Abstracts
Sonia Arina, Giacomo Stella
I Disturbi Del Calcolo Nella Dislessia Evolutiva
Dislessia, Erickson
ABSTRACT
Il presente lavoro descrive la valutazione delle abilità di calcolo mentale rapido in soggetti con dislessia evolutiva, in assenza di danni neurologici, di età compresa tra i nove e gli undici anni.
Lo studio evidenzia, in tutti i casi esaminati, la co-occorrenza di disturbi di calcolo e di lettura.
Viene, quindi, illustrata un’ analisi quantitativa e qualitativa delle prestazioni dei bambini dislessici relative ai fatti aritmetici alla luce del modello cognitivo di McCloskey. L’analisi degli errori e dei tempi di latenza delle risposte permette di identificare le componenti compromesse all’interno del sistema.
Sonia Arina, Anna Conti, Giacomo Stella, Andrea Venturi
T-islessia: Riabilitazione attraverso la TV digitale terrestre
Dislessia, Erickson
Abstract
Il progetto T-islessia realizza un percorso ri-abilitativo del Disturbo Specifico di Lettura mediante l’impiego di tecnologie digitali innovative , applicando la TV interattiva come strumento di facilitazione all’apprendimento della letto-scrittura.
L’uso di questo media consente di realizzare l’intervento (ri)abilitativo con la necessaria tempestività, precocità e frequenza, nel contesto familiare e scolastico, riducendo i costi dell’intervento sia in termini di tempo, sia in termini di costo per unità di tempo di rieducazione. Le attività progettate stimolano selettivamente abilità coinvolte nell’apprendimento della letto-scrittura che tipicamente risultano deficitarie nei soggetti con Disturbo Specifico di Lettura. I vantaggi derivanti dall’utilizzo del nuovo medium tecnologico permettono di superare alcuni dei limiti legati al trattamento tradizionale. In particolare:
- la difficoltà a effettuare screening a costi ragionevoli sulla popolazione interessata;
- la limitata disponibilità di centri specializzati presenti in numero esiguo e sparsi sul territorio nazionale;
- i problemi di accesso agli strumenti di riabilitazione, sia in termini economici che di immediatezza nell’ utilizzo.
Sonia Arina
Dislessia
Voci della scuola, luglio 2010
Un disordine cognitivo complesso
Nel corso degli ultimi anni, la Dislessia Evolutiva (DE) è stata al centro di un intenso dibattito da parte di ricercatori in diversi settori scientifici, per ragioni teoriche e pratiche.
Si sta diffondendo una maggiore consapevolezza delle caratteristiche di questo disturbo, che colpisce circa il 5% della popolazione. È un disordine cognitivo complesso di origine costituzionale attribuibile a cause diverse; alcuni autori considerano la DE collegata a un difetto di alcune funzioni corticali superiori.
Sappiamo quindi che ha una base neurobiologica, e questo ha contribuito alla proliferazione di studi finalizzati all’individuazione di una terapia razionale ed efficace, stimolando la ricerca in molteplici campi quali la neurofisiologia, la neuropatologia, la neuropsicologia, la linguistica e le scienze dell'educazione.
Di conseguenza, la dislessia è diventata un terreno fertile per gli studi interdisciplinari e un’occasione di studio esemplare per esplorare le interrelazioni tra fattori biologici, educativi e socio-culturali nella costruzione dei processi cognitivi.
Sonia Arina*, Tiziana Donato *, Ilaria Iervolino*, Giacomo Stella**
*Dipartimento di Psicologia e del Territorio Università di Urbino “Carlo Bo”
**Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Urbino “Carlo Bo”
Predittori dei livelli di competenza nell’apprendimento della lettura: uno studio longitudinale
L’obiettivo principale di questo studio è contribuire alla conoscenza della dimensione clinica relativa all’abilità di lettura, mediante la descrizione dell’evoluzione del profilo della decodifica nell’arco della scuola primaria;
inoltre si propone di indagare, quali tra i processi implicati, possono essere considerati indicatori di un livello di competenza adeguato. A questo scopo, 207 bambini sono stati seguiti longitudinalmente dalla prima elementare alla quarta elementare; a tutti i soggetti sono state somministrate le prove di lettura di parole e non parole (Sartori, Job e Tressoldi, 2000), il test di comprensione del testo scritto MT ( Cornoldi, Colpo e gruppo MT, 1998).
L’analisi dei risultati ha consentito sia di descrivere alcune traiettorie evolutive e l’incidenza del deficit di lettura nella scuola primaria, sia di individuare i predittori di successo nell’apprendimento della lingua scritta.