Parcheggio e autorimesse
Con il termine parcheggio si indicano un luogo, uno spazio od una zona adibiti alla sosta di veicoli , nonché la tecnica di deposizione dei veicoli per la sosta.
Luoghi di parcheggio
Al fine di salvaguardare l'ordine pubblico nella regolamentazione delle attività stradali, la deposizione di veicoli per la sosta viene in genere disciplinata mediante la previsione di idonei spazi a ciò riservati e l'obbligo di utilizzo degli stessi, onde evitare che un eventuale abbandono disordinato e casuale dei veicoli possa produrre il blocco della circolazione .
In genere facendo seguito a normativa specifica, già l' urbanistica ha dovuto formulare appositi canoni previsionali per preordinare che nelle nuove zone di fabbricazione siano destinate a parcheggio determinate quote degli spazi scoperti e coperti. In proposito, la norma che più diffusamente ha contribuito a tali elaborazioni è la c.d. legge Tognoli .
I parcheggi possono essere organizzati a nastro, quando i mezzi sono posti uno dietro l'altro parallelamente alla strada, a pettine, quando i mezzi sono posti uno a fianco dell'altro perpendicolarmente alla strada, a denti di sega (o losca di pesce), quando i mezzi sono disposti con un angolo che può andare da 30 a 60 gradi rispetto all'asse dell strada. La modalità a lisca di pesce è quella più efficiente, cioè, quella che a parità di spazio consente di ottenere il maggior numero di parcheggi. I parcheggi per le persone diversamente abili presentano una maggiore ampiezza, per consentire la discesa dal mezzo di un'eventuale sedia a rotelle: le strisce che delimitano tale posteggio sono sempre di colore giallo.
Dimensioni dello stallo
In genere, ogni Comune stabilisce le misure minime che deve avere uno stallo, ossia un posto auto, in un parcheggio, riportandole nel Piano Regolatore, o nel Piano Urbanistico Comunale. Tali misure variano secondo le tre tipologie di parcheggio (a nastro, a pettine e a denti di sega).
Le dimensioni della sagoma del modello di automobile tipico per dimensionare il posto macchina sono 4,75 metri di lunghezza e 1,80 metri di larghezza, senza prendere in considerazione gli specchietti laterali. Quindi, generalmente, la lunghezza dello stallo è fissata a 4,8-5 metri, mentre le larghezze variano, da un minimo di 2 metri per parcheggi a nastro, giacché risulta perfettamente agevole l'apertura delle portiere, a 2,40-2,60 metri, per poter aprire facilmente almeno una portiera nei parcheggi a pettine.
La presenza di muretti e pareti al confine del posto macchina, come all'interno di un box, compromette in genere la facilità di manovra e l'accessibilità e vanno quindi tenuti in conto nella progettazione. È inoltre da valutare attentamente anche la larghezza della sede stradale utile per la manovra di parcheggio, che sarà massima per i parcheggi a pettine.
Per i disabili, in un parcheggio a pettine, è necessario lasciare un congruo spazio per agevolare l'uscita e l'entrata nell'auto. A tal riguardo viene presa in considerazione una larghezza totale di 3,20 metri.
Il parcheggio commerciale
Il parcheggio commerciale è un'azienda pubblica o privata che fornisce spazi per il parcheggio contro il pagamento di un determinato canone per lo più commisurato per unità orarie.
Tali aziende si sono sviluppate dove ovviamente è maggiore il fabbisogno, ad esempio nelle zone centrali delle città ad alta intensità di traffico, in vicinanza di porti , aeroporti , stazioni ferroviarie , etc.
Spesso si tratta di silos di parcheggi, "palazzi" a più piani che contengono garage e parcheggi a lisca di pesce, realizzati dai Comuni con il project financing o direttamente da società private. Molto raramente questi silos contengono parcheggi gratuiti ( a "striscia bianca"). Ciò accade, nonostante la pubblica utilità dell'opera, anche quando i parcheggi vengono realizzati da enti pubblici, dopo il periodo necessario a ripagare l'onere dell'opera (pubblico e privato) e a remunerare con un adeguato profitto l'eventuale intervento del capitale privato. L'affitto dei garage e di questi parcheggi a pagamento costituisce una discreta rendita immobiliare per i proprietari.
