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Psicologia analitica

COS’È LA PSICOTERAPIA ANALITICA JUNGHIANA?


carl gustav jung Ognuno di noi è unico e irripetibile.


Veniamo al mondo con il nostro particolare codice che regola l’aspetto, il funzionamento del corpo e, in una certa misura, la psiche.


Non esiste nessun altro come noi. E anche le nostre storie sono uniche e non comparabili. La “Psicologia Analitica”, definita anche “Psicologia del profondo”, si distingue dagli altri approcci perché considera sia gli aspetti della nostra vita cosciente (nei suoi aspetti funzionali e disfunzionali) sia quelli inconsci. In particolare attribuisce questi ultimi un’importanza fondamentale per comprendere comportamento e personalità.


In ognuno di noi esiste l’”Ombra”: l’insieme di tutti quelli aspetti emotivi-affettivi che non siamo disposti a riconoscere e dunque neghiamo. Fin tanto che questi aspetti di noi rimangono inconsapevoli, l’energia vitale collegata ad essi non può manifestarsi.


La psicoterapia analitica junghiana è quel percorso che ci permette di scoprire e di esprimere la nostra autenticità e la nostra unicità. Carl Gustav Jung lo definisce “processo di individuazione”: un percorso eroico che ci porta ad essere quel che profondamente siamo destinati ad essere. Consiste nel riconoscere sia i meccanismi che psicologici che negano l’autenticità sia le maschere che ancora indossiamo. Si caratterizza anche per l’utilizzo dell’interpretazione dei sogni e del significato simbolico del sintomo.


Quando riusciamo a esprimere la nostra autenticità viviamo una condizione di benessere, quella che deriva dal “ben-essere”. Quando ne restiamo lontani siamo preda del malessere psicologico e/o psicosomatico, perché di fatto viviamo una vita che non ci appartiene.