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Ansia che fare?

A cura di Lucio Demetrio Regazzo


Introduzione di Luca Poma



Scritti di:



Marialba Albisinni • Marco Aversano • Selene Calloni Williams • Giovanni Cavadi • Luigi D’Elia •


Gianni Francesetti • Fulvia Gabrieli • Michela Gecele • Alfried Längle • Marilla Malugani •


Gianlorenzo Masaraki • Spiridione Masaraki • Silvia Müller Längle • Matteo Paduanello •


Giuseppe Pecere • Luca Poma • Lucio Demetrio Regazzo • Luciano Rispoli •


Diego Romaioli (contributo discusso con Alessandro Salvini) • Giovanni Salonia




I disturbi d’ansia sono un fenomeno in aumento in tutto il mondo occidentale. Le statistiche attuali forniscono un quadro preoccupante con ripercussioni sociali gravi e rappresentano così l’immagine di una problematica di stringente attualità.


Il manuale “Ansia che fare? Prevenzione, farmacoterapia e psicoterapia” si propone come una visione ad ampio spettro del problema, ospitando diverse scuole di pensiero e dunque differenti approcci alla diagnosi, diversi modelli d’intervento e alcune possibilità di prevenzione. La scelta e l’organizzazione degli argomenti, utile a soddisfare le esigenze d’informazione sia degli operatori della salute sia di chi si pone come possibile utente, si devono al curatore, il dott. Lucio Demetrio Regazzo, che ha riunito contributi di diversi autori e autorevoli esperti della materia, italiani e stranieri, in un mosaico accuratamente composto, rispettando la complessità dell’argomento.


Nella prima parte del volume, dopo l’introduzione di Luca Poma che propone una riflessione sui rischi del “marketing” del farmaco, Marialba Albisinni descrive l’ansia nei suoi aspetti adattivi e disfunzionali fornendo una classificazione nosografica dei relativi disturbi, e Fulvia Gabrieli invita a focalizzare l’attenzione sull’ansia come possibile manifestazione sintomatologica all’interno del quadro dei Disturbi di Personalità.


Nella sezione dedicata alla prevenzione, Marco Aversano presenta modelli e strategie d’intervento in psicologia clinica, facendo riferimento soprattutto a protocolli e metodiche di orientamento cognitivo - comportamentale; Silvia Muller Langle e Alfried Langle propongono un approfondimento dei significati dell’ansia da un punto di vista fenomenologico - esistenziale.


Nella parte riguardante gli aspetti farmacologici, Gianlorenzo Masaraki fornisce un quadro degli attuali avanzamenti nel trattamento farmacologico dell’ansia, e Marco Aversano si occupa della “psicobiologia dell’ansia” descrivendo la rete delle vie neuroanatomiche e dei sistemi neurotrasmettitoriali attraverso i quali si esprime questa emozione.


Tra i modelli psicoterapeutici di area psicodinamica, Marilla Malugani descrive e compara alcuni tra i più affermati metodi di Psicoterapia Dinamica Breve a orientamento psicoanalitico, dove un compito del terapeuta è quello di regolare l’ansia conseguente alla riattivazione di sentimenti e impulsi conflittuali nascosti, stimolati dal transfert; Luigi D’Elia propone la Gruppoanalisi come strumento terapeutico per le manifestazioni ansiose che possono emergere come prodotto di recenti mutamenti psicosociali.


Per l’area umanistico - esistenziale, Alfried Langle offre il punto di vista dell’Analisi Esistenziale per il trattamento dell’ansia, Giovanni Salonia presenta la prospettiva della Gestalt Therapy mettendo in evidenza gli aspetti corporei coinvolti nelle manifestazioni ansiose e focalizzandosi sulla possibilità di interpretare l’ansia come interruzione di un episodio di contatto. Anche Gianni Francesetti e Michela Gecele affrontano il problema facendo riferimento alla psicologia della Gestalt e ponendo l’accento in particolare sull’aspetto relazionale della psicopatologia legata all’ansia.


Rientrano invece nell’area cognitivo - comportamentale i contributi di Spiridione Masaraki, che elenca alcune tecniche di quest’orientamento per i Disturbi d’Ansia, e di Giovanni Cavadi, che dedica ampio spazio a tecniche e metodiche specifiche del protocollo cognitivo - comportamentale, prassi terapeutica che ha dimostrato evidenze scientifiche, in particolare nell’ambito del Disturbo da Attacchi di Panico.


Ancora, tra i modelli psicoterapeutici, Luciano Rispoli presenta il Neo-Funzionalismo, un approccio che si propone di comprendere l’essere umano includendone tanto la globalità quanto i dettagli, grazie al concetto guida di “funzione”.


Per l’area costruttivista Maria Armezzani e Matteo Paduanello descrivono i postulati e corollari della teoria di Kelly, e interpretano l’ansia come “transizione” che segnala una necessità di ampliamento del proprio sistema di costrutti.


Diego Romaioli, nella sezione dedicata all’area costruzionista, descrive diverse strategie decostruttive e generative che costituiscono le principali applicazioni terapeutiche per i disturbi d’ansia secondo l’ottica del Modello Interazionista.


Lucio Demetrio Regazzo, nell’area dedicata all’esistenzialismo integrato, presenta un modello integrativo che utilizza alcune tecniche di diversi approcci metodologici, rese compatibili da un’epistemologia fenomenologica di base, per il trattamento del Disturbo di Panico e di alcuni altri Disturbi d’Ansia, e propone i dati di un’indagine convalidante efficacia ed efficienza di tale modello.


Giuseppe Pecere, per l’area strategica, descrive le manovre d’intervento elaborate negli ultimi anni nei centri di Terapia Strategica Breve per disturbi ansiosi, fobici e ossessivi.


Infine, il volume termina includendo anche un’area non convenzionale, volta all’apertura verso nuovi oggetti di studio, con l’articolo di Fulvia Gabrieli e Selene Calloni Williams sul metodo delle Costellazioni Familiari, utilizzato secondo una possibile lettura immaginale junghiana.



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