A seguito di alcune sentenze, il parcheggio non è stato riconosciuto un servizio essenziale e universale per chi guida; pochi comuni acquistano in proprietà immobili da adibire a parcheggio cittadino gratuito (a pagamento per il tempo necessario a ripagare i costi dell'opera).
Nella direzione opposta, muove la sentenza 116 della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso del comune sardo di Quartu Sant'Elena contro un avvocato, multato per non avere pagato il posteggio a pagamento. Il comma 8, art.7 del Codice della Strada impone ai comuni di realizzare zone a parcheggio libero nelle vicinanze di quelli a pagamento [1] .
Secondo la Suprema Corte, il cittadino può chiedere al giudice di pace l'annullamento delle multe inflitte, sollevando vizio di legittimità nei confronti delle delibere comunali relative all'istituzione di parcheggi a pagamento, che risultano inadempienti agli obblighi imposti dal codice della strada.
Spesso, dove scarseggiano i parcheggi, vengono utilizzati i parcheggi dei centri commerciali, gratuiti e aperti tutto il giorno, propriamente riservati ai clienti del supermercato.
Per evitare questo, alcuni supermercati hanno scelto di introdurre l'obbligo del disco orario e un limite di tempo alla sosta , che tuttavia può essere controproducente per il tempo per il quale i clienti si fermano all'interno del centro commerciale.
La rarità dei parcheggi è un problema meno sentito in America dove le città sono cresciute e state pensate più "a misura di automobile", più abbondanti di parcheggi e di strade a più corsie. Ciò è probabilmente dovuto ad una diffusione più graduale della motorizzazione civile che in Italia è letteralmente esplosa negli anni '60, mentre negli USA cresce dai tempi della Ford (anni '30).
Talora, si trova a pagamento un parcheggio incustodito, su terreno sterrato (non asfaltato) oppure ricavato lungo una corsia stradale (e non in un apposito marciapiede). Il pagamento richiederebbe un servizio aggiuntivo rispetto a quello di cui godono i parcheggi "a striscia bianca", spesso sull'asfalto, a margine delle corsie stradali senza il rischio che l'auto parcheggiata sia urtata da quelle di passaggio. In questo senso, compito del vigile dovrebbe essere non solo multare le auto che non pagano il parcheggio o violano i limiti di sosta, ma controllare la zona perché non vi siano furti d'auto.
Il parcheggio automatizzato
Nell'ora descritto parcheggio commerciale, in zone con più stringente carenza di spazi per i veicoli, vanno da qualche decennio sviluppandosi sofisticate tecniche di stivaggio degli stessi mediante l'utilizzo di apparecchiature elettromeccaniche che ottimizzano l'occupazione degli spazi.
L'utente lascia opportunamente il suo veicolo su piastre metalliche semoventi che provvederanno automaticamente a prelevarlo ed inserirlo in apposite sezioni degli spazi disponibili gergalmente dette "cassettiere", sino al posto finale (detto "loculo").
Notevoli problemi di sicurezza si pongono a causa dei rischi connessi a quanto potenzialmente contenuto negli autoveicoli, e questo comporta rilevanti difficoltà assicurative e di polizia che, unitamente agli elevati costi di impianto e di gestione, frenano lo sviluppo di queste strutture.
Tecnica di parcheggio [ modifica ]
L'insieme delle manovre da eseguirsi per deporre un veicolo in sosta costituisce una tecnica che è parte importante dell'arte della guida .
Le tecniche di parcheggio sono ovviamente differenziate a seconda del tipo di veicolo da parcheggiarsi, del tipo di sostrato (in genere il manto stradale, ma non solo questo), delle sue condizioni di eventuale pendenza e del tipo di spazio disponibile (parcheggi in linea, a spina di pesce).