a volte la risolve, a volte se ne va via sbuffando, ma poi torna e la risolve il giorno dopo o tra due giorni. Poi fa una caccia al tesoro matematica, o degli indovinelli, ecc.
Come risultato è che, sotto una guida accorta, il bambino può superare agevolmente i coetanei come competenze scolastiche, vedi sopra, divertendosi di più, stimolandosi in maniera interdisciplinare, sperimentando la magia del tempo che vola.
CI VUOLE UN GENITORE ECCEZIONALE PER RIUSCIRE A SEGUIRE UN BAMBINO A QUESTO LIVELLO!
Più che altro bisogna sentire e capire che meraviglia è la vita, la natura, la musica, che cosa stupenda è una creatura che cresce e che impara con te tutti i giorni... Occorre sentirsi PRIVIEGIATO, ONORATO E FORTUNATO che questo stia accadendo, proprio oggi e qui, a noi... Appurato questo, il resto è facile e spontaneo...
A ME PIACEREBBE MOLTO, MA COME FACCIO COL LAVORO?
Ricordo una persona che diceva "mi piacerebbe suonare il violino, ma è difficile..." si capisce, si, ci vuole impegno e dedizione... ma poi... SUONI IL VIOLINO !!!! Se non ce la fai a metterti d'impegno, ti chiudi a chiave in una stanza a provare, batti la testa al muro finchè non riesci... forse non avevi tutta quella voglia di suonare il violino...
E qui è lo stesso, se non credi che sia un percorso meravigioso, che ci siano più pro che contro, che valga la pena al 100 per 100 di essere fatto, sicuramente l'Educazione Parentale non fa per te, per voi, e la scuola pubblica è ancora l'alternativa migliore, il meno peggio.
COSA FARE PER INIZIARE IL PERCORSO DI EDUCAZIONE PARENTALE?
Se tuo figlio compierà 6 anni nell'anno in corso, o se ha concluso un anno scolastico e per il prossimo vuoi cambiare il percorso, puoi recarti alla scuola più vicina alla tua residenza (scuola da qui in avanti detta di riferimento, in burocratese "scuola vigilante") e chiedere il modulo di Dichiarazione di Educazione Parentale, informando la direzione che intendete optare per il prossimo anno per l'Educazione Parentale.
Non c'è nessuna llsta, preiscrizione, ecc. solo una dichiarazione, che non prevede nessun tipo di autorizzazione, valutazione o altro, essendo un vostro pieno diritto, che nessuno può autorizzare, valutare o mettere in dubbio.
Se tuo figlio / a già frequenta una classe e vuoi passare all'educazione parentale, puoi sicuramente farlo, ma conviene leggere il Vademecum sul sito LAIF.it che trovi QUI .
CONTATTACI PER QUALSIASI DOMANDA O DUBBIO!
Pier Franco 333 29499836
Stefania 392 5712032
(prosegui su ESPERIENZE DIDATTICHE )